La piattaforma web Jundo è attiva dal 2021 e si propone di intercettare le nuove leve del fumetto, che non troverebbero spazio nell’editoria tradizionale. Andiamo a vedere com’è uno dei suoi prodotti: Goodbye di Diego Merola
Esperimento interessante Jundo. È una piattaforma web italiana – questa è la prima notizia- nata nei primi mesi del 2021 grazie ad un esperimento riuscito di crowfunding – questa è la seconda notizia – che mette a disposizione dei lettori, dietro il pagamento di un abbonamento mensile, opere inedite di autori italiani e stranieri- si, è la terza notizia-.
Ma non è tutto qui: Jundo nasce dalla voglia di rottura con la tradizionale editoria a fumetti, incapace (secondo i creatori della piattaforma) di intercettare le nuove leve del mondo della Nona Arte e dar loro il giusto spazio. Il sito presenta quindi opere di autori giovani ed emergenti, che non hanno ancora avuto l’occasione di essere pubblicati, permettendo loro di ricevere un guadagno: per gli utenti è infatti possibile richiedere la copia cartacea del fumetto letto online, ed il ricavato è destinato per intero all’autore dell’albo.
L’idea alla base di Jundo ha subito destato la curiosità del pubblico e già a settembre del 2021 è arrivata la nomination ai premi Boscarato del Treviso Comic Book Festival, nella sezione Miglior Fumetto Web, per uno dei suoi titoli: Goodbye di Diego Merola.
L’autore esordiente si è occupato dei testi, dei disegni e dei colori ed è stato coadiuvato per il lettering, il logo ed in generale l’impianto grafico, da Stella Elisa Cassinese; il fumetto che ne è risultato può essere considerato un manifesto della linea editoriale della casa editrice, per la sua forte impronta sperimentale.
Partiamo dalla trama: Goodbye è la storia di King, il campione della galassia, ammirato e venerato da tutti. Purtroppo King è anche malato: sta perdendo la memoria e si sta trasformando in un corallo. Decide allora di compiere un’ultima grande impresa per salvare la galassia ed inizia un viaggio incredibile e surreale in compagnia degli amici di una vita. Quale sarà il destino dell’eroe spaziale più amato?
Goodbye usa la space opera e le atmosfere sci- fi per riflettere sul tema dell’importanza della memoria e dei ricordi, per garantire la sopravvivenza dell’umanità per l’eternità.
Ma soprattutto, l’ambientazione fantascientifica permette a Diego Merola di scatenare il suo estro grafico, in tavole lisergicbe dalle quali traspare evidente il suo intento: sperimentare, sperimentare, sperimentare, al limite della provocazione.
Le varie situazioni e le avventure del protagonista, sospese tra ciò che succede nella sua mente e ciò che succede fuori, sembrano un mero pretesto per far scatenare la fantasia dell’autore. E allora ecco che le tavole strabordano di teste mostruose, espressioni grottesche, scene sanguinarie a limiti dello splatter, unite dal filo conduttore dell’uso spregiudicato del colore, che straborda da tutte le pagine e predomina sui disegni toccando tutte le sfumature dell’acido. Il risultato finale crea l’effetto allucinogeno che probabilmente era la soluzione ricercata dal fumettista, ma a volte, a dire il vero, rende meno scorrevole la lettura, affaticando gli occhi.
Il lettering di Stelle Elisa Cassinese, che lavora in stretta sinergia con Merola, aggiunge carburante alla sperimentazione: la fumettista usa un lettering diverso per ogni personaggio, per dare l’idea che ognuno avesse la propria voce. Inoltre, la cura messa nell’impostazione delle pagine “alla Hickman” (pagine cioè prive di tavole, fatte solo di testo, che richiamano le illustrazioni tipografiche) è sicuramente degna di essere sottolineata.
Goodbye è quindi un fumetto d’impatto, che vuole stupire il lettore e fargli fare un viaggio pungente ai confini dello spazio e della mente umana. È consigliato a chi ama le atmosfere psichedeliche e gli esperimenti artistici; un po’ meno a chi considera le trame e i dialoghi il piatto forte del fumetto.