In un’intervista rilasciata a The Hollywood Reporter, Ben Affleck è tornato a parlare della sua esperienza come Batman, di “Justice League” e della sua intenzione di non tornare nell’Universo cinematografico DC.
In occasione della presentazione del suo nuovo film “Air” e del lancio della propria casa di produzione, Ben Affleck è tornato a parlare al The Hollywood Reporter della propria esperienza come Batman iniziata con il film del 2016 “Batman vs. Superman: Dawn of Justice” e del poco felice prosieguo della carriera come Crociato Incappucciato sul grande schermo. Ecco cosa ha detto.
«[…] Questi film non funzionano più. L’esperienza in Justice League, il fatto che queste storie siano diventate in qualche modo ripetitive per me e, perciò, meno interessanti. Sì, io ho finalmente compreso come interpretare quel personaggio e mi sono divertito in The Flash. Per i cinque minuti in cui ci sono, è stato fantastico. Devi capire, qual è la tua versione di questo personaggio? Chi è la persona di cui sto assumendo il ruolo? Ho provato a mettermi nei panni di Batman. E, ad ogni modo, mi sono divertito molto, soprattutto nel primo film.»
THR: Ma non in Justice League. Cos’è andato storto?
«Justice League… Si potrebbe tenere un seminario su tutte le ragioni per cui non avrebbero dovuto farlo. Dalla fase di produzione, a pessime decisioni fino ad un’orribile tragedia personale, finendo con un disgustoso amaro in bocca. Il genio, e il lato positivo, che è Zack Snyder è tornato ed ha detto “Ho nuovi contenuti per quattro ore”. Ed erano soprattutto di slow-motion e scene in bianco e nero. E un giorno durante le riprese eravamo io e lui. Mi ha chiesto: “Vuoi venire a girare nel mio giardino?”. Ed io: “Credo ci siano dei sindacati di mezzi, dovremmo trovare un accordo.” Ma sono andato e l’ho fatto. Ed ora [Zack Snyder’s Justice League] è il mio film con il voto più alto su IMDB.»
THR: E non c’entrano nulla i fan su internet?
«Si può dire ciò che si vuole ma è il mio film migliore. Non ne ho mai avuto uno che è passato dalle stalle alle stelle. A posteriori, un vero successo. All’improvviso devo davvero congratularmi per esserci anche io. Poi avrei dovuto dirigere The Batman ma Justice League mi ha fatto dire “No, sono fuori. Non farò mai più una cosa del genere. Non fa per me.” È stata la peggior esperienza che abbia mai vissuto in un mondo di esperienze schifose. Mi ha spezzato il cuore. Poi ci fu un’idea di qualcuno che ci disse “Vi salverò io, avremo 60 giorni di riprese e riscriverò un’intera storia intorno a ciò che abbiamo già. Ho il segreto.” Ma non c’era nessun segreto. È stata dura. Così ho iniziato a bere davvero tanto. Sono tornato nel mio hotel a Londra ed ho pensato che ci fosse solo questa opzione o quella di buttarmi dalla finestra. “Non è la vita che voglio. I miei figli non sono qui. Sono un poveraccio.”
Vai a lavoro e trovi qualcosa di interessante da fare, ti mettono dentro una tuta di gomma e per la maggior parte del tempo giri davanti ad uno schermo verde. Ad un certo punto non l’ho più ritenuto soddisfacente dal punto di vista creativo. Ti senti svuotato ed esausto.»
THR: Quindi se DC dovesse arrivare a chiederti “Dirigeresti un film per noi”?
«Non dirigerei nulla per la DC di [James] Gunn. Assolutamente no. Non ho nulla contro James Gunn. Un ragazzo fantastico, sono sicuro farà un gran lavoro. Solo che non voglio entrarci e dirigere qualcosa nella maniera che vogliono loro. Non sono interessato.»
Rivedremo Ben Affleck per un’ultima volta in The Flash in arrivo a giugno. Intanto: cosa pensate delle sue parole? Come valutate l’interpretazione di Affleck come Batman? Diteci la vostra nei commenti, vi aspettiamo!
Fonte: The Hollywood Reporter