In questi giorni si celebra il ventennale dall’uscita della primissima edizione nelle librerie del Regno Unito di Harry Potter e la pietra filosofale, ovvero il libro di J. K. Rowling che ha dato il via al fantastico mondo magico che ha conquistato grandi e piccini, arrivando persino sul grande schermo con una saga composta da ben otto film.
Visto che noi teniamo sia alle ricorrenze che al nostro maghetto preferito, vogliamo farvi (ri)scoprire qualche piccola curiosità che (forse) ancora non sapete su questo volume, ormai diventato storico. Ovviamente il tutto è facilmente riscontrabile nelle pagine del libro, dunque se avete qualche dubbio… correte a ripassare!
1.Ridere in punto di morte
Fred Weasley non ha mai mancato di far ridere i lettori, e anche quel simpatico burlone di Sirius Black, prima del dolore, delle privazioni e dell’agonia di Azkaban doveva essere un tipetto divertente. È toccante constatare come entrambi, anche di fronte al pericolo estremo, siano morti con il sorriso sul volto, ridendo in faccia al Male e alla sua inevitabile sconfitta.
2. Le profezie della professoressa Sibilla Cooman si avverano
Non si fa riferimento solo alla profezia che designa di Harry Potter (o Neville, se si guarda più attentamente) come nemesi di Voldemort. Ne “Il prigioniero di Azkaban”, la professoressa Sibilla Cooman declina con veemenza un invito a cena (almeno inizialmente) perché, a un tavolo apparecchiato per 13 persone, il primo ad alzarsi sarà anche il primo a morire. Anni dopo, quando i 13 membri dell’Ordine della Fenice si riuniscono attorno a un tavolo, Sirius Black è il primo ad alzarsi, forse prefigurando la tragedia che incombe.
3. I 3 e i 7
La numerologia svolge un ruolo di straordinaria importanza nei romanzi di Harry Potter, e la Rowling sembra soffermarsi spesso e volentieri sui numeri 3 e 7. È forse un caso che ci siano 3 amici che sfidano l’Oscuro Signore, che ci siano 7 Horcrux e 3 Doni della Morte, 3 Maledizioni senza perdono, 7 ragazzi Weasley, 7 ostacoli da superare per arrivare alla Pietra Filosofale, 7 giocatori per ogni squadra di Quidditch, 7 passaggi segreti per allontanarsi da Hogwarts…
4. Rosso contro verde
Oltra ai numeri, nel mondo di Harry Potter anche i colori assumono significati precisi: il rosso, per esempio, è il colore di Grifondoro (ok, rosso e oro, per essere accurati), è il colore di capelli che contraddistingue la famiglia Weasley, è il colore dell’Incantesimo di Disarmo, dell’inchiostro usato da Harry, dell’Hogwart Express. Al contrario il verde è il colore di Serpeverde (sì, va bene, verde e argento!), dell’abito da cerimonia di Draco Malfoy, della pozione che Silente beve per proteggersi da quello che crede essere un Horcrux, della maledizione con la quale Voldermort ha cercato di uccidere il piccolo Harry, segnando per sempre la sua vita…
5. Harry e Voldemort hanno un legame di sangue
Alla fine dei “Doni della Morte” si fanno risalire le origini di Harry alla famiglia Peverell. Non bisogna dimenticare che lo stesso vale anche per Tom Marvolo Riddle, legato alla famiglia Peverell attraverso il nonno materno, Marvolo Gaunt.
6. Non esistono Oscuri Patronus
Mentre il professor Piton ha un Patronus (una cerva, se ricordate), nessun altro Mangiamorte – nemmeno lo stesso Voldemort – è in grado di evocare un Patronus corporeo. Forse perché non hanno mai vissuto un momento di vera felicità.
7. È possibile che due anime abitino lo stesso corpo
Come Ginny e il professor Quirrel hanno entrambi dimostrato – quando sono stati posseduti dall’Oscuro Signore attraverso il potere dell’Horcrux – nell’universo di Harry Potter è possibile che due anime condividano allo stesso tempo lo stesso corpo.
8. La storia dei tre fratelli risale a Geoffrey Chaucer, il padre della letteratura inglese
I lettori di Harry Potter che sono al contempo appassionati di letteratura inglese non avranno mancato di notare che “La storia dei tre fratelli” – il racconto che introduce i “Doni della Morte” – ricorda molto da vicino uno scritto (“Il racconto dell’indulgenziere”) di Geoffrey Chaucer, colui che viene considerato il padre della letteratura inglese. E che, dopotutto, forse non era un babbano…
9. La battaglia tra Silente e Grindelwald è ambientata durante la Seconda Guerra Mondiale
Il famoso duello in cui Albus Silente mette fine al regno di terrore di Gellert Grindelwald ha luogo nel 1945, al culmine della Seconda Guerra Mondiale, sancendo forse un legame tra i due avvenimenti. Alcuni hanno teorizzato ci fossero delle connessioni tra Grindelwald e Adolf Hitler e che fosse possibile che Grindelwald fosse il ministro della magia del Terzo Reich.
10. La teologia cristiana fa la sua parte
Quando Harry ed Hermione si recano a Godric’s Hollow per cercare la tomba dei genitori di Potter, Harry è inizialmente disturbato dall’epitaffio che trova sulla lapide: ‘L’ultimo nemico che verrà sconfitto è la morte’. Anche se il significato della frase verrà successivamente chiarito, occorre osservare come queste parole provengano in realtà dalla Bibbia, (Prima lettera di San Paolo ai Corinzi, 15;26)
Informazioni e infografica tratte da Libreriamo.it
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Themoc
(30 Giugno 2017 - 23:25)Bello, alcune cose non le sapevo!