Fantastici Quattro: Full Circle di Alex Ross è il primo volume della nuova collana MarvelArts dedicato alle grapich novel d’autore. Ecco la recensione MegaNerd!
Nel vocabolario di tutti i Marvel-Fan la parola ‘Fantastic‘ viene associata ai Fantastici Quattro, la prima famiglia Marvel che nel novembre 1961 ha letteralmente cambiato il mondo del fumetto statunitense e ha lanciato la Casa delle Idee verso innumerevoli successi. Il Supergruppo composto da Mr. Fantastic, La Cosa, La Torcia Umana e La Donna Invisibile e creato da Stan Lee e Jack Kirby è senza ombra di dubbio l’icona dell’entusiasmo, talento e inventiva che i due, all’epoca giovani autori, hanno messo in tutte le loro creazioni e che hanno posto le basi per le ‘Meraviglie‘ che si sono susseguite nel corso degli anni.
I lettori di comics che hanno una media conoscenza dei fumettisti più importanti, sanno che tra gli autori che possono vantarsi dell’appellativo di ‘Fantastic‘ c’è Alex Ross, talento cristallino che con le sue tavole dipinte, principalmente in casa Marvel e DC Comics, ha ammaliato molti lettori con uno stile iperrealistico, quasi fotografico, entrando nella storia del fumetto internazionale grazie a opere come Marvels sui testi di Kurt Busiek e Kingdom Come con Mark Waid, ma che l’hanno visto dispensare la sua arte anche in altri campi come illustratore di copertine di riviste e album musicali.
Capite allora che nel momento in cui è nata la collaborazione tra Marvel Comics e la Abrams ComicArts, per rendere indimenticabile e ‘Fantastic‘ il primo volume, era necessario mettere in campo il meglio disponibile sulla piazza, e così è stata realizzata la grapich novel Fantastici Quattro: Full Circle di Alex Ross, che è arrivato in Italia in contemporanea con gli USA in un’edizione lussuosa e cartonata Giant-Size grazie, come sempre, a Panini Comics.
Chi si aspetta il solito Alex Ross, però, rimarrà sorpreso nella lettura di Full Circle. Nella veste anche di sceneggiatore del volume, Ross decide di adottare uno stile diverso dal classico foto-realismo che l’ha reso famoso, realizzando tavole molto più ‘fumettistiche’ caratterizzate comunque da un tratto molto preciso e accurato e da un’impostazione della pagina più intrepido rispetto al passato, che richiama molto la pop-art e gli anni ’60, il periodo d’oro dei Fantastici Quattro dove il duo Lee/Kirby ha sfornato le storie migliori del quartetto, vere e proprie pietre miliari in assoluto della Marvel. La grapich novel è un chiaro omaggio a quel periodo, ai maestri Stan ‘The Man’ Lee e a Jack ‘The King’ Kirby e alle loro storie classiche, trattandosi di un vero e proprio sequel di uno dei più bei episodi di sempre degli FQ Quest’Uomo, Questo Mostro (Fantastic Four #51).
In una piovosa notte un intruso appare all’improvviso nel Baxter Building e i Fantastici Quattro – Mr. Fantastic (Reed Richards), la Donna Invisibile (Susan Storm Richards), la Torcia Umana (Johnny Storm) e la Cosa (Ben Grimm) – si ritrovano circondati istantaneamente da uno sciame di parassiti invasori composti di energia negativa, approdate sulla Terra usando un ospite umano come mezzo di trasporto. Ma per quale scopo? Per scoprirlo i FQ dovranno recarsi nel posto più pericoloso in cui hanno mai messo piede nella loro lunghissima carriera di esploratori: la Zona Negativa, l’universo alieno composto interamente di antimateria, mettendo a rischio non solo le loro vite, ma il destino di tutto il cosmo!
In Full Circle l’autore cerca in tutti i modi di richiamare le atmosfere della fantascienza degli anni ’60 catapultando il lettore in una trama a metà tra un episodio di Doctor Who e Ai confini della realtà. Il tutto, manco a dirlo, impreziosito dalle tavole di Ross di una bellezza e magnificenza disarmante grazie anche a questo nuovo stile che riesce nella sfida impossibile di essere forse migliore dell’originale, specialmente nel secondo atto del volume, che si svolge all’interno della Zona Negativa. Insomma solo Alex Ross poteva battere Alex Ross.
Il titolo (Full Circle) non è certo un caso, in quanto il viaggio all’interno della dimensione parallela diventa un vero e proprio sali e scendi quasi quanto un giro sulle montagne russe dove il lettore non può far altro che trattenere il respiro pagina dopo pagina tra esseri mostruosi, strambi nemici, l’Anti-Terra e molto altro, potendo tirare il fiato solamente alla fine della lettura.
Grazie allo stile innovativo e al contempo classico, Ross si sbizzarrisce con tavole a pagina intera e splash page che non sfigurerebbero per nulla in un art-book dell’autore, dando altresì una rappresentazione unica e accurata del mondo governato da Annihilus, portando protagonisti e lettori da un capo all’altro della Zona Negativa dove probabilmente nessun autore ha mai osato spingere la propria fantasia (escluso Jack Kirby).
Nonostante si tratti di una storia apparentemente in piena continuity, i Fantastici Quattro di Ross riescono in poche pagine a prendersi a turno la scena dimostrando la grandezza di ognuno dei componenti, e a trasmettere quella freschezza degli inizi e l’intramontabile fame di esplorazione verso l’ignoto, che pochi colleghi sono riusciti a rimarcare nel corso degli anni. In tutto e per tutto, poi, Ross riesce a rappresentare il concetto che sta alla base della storia dei Fantastici Quattro, l’unione e la famiglia. L’affiatamento dei personaggi e le dinamiche tra i 4, compresi i siparietti comici tra Ben Grimm e Johnny Storm, ci ricordano il motivo per cui i FQ sono la prima famiglia Marvel e perché le storie che sono fonte di ispirazione per Full Circle sono ancora oggi godibili e intramontabili nonostante siano passati più di sessant’anni.
Se proprio si vuole trovare un neo a questo fumetto sta nella trama. Purtroppo Full Circle è una lettura veloce nonostante alcune pagine siano fitte di dialoghi, ma sarebbe stata più godibile una storia da una foliazione più ampia in modo da poter sviluppare meglio alcuni passaggi e dare più profondità ai comprimari. Ma diciamoci la verità; non è la storia lo scopo principale per cui si compra un fumetto di Alex Ross, ovvero è un elemento trascurabile qualora non sia all’altezza dei disegni dell’artista.
Impossibile non parlare anche dell’edizione italiana Panini: nonostante il prezzo non proprio economico rispetto alle pagine della grapich-novel (€ 29,00 per 64 pp.) l’edizione è molto elegante sia per la sovra-coperta che ripropone in apertura brevemente le origini del quartetto con tanto di illustrazioni di (manco a dirlo) Alex Ross, sia per l’estetica dello stesso volume che presenta una copertina azzurra con un “4” metallizzato al centro della copertina, quasi a richiamare le divise dei nostri eroi. Inoltre il formato Gigante (21,59×27,94) permette di godere appieno dell’arte dell’autore, come è giusto che sia.
In definitiva, Fantastici Quattro: Full Circle è una lettura imprescindibile per i fan del quartetto e di Alex Ross, ma rappresenta anche una delle migliori uscite Marvel del 2022 che finalmente pone in risalto come merita il team di Mr. Fantastic, La Cosa, La Torcia Umana e La Donna Invisibile. Da anni, infatti, i Fantastici Quattro sono in seconda linea rispetto a personaggi come Spider-Man, Avengers, X-Men a causa anche di cicli e idee non all’altezza. I Fantastici Quattro meritano di ritornare tra gli Eroi di Serie A della Marvel e di far innamorare molti giovani Marvel-fan che poco conoscono questo importantissimo gruppo. Speriamo che Full Circle, che con molta facilità diventerà un classico moderno nel giro di poco tempo, possa essere un’ottima occasione per scoprire e riscoprire questi ‘Fantastici‘ eroi.