Secondo un nuovo provvedimento, In Francia i fumettisti saranno remunerati per la sessioni di firma sugli albi durante i festival del fumetto
La ministra della cultura francese, Roselyn Bachelot-Narquin, aveva annunciato lo scorso anno di avere attuato un provvedimento atto alla remunerazione dei fumettisti per le sessioni di firmacopie realizzate nel corso delle fiere di fumetto.
Il provvedimento è stato firmato dal ministro della cultura insieme al Centre National du Livre (CNL), ovvero l’istituzione pubblica relativa allo sviluppo del sistema librario francese, e a diversi sindacati, tra cui il Syndicat national de l’édition (SNE), il Syndicat des éditeurs alternatifs (SEA), la Société française des intérêts des auteurs de l’écrit (SOFIA).
Inoltre il piano è stato anche sottoscritto da dieci festival del fumetto che, già a partire da quest’anno (2022), si adopereranno nel remunerare quanto stabilito dal provvedimento. Tra i festival troviamo BD à Bastia, Rencontres du 9e art, Rendez-vu de la BD Amiens, Lyon BD Festival, Festival Fumetti, Formula Bula, Festival Quai des bulles, BD Boum, Festival BD de Colomiers, e infine il Festival International de la Bande Dessinée d’Angoulême, uno tra i più importanti al mondo, la cui prossima edizione è prevista tra pochi giorni (17-20 marzo) e che per primo attuerà il piano del ministero della cultura. Saranno proprio il CNL e SOFIA a garantire per tre anni un primo sostegno economico ai festival per attuare le retribuzioni.
Il compenso forfettario ammonterà a 226 euro lordi in diritti d’autore, per autore e per festival. Sebbene I dettagli riguardanti la transazione non siano ancora stati comunicati, è noto che sarà SOFIA ad occuparsi della raccolta del denaro e dei pagamenti comunicando con fiere e autori su una piattaforma online dedicata. Non è chiaro, però, se la retribuzione riguarderà anche autori di altre nazionalità.
Entusiasta di questa svolta anche il sindacato di fumettisti francese AAA (Autrice Autor en Acton), che ha dichiarato quanto segue:
«È un giorno da segnare sul calendario. Per il momento questa è una misura di prova, continuiamo la mobilitazione affinché diventi permanente. Per la prima volta da molto tempo otteniamo una vittoria per quanto riguarda il nostro status, anche se si tratta di un reddito accessorio ai diritti d’autore. Ci auguriamo di ottenere molti altri risultati, in particolare nei rapporti con la filiera del libro».
Si tratta sicuramente di un grande passo avanti nell’industria del fumetto, da anni migliaia di fumettisti francesi richiedono che la loro carriera artistica sia pienamente riconosciuta come una professione, con sostegni economici e migliori contratti e tassazioni. Possiamo solo sperare che tale iniziativa non si limiti alla sola Francia e si estenda ben presto a più paesi, e che i meriti del fumetto siano finalmente riconosciuto anche altrove (Italia compresa).
Voi cosa ne pensate? Soprattutto se lavorate nel mondo del fumetto! Fatecelo sapere in un commento così da poterne discutere insieme.