Blue Giant – Quando i sentimenti diventano melodia

Il manga Blue Giant è finalmente giunto in Italia grazie a J-POP Manga. Questa è la nostra recensione del primo volume

copertina recensione blue giant

 

Dai Miyamoto, il suo strumento, l’argine del fiume. Tre elementi che appartengono ad insiemi apparentemente disgiunti ma che si completano come pezzi di un puzzle perduti sotto il divano. Tre pianeti che si allineano e creano una singolarità sotto forma di melodia, la musica che si sprigiona da un sax tenore e si riconcilia con la natura.

Dai Miyamoto è uno studente di Sendai al terzo anno delle superiori. Orfano di madre e rimasto con il padre, con una sorella più piccola e un fratello più grande, il ragazzo si divide tra noiose lezioni scolastiche e partite di basket in cui non si distingue per essere l’elemento più brillante. Personaggio avulso dai suoi coetanei (la cui attenzione è rivolta alla Playstation e le ragazze) Dai coltiva la sua unica grande passione: suonare musica Jazz. Senza alcuna base teorica, senza saper leggere uno spartito musicale e con la sola forza dell’istinto il ragazzo comincia a suonare incessantemente e in solitudine il sax tenore sulle rive del fiume Hirose. Consapevole del proprio talento, Dai Mijamoto ha un unico obiettivo da perseguire nella sua vita: diventare il miglior sassofonista jazz del mondo.

“Il jazz è la musica dei sentimenti. Nel suono e nella melodia dei più grandi musicisti, cavalcano i sentimenti! la felicità… la tristezza… Ogni passione è racchiusa in quel suono…Diventerò il più grande jazzista del mondo! ne sono certo!”

Blue Giant - Quando i sentimenti diventano melodia

Blue Giant“, opera del mangaka Ishizuka Shinichi, ha debuttato in Giappione nel lontano 2013 ed ha raggiunto la propria conclusione tre anni dopo, per un totale di dieci volumi. Arriva in Italia con quasi 10 anni di ritardo grazie a J-POP Manga che pubblicherà l’intera opera in 5 volumi deluxe, di cui il primo lo potete già trovare in fumetteria e in libreria. Difficile spiegare il motivo di tale ritardo nel recuperare l’opera di Shinichi, eppure questo seinen ha riscosso un discreto successo in patria arrivando a vendere quasi 6 milioni di copie.

A seguito del grande successo della prima serie Ishizuka Shinichi, che in precedenza ha calcato le scene del fumetto giapponese per la prima volta nel 2003 con “Gaku” (manga dedicato all’alpinismo, edito in Italia da Planeta DeAgostini ma non completato) ci ha donato altre due “stagioni” di “Blue Giant”: “Blue Giant Supreme” (pubblicato in Giappone dal 2016 al 2020, 10 volumi) e “Blue Giant Explorer” (pubblicato in Giappone a partire dal Maggio del 2020 e attualmente in corso). Recentemente è stato annunciato anche l’anime che vedrà luce il 17 Febbraio 2023 , come spiegato su MegaNerd.it al seguente articolo.

Leggendo il primo volume di “Blue Giant” la mente è tornata inevitabilmente a Whiplash (2014), il film di Damien Chazelle premiato con due premi Oscar e interpretato da Miles Teller e J.K. Simmons.  “Whiplash” racconta la storia del giovane Andrew Neiman il quale sogna di diventare uno dei migliori batteristi jazz della sua generazione. Per arrivare a questo scopo deve superare le avversità che il fato gli presenta e le massacranti prove a cui viene sottoposto dal terribile direttore di orchestra Terence Fletcher.

Sia Dai che Andrew sono motivati da una forte passione ed un’enorme consapevolezza dei propri mezzi ma, a differenza della pellicola di Chazelle, in “Blue Giant” non ci sono maestri disumani che impongono sessioni di prove al limite dello sfinimento. La passione e la dedizione di Dai è forte, costante ma non votata al martirio come in “Whiplash”. Dai Mijamoto ha un fratello maggiore che che gli fa dono del sax tenore più costoso in commercio, ha un padre che non batte ciglio di fronte alla sua decisione di abbandonare gli studi per dedicarsi al Jazz e un maestro consapevole del suo talento che, con pazienza e dedizione, cerca di impartirgli i rudimenti teorici della musica. Anche gli amici “accettano” la passione di Dai non con scetticismo ma con sana curiosità. Chiaramente le avversità sono presenti anche nell’opera di Ishizuka Shinichi ma il viaggio dell’eroe qui viene rappresentato in maniera più intimistica e positiva rispetto alla visione tribolata e penitente della pellicola di David Chazelle.

Ma quello che ci ha maggiormente colpito è come è stata nobilitata la musica jazz : un vettore di emozioni che in maniera del tutto naturale parte dal cuore, scorre nelle vene e si trasforma in suono mediante l’ausilio dello strumento. Melodia che arriva dritta al cuore di chi ascolta realizzando un ciclo emotivo e perpetuo.

Blue Giant - Quando i sentimenti diventano melodia

La musica Jazz, musica di nicchia che traguarda un pubblico maturo, è probabilmente la più viscerale tra tutti i generi musicali perché apparentemente senza schemi, dove l’improvvisazione e la sperimentazione diventano una caratteristica centrale. E proprio per questo si presta in maniera ottimale per essere idealizzata nella maniera in cui ce la presenta Ishizuka Shinichi. Le sue tavole trovano il massimo splendore durante i momenti in cui il protagonista si avventura nei suoi assoli e mediante inquadrature a 360° e primi piani a tutta pagina riusciamo quasi a sentire la musica uscire dalle pagine.

Infine non possiamo non citare i numerosi dettagli e elementi di approfondimento presenti nella storia, segno evidente dello studio che è stato fatto per confezionare un’opera di alta qualità: dalla descrizione delle scale armoniche, al modo di imboccare il sassofono o di come utilizzare la diteggiatura. Per non parlare dei numerosi riferimenti ai giganti del Jazz, nomi che dovrebbero risultare familiari anche ai neofiti.

In conclusione , il primo volume di “Blue Giant” ci è piaciuto veramente tanto e siamo impazienti di leggere i prossimi volumi accompagnando Dai Mijamoto nel suo viaggio verso il successo.

P.S. Durante la scrittura di questa recensione abbiamo ascoltato diversi pezzi Jazz. La scelta della set list non è causale. Ogni pezzo è il titolo di un capitolo del volume.

Serviva un vecchio trombone come me per parlare di un manga dove il protagonista è un sax tenore. Non potevo tirarmi indietro.

Buon ascolto e buoni sentimenti a tutti:

  1. The Challenge (Hampton Hawes, 1968)
  2. Blue Sunset (Sonny Criss, 1969)
  3. Like Father Like Son (Benny Likumahuwa Jazz Connection, 2014)
  4. Sayonara (Nat King Cole, 1957)
  5. Giant Steps (John Coltrane, 1960)
  6. How High the Moon (Ella Fitzgerald, 1958)
  7. Slow Hot Wind (Penny Goodwin, 1974)
  8. Every Time You Say Goodbye (Ella Fitzgerald, 1944)
  9. Round Midnight (Thelonious Monk, 1960)
  10. Confirmation (Charlie Parker, 1945)
  11. Alone Together (Benny Golson Quartet, 1962)
  12. I Konw that You Know (Dizzy Gillespie · Sonny Stitt · Sonny Rollins, 1959)
  13. Strong Man (Winton Kelly Trio, 1958)
Blue Giant vol. 1

Blue Giant vol. 1

Autore: Ishizuka Shinichi
Edizione: J-POP Manga
Caratteristiche tecniche: 15x21, b/n e col, 420 pp, brossurato con sovraccoperta
Volumi: 1 di 5
Cadenza: Bimestrale
Prezzo: € 15,00
Voto:

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Mr. Rabbit

Stanco dal 1973. Ma cos'è un Nerd se non un'infanzia perseverante? Amante dei supereroi sin dall'Editoriale Corno, accumula da anni comics in lingua originale e ne è lettore avido. Quando non gioca la Roma

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