> Abbiamo letto I Gallagher, l’opera di Vitiello, Preziosi e Monte che potete trovare su Tacotoon. Di cosa parla? Beh, scopriamolo insieme!
Tacotoon si sta rivelando un vulcano di idee e probabilmente una delle piattaforme dedicate al fumetto più interessanti degli ultimi tempi. Proprio su di essa è possibile leggere I Gallagher, il fumetto scritto dallo sceneggiatore partenopeo Tommaso Vitiello e disegnato da Giovanni Preziosi con i colori di Michele Monte.
Nello specifico ci troviamo di fronte ad un’opera estremamente gradevole, come non se ne leggeva da secoli: divertente, ma soprattutto in grado di fornire diversi spunti di riflessione (il che non guasta mai).
Ma andiamo con ordine, prima di tutto occorre sapere chi sono esattamente I Gallagher del titolo.
Beh, si tratta di uno scanzonato nucleo famigliare i cui membri sono dotati di stupefacenti superpoteri, utilizzati ovviamente per il bene dell’umanità. Eppure è difficile catalogare l’opera nel genere supereroistico, infatti non posso che trovarmi d’accordo con quanto recita una delle didascalie delle prime pagine dell’albo: Non è una storia di supereroi . Effettivamente più che le gesta eroiche, il fumetto racconta piuttosto le vicende di una famiglia alquanto disfunzionale (a questo punto è lecito chiedersi se il nome non sia un richiamo a quello della serie Shameless), solo lo fa attraverso la retorica dei comics americani, travestendo il tutto da fumetto d’azione.
Ovviamente non siamo dalle parti di The Boys, e non si raggiungono mai quei picchi di violenza e scorrettezza dell’opera di Garth Ennis. Piuttosto vengono evidenziati i tormenti e le diversità di questi sgangherati fratelli, i quali, un po’ controvoglia, vengono riuniti da un tragico lutto, dopo anni di discordie.
I protagonisti, infatti, dopo una lunga latitanza si ritrovano per dare l’ultimo saluto alla loro madre, adorata e allo stesso tempo anche causa delle loro turbolenti fisime.
Fisime che li hanno resi insicuri, quasi in conflitto con la loro identità adulta, schiacciati dal peso delle aspettative materne piuttosto che dalle responsabilità derivanti dalla salvaguardia dell’universo. I Gallagher in definitiva sono rimasti quasi dei bambini, cristallizzati nel tempo, ancora in cerca di un proprio posto del mondo e di quell’affetto spesso negato in favore della loro missione.
Il tutto è mosso da una buona dose di ironia, priva però di quel duro cinismo da commedia nera a cui molti prodotti ci hanno abituato negli ultimi anni, e più vicina per certi versi ad uno humor tipicamente british, con tanto sarcasmo e battute ficcanti.
A tal proposito la scrittura di Vitiello si rivela molto efficace nel tratteggiare i rapporti tra i personaggi e gli eventi tragicomici che cadenzano il ritmo della narrazione, benché a volte si possa incappare in alcuni momenti morti, che sembrano fungere da meri riempitivi. Fortunatamente sono davvero pochi e la scrittura procede in maniera scorrevole e mai monotona.
Al di là della sceneggiatura, diamo soprattutto merito ai disegni di Preziosi (il cui stile sembra strizzare l’occhio ad alcune produzioni Pixar), di aver tratteggiato dei personaggi estremamente espressivi e dinamici, valorizzando col suo storytelling ogni inquadratura al meglio. Anche i colori di Miche Monte fanno la loro parte, adottando uno stile di colorazione che sembra per certi versi richiamare il fumetto francese.
Sia narrazione che tecnica artistica viaggiano quindi su binari paralleli in perfetta simbiosi, facendone una serie piuttosto valida, sebbene potrebbe apparire non molto originale visto l’abusato tema dei supereroi (ma con dei momenti abbondantemente alti).
La lavorazione de I Gallagher è ancora in corso, sono infatti previsti presto nuovi capitoli. In attesa di vedere presto una versione cartacea dell’opera, potete recuperare le avventure precedenti su Tacotoon.
Voi cosa ne pensate? Conoscevate già I Gallagher? Vi incuriosisce? Fatecelo sapere in un commento, così da poterne parlare insieme.
