Quando i cancelli dell’Inferno sono pronti a schiudersi e rigettare sulla Terra demoni e anime dannate, un gruppo di menti geniali e dalle straordinarie abilità sarà l’ultimo baluardo a difesa del nostro mondo: “La Divina Congrega” è pronta a combattere per riportare la realtà… sulla diritta via
Del Sommo Poeta e della sua Divina Commedia, abbiamo già parlato parecchio. E se volete recuperare qualche bel titolo, date un’occhiata qui e qui. Eppure, la capacità evocativa dell’opera, la bellezza di ogni terzina hanno pervaso – e continueranno ad influenzare – le Arti in ogni loro forma. È per questo che, alla notizia di una nuova serie a fumetti dal titolo così sibillino e assonante, non abbiamo resistito: lo abbiamo letto e, nel prosieguo di questa recensione, vi diciamo perché non dovreste lasciarvelo sfuggire.
“La Divina Congrega” vede come ovvio e naturale protagonista Dante Alighieri. Il suo viaggio nell’Inferno è presentato subito come un’esperienza intensa e viscerale ma, soprattutto, premonitrice: il Regno di Lucifero è al collasso, strabordante di demoni e anime dannate, pronti a riversarsi nel nostro mondo per dare vita (se così si può dire) ad un Inferno più vasto e potenzialmente infinito, nel tempo e nello spazio. Al Sommo, uscito a riveder le stelle del Rinascimento dalle Malebolge, non resta che assemblare una squadra di valorosi messeri per impedire che il destino si compia.
Tutto ciò può sembrarvi assurdo ma è l’incipit incalzante e affascinante di questa nuova serie pubblicata da Sergio Bonelli Editore. Marco Nucci (Dylan Dog, Topolino) e Giulio Antonio Gualtieri (Dylan Dog, Dampyr, Tex) mostrano fin da subito grande rispetto per la Commedia, riportandone i versi a descrizione delle tavole e nei dialoghi di Dante stesso. In questo modo, il lettore tiene ben presente l’opera originale (e quella autentica pervasione di cui si parlava all’inizio) apprezzandone la declinazione fantasy-medievale che “La Divina Congrega” rappresenta. Se le prime tavole sono ambientate nei gironi infernali, il ritorno di Dante nel nostro mondo attraverso il camino del Vesuvio nel XV secolo mettono subito in chiaro le intenzioni degli autori: non ci troviamo di fronte ad una trasposizione a fumetti della Divina Commedia ma ad un’opera nuova ed originale che ha lo stesso protagonista in ambientazioni, strutture e generi diversi.
L’escamotage narrativo del salto temporale – successivamente spiegato e giustificato ai fini della trama – permette agli autori, ai lettori e a Dante stesso di ritrovarsi nel bel mezzo del Rinascimento italiano, uno dei periodi culturali e artistici più floridi della storia della nostra penisola. Un periodo pieno di innovazioni ed illustri personalità, perfetto per cercare altri sei cavalieri che possano opporsi al piano di Lucifero. Nella fase di reclutamento dei messeri viene ribadita una volta di più l’intenzione di proporre una storia in cui si fondono realtà storica, fantasia letteraria e folclore italico: a Dante si uniscono Lorenzo de’ Medici, Leonardo da Vinci e Cristoforo Colombo ma anche la Venere di Botticelli, la maga Circe e Otello, il moro di Venezia protagonista dell’omonima tragedia shakespeariana, pronti a recuperare la pietra filosofale dalle Streghe di Benevento.
La diritta via, il Canto I de La Divina Congrega svolge al meglio il ruolo di proemio: sono chiare le intenzioni e il canovaccio della trama è presentato senza troppi fronzoli, permettendo al lettore di immergersi immediatamente nelle atmosfere della storia. Nonostante la funzione introduttiva e la compressione delle 73 pagine totali, il canto equilibra l’azione e le descrizioni attraverso dialoghi esaustivi e sequenze veloci. A tal proposito, l’indagine di Lorenzo per rispondere alla convocazione di Dante è ben realizzata ed esemplare: il racconto non viene così appesantito dalle convocazioni degli altri personaggi (sono pur sempre menti brillanti!) e può entrare subito nel vivo. Risulta, nel complesso, un ritmo incalzante ma bilanciato che favorisce la lettura e la comprensione della storia. La Divina Congrega è ricca di piacevoli messaggi meta-testuali: il ruolo delle Arti e della Poesia come mezzo magico, capace di aprire mondi immaginari, dare forma ai pensieri e trasportare l’uomo oltre i confini della realtà fisica. Altro punto di forza è costituito dai disegni: il comparto grafico offre un’esperienza visiva accattivante grazie al lavoro coordinato di copertinista, disegnatore e colorista. Giorgio Spalletta (Orfani: Sam) ha coordinato i layout e realizzato le tavole “terrene”; Matteo Spirito ha aggiunto il proprio tocco a quelle infernali; Francesco Segala ha acceso il tutto con tonalità a dir poco perfette.
La Divina Congrega ha esordito nel panorama fumettistico italiano proponendo con coraggio ed efficacia una storia rispettosa della tradizione letteraria arricchita di elementi fantasy necessari e funzionali per la sospensione dell’incredulità del lettore. Il primo volume è una re-interpretazione affascinante e curiosa dei personaggi coinvolti, della storia e della stessa Divina Commedia. Che possa rivelarsi come una sorta di “La Lega degli Straordinari Gentleman” nostrana? Solo il tempo potrà dircelo e la curiosità di leggere il secondo canto è già molta… sperando che le porte dell’Inferno restino chiuse ancora per un po’!
La Divina Congrega - Canto I: La diritta via
Giorgio Spalletta, Matteo Spirito (disegni)