Durante la conferenza di presentazione di Thor: Love and Thunder che si è tenuta a Roma, nella splendida cornice del Gianicolo, Natalie Portman ha parlato di questo nuovo capitolo nella grande saga dei Marvel Studios, esaltando il regista, Taika Waititi e raccontando com’è stato riprendere i panni di Jane Foster dopo quasi 10 anni
Thor: Love and Thunder è finalmente arrivato nelle sale italiane: noi vi abbiamo raccontato com’è in anteprima (qui potete recuperare la nostra recensione) e ora finalmente se ne può parlare apertamente, ovviamente stando attenti a non fare spoiler particolari. La sorpresa più bella è stata sicuramente quella di poterne parlare direttamente con la co-protagonista, Natalie Portman: la talentusa attrice è stata a Roma proprio per presentare il film dei Marvel Studios e dopo aver fatto una sorpresa durante la prima proiezione ufficiale del film agli spettatori di un noto cinema della Capitale, il giorno dopo si è intrattenuta con la stampa in una conferenza davvero molto piacevole, nella quale si è capito, una volta di più, che di fronte avevamo una persona con un certo spessore, oltre che bravissima attrice.
Sottolineamo inoltre che Natalie Portman ha sorpreso alcuni bambini, bambine e famiglie del network di Famiglie Arcobaleno e Sport Senza Frontiere, charity partner di lunga data di Disney Italia. In particolare, i bambini e le bambine hanno potuto incontrare l’attrice e porle domande sul film a seguito di una proiezione, in italiano con sottotitoli in ucraino, a loro dedicata. Oltre alle Famiglie Arcobaleno, supportate dall’omonima associazione che lotta per il riconoscimento di ogni tipo di famiglia, l’iniziativa ha coinvolto anche un gruppo di famiglie ucraine seguite da Sport Senza Frontiere nel centro estivo Joy for Ukraine, che accoglie 160 persone per promuove l’inclusione sociale attraverso lo sport, corsi di italiano, counselling psicologico e attività ludico ricreative.
Ma torniamo all’incontro con la stampa: tantissime le domande arrivate all’attrice, che ha dimostrato grande disponibilità e simpatia nei confronti del pubblico italiano. Sapeva che prima o poi sarebbe tornata a vestire i panni di Jane Foster, ma certamente non avrebbe mai immaginato che sarebbe addirittura diventata una supereroina. Questo è un aspetto che l’ha divertita molto, soprattutto considerando che durante i combattimenti recitava sostanzialmente da sola (molti nemici sono stati aggiunti in CGI in post-produzione) e dunque si è ricordata di quando giocava da piccola e immaginava mondi fantastici.
Con Thor: Love and Thunder è stato un po’ tornare a essere bambini, recuperando quella magia che solo i più piccoli hanno. Uno degli aspetti predominanti del film è senz’altro l’umorismo: questo è senza dubbio uno dei film più divertenti del Marvel Cinematic Universe e per lei è stato un fattore molto importante:
«Lo humour è una parte importantissima del lavorare con Taika [Waititi, il regista, NdR], perché lui porta creatività e spontaneità ed è quello che vuole da tutti noi sul set. Ci ha inoltre ricordato quanto abbiamo bisogno adesso di humour e di una bella risata, dati i tempi che stiamo vivendo, e quasi ce lo eravamo dimenticati quanto potesse essere importante e generoso da parte nostra come attori. La comicità di Taika è sempre gentile e mai a discapito di qualcuno, ed è così anche nella vita reale non solo in sceneggiatura e sul set. Ci vuole molta intelligenza, secondo me, per riuscirci, combinando lo humour ‘strambo’ alla gentilezza genuina»
Natalie Portman è poi tornata nello specifico sul personaggio di Jane Foster: una donna apparentemente senza paure, fortissima (al contrario dell’attrice, che ha ammesso di averne fin troppe, di paure), ma che soprattutto è un’astrofisica. Questo è un aspetto che ha colpito immediatamente l’attrice, quando 10 anni fa accettò però la prima volta il ruolo:
«Dieci anni fa quando firmai per interpretare un’astrofisica donna in un film di questa portata – anche se non è il tema principale – fu per me eccitante avere quel tipo di rappresentazione. Le donne impegnate nella scienza sono ancora troppo poco rappresentate e in realtà la Marvel ha creato un programma negli USA proprio per supportare le ragazze interessate alle discipline scientifiche»
Questo non lo sapevamo e accogliamo davvero con piacere questa notizia: il fatto che la Marvel promuova la scienza, è senz’altro lodevole. Come certamente saprete, in questo nuovo film di Thor, Jane impugna per la prima volta il Mjolnir – il mitico martello del dio del tuono – che gli conferisce forza e poteri pari a quelli del figlio di Odino. Questa era certamente una cosa che non si sarebbe mai aspettata…
«Nel 2009 quando girammo il primo film non sapevo sarebbe diventata una supereroina, dato che i fumetti a cui ci ispiriamo sono usciti solo nel 2015, quindi per me è stato un dono poter interpretare entrambi questi aspetti del personaggio. Durante le riprese di Thor Love and Thunder ho compiuto quarant’anni ed è incredibile che abbiano scelto me, un’ebrea madre di due bambini e alta 1,60 per interpretare una Dèa bionda» (risate)
Ma come ci si prepara per un film del genere? Per Natalie Portman è stato sicuramente diverso dal solito:
«Di solito mi piace prepararmi molto per un ruolo, arrivare sul set già preparata in stile Susan Sontag, ma Taika invece crede molto nell’improvvisazione e questo mi faceva molta paura ma ho dovuto imparare a lasciar andare. In fondo affrontiamo degli alieni e molto lo facciamo sul green screen, ma il metodo di Waititi mi ha permesso di ritrovare la gioia di quando avevo cinque anni che è un po’ anche l’essenza del nostro lavoro, e quindi una volta imparato a lasciar andare mi sono divertita molto»
Ovviamente ci sono state domande anche sulle superoine Marvel: se nella prima fase erano pochissime, ora sembra che si stia correndo ai ripari, inserendo parecchi personaggi femminili nel Marvel Cinematic Universe:
«È bellissimo essere una supereroina oggi in un mondo in cui ce ne sono tante, anche se non abbastanza, in questo film abbiamo la fortuna di essere in due insieme a Tessa (si riferisce a Tessa Thompson, che interpreta Valchiria, ndr), ma non dovrebbe essere una fortuna o ‘incredibile’, dovrebbe essere la normalità. È importante per tutti i bambini vedersi rappresentati indipendentemente dal genere, dovrebbero immedesimarsi per le emozioni che provano e il loro carattere, non per l’aspetto demografico. Quando ero piccola io, la supereroina era una sola e non c’era molta scelta su chi fare riferimento»
Secondo l’attrice, il film è un vero e proprio inno all’amore: verso il proprio partner, per i genitori, per il lavoro che si svolge, per gli amici e per sé stessi. Natalie ama il suo lavoro e anzi, ha ammesso di voler tornare presto alla regia. Nel suo futuro prossimo c’è una serie TV per Apple TV+ (Lady in the Dark) e altri progetti che al momento non può svelare. Una cosa è certa: né lei, né gli altri membri del cast di Thor: Love and Thunder hanno la minima idea di ciò che succederà ai personaggi in futuro! Rivedremo la Potente Thor al cinema dopo questo film? Chissà…
Ringraziamo Disney Italia per la collaborazione e soprattutto la splendida Natalie Portman, che nel suo soggiorno romano ha avuto una disponibilità e una simpatia davvero incredibile.