Sam Raimi che torna alla regia di un film Marvel è un evento nell’evento: sarà lui ad accompagnarci nelle follie del Multiverso insieme allo Stregone Supremo e a Wanda Maximoff. Ecco cosa ne pensiamo dell’attesissimo Doctor Strange nel Multiverso della Follia in questa recensione assolutamente NO SPOILER
Le aspettative sono altissime per quanto riguarda Doctor Strange nel Multiverso della Follia sequel di Doctor Strange (2016) e il ventottesimo film del Marvel Cinematic Universe, sia perché il primo è uno uno dei film riusciti meglio alla Casa delle Idee, sia perché Disney sembra proprio stia puntando sempre più in alto, basti vedere la penultima (bellissima) puntata di Moon Knight o – restando in ambito cinematografico, Spider-Man: No Way Home. Inoltre inutile negarlo, è tanta la curiosità di ritrovare quel geniaccio di Sam Raimi alla regia.
Togliamoci il pensiero e diciamolo subito: Doctor Strange nel Multiverso della Follia è venuto davvero bene. Siamo appena usciti dall’anteprima stampa e l’opinione a caldo di chi scrive è che questo sia uno dei migliori film realizzati dai Marvel Studios. Così come gli universi che attraversano i protagonisti, la pellicola riesce a lavorare su più livelli: è un canonico film Marvel/Disney, con tanta azione e battute (fortunatamente poche e quasi tutte più riuscite del solito) ma è allo stesso tempo un lungometraggio completamente di Sam Raimi, dove riprende e moltiplica i temi che lo contraddistinguono da sempre, come quello del “doppio” o la corruzione dell’eroe.
È un film sul protagonista che porta avanti la sua storia personale, certo, ma è anche una storia corale che risolve alcune trame che erano rimaste in sospeso.
La forza di questo secondo capitolo cinematografico del Doctor Strange (alla sua sesta apparizione complessiva sul grande schermo) è che si può vedere senza sapere niente (o quasi) del MCU o dei fumetti Marvel da cui è tratto, ma gli appassionati avranno parecchie sorprese. Inutile dire che più di tanto non possiamo svelare, perché non ci sembra davvero il caso di togliere il gusto della sorpresa a vecchi e nuovi fan.
È proprio a loro che Kevin Feige – Deus ex Machina MCU – e il regista Sam Raimi strizzano spesso l’occhio, giocando con tanti livelli meta-narrativi quanti sono gli universi che vedremo all’interno del film.
La trama ci è sembrata nel complesso piuttosto solida, anche rispetto ad altri film targati Marvel Studios: tutto scorre senza eccessive forzature, e se ci sono è perché Raimi gioca col suo cinema, ma nemmeno in quei casi il film fa perdere la sospensione dell’incredulità. Gli attori sono tutti molto credibili ma un applauso in particolare va a Elizabeth Olsen, che ci ha abituato a grandi performance in Wandavision e contunua a farsi apprezzare anche in questa nuova (e ambiziosa) produzione. Ovviamente torna nei panni di Scarlet Witch/Wanda Maximoff, ruolo che ormai ha fatto completamente suo e che in questo film dimostra una volta di più il suo talento.
Ma Wanda non è l’unica presenza femminile nel cast: come sicuramente avrete notato dai tantissimi trailer e dai post dedicati ai personaggi, in questo film debutta America Chavez (interpretata da Xochitl Gomez), una ragazza con la capacità di di aprire portali verso universi paralleli. A chi fa gola la sua capacità?
Raimi, così come tutto il cast, appare in formissima e riesce a importare la sua grammatica cinematografica anche nei film Disney – cosa niente affatto scontata – infilandoci dentro anche il suo umorismo. Il sequel di Doctor Strange non è prettamente horror, ma ci sono tanti elementi che richiamano il genere. Assieme ad Eternalscon Chloé Zhao, era dai tempi del primo Thordi Kenneth Branagh che i Marvel Studios non proponevano film così autoriali, e gli sta riuscendo benissimo.
A voler proprio a cercare un difetto, è il concetto di multiverso che è sempre più stiracchiato rispetto a quello che ci è stato detto in Avengers: Endgame e nella serie TV Loki, rischia così di apparire come un punto debole della proposta Marvel in generale. Non sarebbe stato meglio limitarsi a dire che gli universi alternativi sono “semplicemente” dei grandi What If…?, così come fa Doctor Strange nel Multiverso della Follia, senza spiegazioni o legami di cause/effetto? Sarebbe stato tutto molto più semplice, esattamente come succede in questo film, che vi consigliamo di vedere il prima possibile sia per evitare fastidiosi spoiler (occhio, la rete ne è piena…), sia per godersi una bella esperienza in sala.
Il film conferma l’ottimo momento che stanno vivendo (e ci stanno facendo vivere) i Marvel Studios e ci riserviamo di tornare sull’argomento quando Doctor Strange 2 sarà stato finalmente visto dalla gran parte di voi: per essere più liberi di parlare delle tante sorprese presenti (ce ne sono tante…) e delle possibili conseguenze che una storia del genere inevitabilmente scatenerà sul futuro del MCU.
Doctor Strange nel Multiverso della Follia
Regia: Sam Raimi
Anno: 2022
Paese: USA
Durata: 127 minuti
Produzione: Marvel Studios
Interpreti e personaggi: Benedict Cumberbatch: Dr. Stephen Strange Elizabeth Olsen: Wanda Maximoff / Scarlet Witch Chiwetel Ejiofor: Karl Mordo Benedict Wong: Wong Xochitl Gomez: America Chavez Michael Stuhlbarg: Nicodemus West Rachel McAdams: Christine Palmer
Distribuzione italiana: The Walt Disney Company Italia
Fumetti, letteratura, cinema, animazione, musica: sono capace di esprimere
un'opinione (possibilmente ipercritica) su tutto senza essere esperto di niente.
Visto che non mi basta parlare (male) delle cose degli altri, scrivo racconti
sul blog Spazinclusi