PANPANYA WORKS è la collana che Star Comics sta dedicando esclusivamente all’autore (o autrice) che racconta i micromondi di cui si compone la vita che ci circonda. Vi diciamo perché, secondo noi, dovreste proprio leggere le sue storie
panpanya è un artista del quale ignoriamo il vero nome, l’età, il sesso. Con questo curioso nome pubblica le sue visioni urbane che in comune hanno la protagonista: una bimbetta dai tratti non proprio definiti che gira per la sua città e ne scopre i segreti. Se poi questo girovagare sia frutto della sua fantasia o la realtà poco importa.
Star Comics ha da poco pubblicato il quarto titolo di una collana interamente dedicata a panpanya (panpanya Works) e al suo lavoro indie (almeno nell’approccio così può certamente definirsi) che intriga e coinvolge in un mondo che è lo stesso, ma è tutto diverso. Ad oggi potete immergervi in An invitation from a Crab, Pillowfish, Animals e in The Second Goldfish. La prossima (e ultima) proposta sarà Guanàbana Holiday. Il consiglio è recuperare tutti gli albi, seguendo istintivamente un ordine che vi piace. Il leitmotiv che unisce le raccolte è la NON trama, l’esperienza continua della protagonista e uno stile grafico accattivante. Il micromondo che riserva mille e più avventure alla piccola esploratrice è un magico ossimoro, un caos calmo e stimolante che si districa in passaggi segreti, strambi incontri e gioco, tanto gioco.
Per farvi un’idea, ora uscite e camminate. Fate la strada di sempre ma fermatevi ad osservare quanto vi circonda. Immediatamente vi accorgerete che là fuori è un multistrato di stimoli, esseri viventi, cose belle e brutte che non vi eravate mai fermati ad esaminare.
Esercitare la curiosità è un vero antidoto contro la noia. E per essere curiosi dobbiamo diventare capaci a far domande perché tutti hanno qualcosa da dare, raccontare, o custodire gelosamente.
panpanya con i suoi racconti fornisce gli stimoli, spunti di riflessione sulla realtà, in modo che il lettore li percepisca in modo soggettivo. L’artista lascia intravedere la realtà ma non la rappresenta come tale. Lui la tratteggia senza definirla, ed è così che stringe un intimo rapporto con i suoi lettori.
Ogni racconto dal punto di vista visivo offre un elevatissima cura del dettaglio degli ambienti, degli oggetti presenti contrapposta al contorno vivente e non che la protagonista traccia, accenna soltanto, perché concentrata su ciò che vedrete a fuoco. A ciò si contrappone lo stile di disegno semplicissimo della bambina e delle molte comparse viventi che si susseguono.
Le riflessioni di panpanya a volte intervallano i racconti. Una rifrazione interessante che aiuta ad entrare in sintonia con il percorso sempre diverso che ci propone.
panpanya (genere e data di nascita ignoti) debutta negli anni duemila come fumettista indie, auto pubblicandosi dapprima in rete e poi anche su cartaceo. Nel 2013 esce il suo primo volume edito, Ashizuri suizokukan, grazie a cui ottiene la nomination per il prestigioso premio “Manga taisho” ed entra nella classifica dei migliori manga secondo la rivista «Kono manga ga sugoi!». Sempre dal 2013 inizia una collaborazione stabile con l’editore Hakusensha, che ha pubblicato tutti i suoi volumi successivi.
In un passaggio delle Tuscolane, Cicerone descriveva così Socrate: Poi per primo Socrate fece discendere dal cielo la filosofia e la collocò nella città e la introdusse fin nelle case e indusse a far ricerche sulla vita e sui comportamenti e sulle cose buone e cattive.
Le storie di panpanya un po’ ci ricordano Socrate, la perenne ricerca, curiosa e infaticabile di chi, in fondo, non si accontenta mai e oltre a cercare risposte spera che la sua mente riesca a creare domande nuove.