Nonostante il flop di Superman IV, Christopher Reeve stava per tornare nei panni di Superman nei primi anni ’90. Come? Scopriamolo!
Decenni prima che i Marvel Studios dominassero il botteghino, Hollywood considerava i film tratti dai fumetti di basso interesse. Nonostante i comics andassero forte in quegli anni soprattutto negli USA, solo Batman ricevette un lungometraggio alla fine degli anni ’60, grazie al successo della serie TV Batmandella ABC, ma quella con Adam West fu l’unica pellicola prodotta in quegli anni. Poi arrivò il 1974.
Quell’anno, Ilya e Alexander Salkind, affiancati da Pierre Spengler, acquistarono i diritti cinematografici di Superman con l’intenzione di realizzare un film di serie A con attori di prim’ordine. Così nacque il film Supermandel 1978 del regista Richard Donner, che ha trattato l’Uomo d’Acciaio con riverenza e rispetto fornendo un progetto e una linea guida per gli adattamenti per il grande schermo dei futuri film sui supereroi. Fan e critici hanno elogiato il casting dell’attore sconosciuto Christopher Reeve per il ruolo di protagonista, citando la sua capacità di interpretare efficacemente sia il timido Clark Kent che l’eroico Superman. Molti artisti di fumetti hanno anche sottolineato la misteriosa somiglianza di Reeve con Superman; disegnatori dell’epoca moderna come Gary Frank si sono ispirati direttamente all’aspetto fisico di Reeve per disegnare Superman.
Ma dopo il primo Superman, la reazione critica a ogni film successivo si raffreddò culminando nel famigerato flop del 1987, Superman IV: The Quest for Peace. I Salkind avevano concesso in licenza il film alla Cannon Films, all’epoca nota principalmente per i film d’azione direct-to-video, non rendendosi conto che la produzione del film sarebbe stata un disastro. Con un budget ridotto e modifiche di post-produzione instabili, Superman IV ha fatto malissimo al botteghino e molti si sono chiesti se Christopher Reeve avrebbe mai più interpretato l’eroe, cosa che, come risaputo, non accadde. Ma l’attore fu molto vicino al ritorno nei panni dell’Azzurrone solo qualche anno dopo.
Nel 1991, Reeve era in trattative per tornare nel ruolo del figlio di Krypton in un nuovo film, ancora una volta prodotto dai Salkind, sperando di riparare il danno al franchise. Ciò che è stato definito sia Superman V che Superman Reborn (e talvolta entrambi i titoli insieme) inizia con uno scrittore di fumetti e la sua lunga storia sull’Uomo d’Acciaio.
Cary Bates è stato uno scrittore regolare dei titoli di Superman dal 1967 al 1986, facendosi da parte quando la DC ha lasciato le redini di uno dei più importanti supereroi della storia allo scrittore/artista John Byrne e al suo rivoluzionario ciclo. Nel 1983, la DC chiese a Bates di rappresentare i propri interessi durante la produzione di Superman III, sequel che virava verso la commedia piuttosto che l’azione (nonostante le proteste della DC). Sul set, Bates ha stretto amicizia con Ilya Salkind e in seguito sarebbe stato uno degli sceneggiatori principali della serie di Superboyprodotta dai Salkind.
Durante le riprese di Superboy, Bates ha mostrato ai Salkind la sua sceneggiatura per un film di Superman che aveva scritto anni prima. Questo ha ispirato i produttori per un nuovo tentativo di risollevare le sorti del franchise cinematografico con un altro film di Supermancon Reeve. Insieme a Bates ci sarebbero stati il collega scrittore di Superboy Mark Jones e i Salkind.
Anni dopo Bates raccontò:
L’intento era quello di superare Superman III e in particolare IV, e riportare la serie ai fasti raggiunti nel 1 e 2. Era nostro desiderio realizzare una storia di fantascienza completamente sviluppata che mettesse Superman e Brainiac l’uno contro l’altro.
I primi concept per Superman V vedevano la morte di Superman in battaglia. Diverse sceneggiature che trattavano la morte di Superman furono abbandonate tra gli anni ’90 e i primi anni 2000, ispirandosi alla famigerata storia di Dan Jurgens, forse la più importante della storia editoriale dell’Uomo d’Acciaio. Ma la sceneggiatura di Superman V precedeva, tuttavia, di oltre un anno l’evento Death of Superman.
La trama imbastita da Bates era stata concepita per il riavvio dei fumetti di Superman del 1986, prima che venisse sostituito da Byrne:
Ironia della sorte, sono stati combinati due dei temi che la DC avrebbe successivamente incorporato in trame separate a distanza di anni: depotenziamento (trattata da Byrne) e la morte (l’arco narrativo di Doomsday). Il mio scenario prevedeva una miniserie in cinque o sei parti in cui Superman “è morto” prima ed è rinato in seguito, dentro un sole giallo.
Quale poteva essere a questo punto la trama di Superman V o Superman Reborn? Diverse ipotesi di sceneggiatura sono trapelate. Secondo quanto riferito, una prima bozza della trama vedeva Brainiac arrivare a Metropolis mentre Clark Kent tentava di conquistare Lois Lane. Nella battaglia contro Brainiac, l’eroe muore confessando il suo amore per Lois solo tra le sue braccia durante il suo ultimo respiro. L’anima di Superman entra quindi nel corpo di Lois e la impregna dello spirito di Superman. Il bambino nasce pochi giorni dopo e raggiunge l’età adulta in sole tre settimane. Lois viene uccisa prima dell’atto finale, ispirando il neofita Superman ad abbracciare la sua eredità e infine a sconfiggere Brainiac.
Una versione meno bizzarra riguarda una bozza successiva dove un Superman incline all’ansia cerca l’aiuto di uno psicoanalista per discutere i suoi problemi di doppia identità e i suoi sentimenti per Lois. Brainiac arriva a Metropolis con la sua creazione Doomsday e la battaglia che ne segue uccide Superman. Il progetto Cadmus ruba il suo corpo a Brainiac nella speranza di clonare l’ultimo kryptoniano. Il suo spirito viaggia quindi nell’aldilà e nel viaggio l’eroe si convince che il suo lavoro sulla Terra non è ancora finito. Il corpo di Superman viene rianimato dal suo spirito, ma senza poteri. Solo grazie alla sua forza di volonta, Superman ritrova i suoi poteri, si riconcilia con Lois e sconfigge Brainiac.
Un ultimo tentativo, datato 23/08/92, e quella che sarebbe la versione definitiva scritta nei primi giorni dell’evento “Death of Superman”, non vede Doomsday parte del progetto, ma una versione high-tech di Brainiac con tanto di armatura e arca distruttrice di pianeti.
Il nemico dell’Azzurrone arriva sulla Terra per colpa del suo assistente alieno Kosmo, che in segreto detesta il suo capo e fa in modo che scopra la Terra nella speranza che Superman possa porre fine al regno del terrore del malvagio villain. In questa versione è presente un Daily Planet aggiornato agli anni ’90, con “modem e videoterminali” e riferimenti alla cultura pop grazie al personaggio di Jimmy Olsen.
Lois, che ancora non conosce il segreto di Clark, è stanca del fatto che Superman parta sempre per le emergenze e la loro relazione non si evolve mai. Mentre sta per partire da Metropolis per un nuovo lavoro come sceneggiatrice per il Los Angeles Times, Brianiac lascia cadere un campo di forza intorno a Metropolis. Superman affronta Brainiac nelle strade di Metropolis e apparentemente cade morto dopo una potente esplosione.
Brainiac quindi tenta di corteggiare Lois trasportandola a bordo della sua arca, divertito al pensiero di rubare l’amore di Superman. La reporter convince il villain a darle due giorni di lutto, fa amicizia con Kosmos e complotta nel frattempo contro Brainiac. Lois scopre che l’alieno rimpicciolisce le sue città preferite dei pianeti che annienta. Tale è il destino anche di Metropolis e di Kandor, città Kryptoniana rimpicciolita prima della distruzione del pianeta e dove si trova anche il corpo di Superman, teletrasportato prima dell’esplosione da alcuni medici della città di Krypton. Superman si sveglia senza poteri con uno strano vestito bianco (che doveva essere il costume di Marlon Brando del primo film) e con la barba. Esce nella cristallina e futuristica città di Kandor, sotto un sole rosso. (Che in realtà è una replica di una lampada che Brainiac punta alla città miniaturizzata.) Superman cerca di riconnettersi con le sue radici kryptoniane, accettando una vita senza poteri o responsabilità eroiche e ha una storia d’amore con Lyla Lerrol, che ha legami con le élite di Kandor.
Con l’aiuto di Kosmos, Lois entra a Kandor per trovare Superman. Questo alla fine porta alla morte di Lyla, Superman che finalmente professa il suo amore per Lois e la sconfitta di Brainiac sui resti decimati del pianeta di Kosmo. Dopo il ritorno di Metropolis sulla Terra, Clark rivela il suo segreto a Lois sul tetto del Daily Planet.
Anni dopo, Bates avrebbe osservato che questa sceneggiatura poteva essere troppo ambiziosa per i primi anni ’90. Certamente, questo è il più ‘fumettistico’ tra tutti i film di Superman. Si basa anche molto meno su personaggi secondari o sciocchi, tentando invece di dare a Superman un intrigante conflitto interno. Contrastando l’impegno di Superman nel dovere contro gli ingenui tentativi di Brainiac di diventare umano, la storia solleva interrogativi sul rapporto di Superman con l’umanità e su come il concetto possa sopravvivere in un’era più complessa. Superman Returnsdel 2006 avrebbe poi percorso un terreno simile, ma non ha dato al pubblico l’azione e l’immaginazione che Reborn aveva immaginato.
Con i film di Batman di Tim Burton che dominano il botteghino in questo momento storico, la Warner Bros. bocciò la sceneggiatura di Bates, concluse la serie di Superboye rifiutò Superman Reborn,eliminando i Salkind dal franchise e andando avanti con la serie TV Lois & Clark: Le nuove avventure di Superman della ABC. Christopher Reeve, attore che più di tutti è entrato nei cuori dei fan e incarna il volto di Superman al cinema, non avrebbe (purtroppo) mai più interpretato l’eroe sullo schermo, ma i fan ora hanno un’idea di come sarebbe potuto proseguire il suo viaggio nei panni dell’Uomo d’Acciaio!
Il mio nome e' Doc. G , torinese di 36 anni lettore compulsivo di fumetti di quasi ogni genere (manga, italiano, comics) ma che ha una passione irrefrenabile per Spider-Man! Chi è il miglior Spider-Man per me? Chiunque ne indossi il costume.