> Continuano su Disney+ le avventure di The Mandalorian che con il terzo episodio (Il convertito) della nuova stagione si conferma il prodotto di punta della nuova era di Star Wars
“Questa è la via” è il credo mandaloriano che viene continuamente ribadito in The Mandalorian sin dal primo episodio della prima stagione. Una via che il protagonista aveva smarrito per proteggere il piccolo Grogu, l’unico essere vivente (diventato l’inseparabile compagno di viaggio) per cui Mando (Pedro Pascal) si era tolto l’elmo in beskar, andando contro ogni comandamento dell’ordine di cui faceva parte.
Se nel secondo episodio della nuova stagione, Din Djarin è riuscito con l’aiuto dello stesso Grogu e di Bo-Katan (Katee Sackhoff) nell’impresa, più complicata del previsto, di rinnovare il giuramento all’ordine mandaloriano nelle sacre acque viventi del pianeta Mandalore, il terzo episodio (capitolo 19) dal titolo Il Convertito (The Convert) si concentra sulla redenzione e cambiamento. Una puntata che vede alla regia Lee Isaac Chung (Minari) su un’ottima sceneggiatura di Noah Kloor e (manco a dirlo) Jon Favreau, che si distingue dalle altre per l’alto minutaggio (ben 59 minuti circa) e per la struttura dell’episodio in cui vengono narrate due storie parallele.
Capitolo 19 – Il Convertito
Il nuovo episodio di The Mandalorian si distingue per essere il meno ‘Mando-centrico‘ dell’intera serie discostandosi, quasi, dai molti elementi che hanno reso celebre questo show del franchise di Star Wars. Come anticipato vengono narrate due vicende contemporaneamente: la prima con protagonisti Din, Grogu e Bo-Katan, sempre più parte integrante del ‘Team Mando‘, e la seconda incentrata sul dottor Penn Pershing ed Elia Kane, due vecchie conoscenze di The Mandalorian e ex-alleati del temibile Moff Gideon (Giancarlo Esposito), al momento ancora assente ‘ingiustificato’. Due avventure completamente diverse tra loro come ambientazione, temi e trama (e che per questo motivo analizzeremo separatamente) ma che hanno, per l’appunto, in comune la conversione e il riscatto dei personaggi all’occhio pubblico, oltre che personale.
Mando, Grogu e Bo-Katan – Azione e inseguimenti in puro stile Star Wars
Le avventure del ‘Team Mando’ aprono e chiudono l’episodio. Din, di nuovo mandaloriano a tutti gli effetti, Bo-Katan, Grogu e il droide astromeccanico R5-D4 lasciano le oscure miniere di Mandalore per far ritorno su Kalevala, dove è parcheggiato lo starfighter N-1 di Mando, ma all’arrivo sul pianeta di Bo-Katan vengono assaliti da alcune squadriglie di Intercettori TIE imperiali. Quello che ne segue è una delle migliori scene d’azione ‘alla Star Wars‘ come non se ne vedevano da tempo. Il combattimento costringe i nostri eroi a trovare riparo sul finale dell’episodio presso i Figli della Ronda. Come saranno stati accolti Mando e Bo? Vi conviene guardare l’episodio per saperlo!
![Recensione] The Mandalorian Capitolo 19: Il Convertito ⋆ STAR WARS ITALIA](https://i0.wp.com/starwarsitalia.net/wp-content/uploads/scontro-kalevala-ep.3.jpg?resize=1024%2C428&ssl=1)
Le scene che vedono Mando & Co. al centro dell’azione trasudano l’essenza vera e propria di quello che i fan intendono e vogliono per Star Wars, nonostante il regista Chung si allontani paradossalmente dalle atmosfere western che hanno caratterizzato il successo di The Mandalorian.
L’astronave di Bo-Katan e lo starfighet N-1, danno origine a una battaglia a colpi di laser contro i caccia TIE senza esclusione di colpi, con inseguimenti tra i paesaggi fantastici di Kalevala che fanno quasi pensare che dietro la macchina da presa sia tornato il creatore George Lucas! Questo non fa altro che confermare l’ottimo lavoro che stanno facendo Filoni e Favreau sulla serie, grazie alla passione e alla conoscenza che li contraddistingue per il franchise e che faranno felici almeno i fan di vecchia data di Star Wars.
Doc. Pershing ed Elia Kane – La Nuova Repubblica di Coruscant
La parte centrale de Il Convertito, che costituisce gran parte dell’episodio, cambia totalmente focus e ambientazione. Lasciamo i paesaggi di Mandalore e Kalevala e catapultiamoci nella metropoli (anzi ecumenopoli come viene definita) di Coruscant, capitale della Nuova Repubblica sorta dopo la caduta dell’Impero. Tra i molti uomini e donne in cerca di un posto nel nuovo assetto politico galattico, troviamo il dott. Penn Pershing (Omid Abthai), lo scienziato visto nelle precedenti stagioni come sottoposto di Moff Gideon e che è entrato a far parte del progetto Amnistia, percorso riabilitativo previsto per gli ex sostenitori dell’impero e volto a collocarli secondo le loro capacità nella Nuova Repubblica.
All’interno del progetto Amnistia il Dott. Pershing ritrova una vecchia alleata anch’essa al servizio di Gideon, l’ex-ufficiale delle comunicazioni Elia Kane (Katy O’Brian), all’epoca semplice collega ma che in questa nuova realtà cerca di stringere un legame con lo scienziato. Quella che diventa una vera e propria amicizia attraverso l’esplorazione di Coruscant e le confidenze reciproche tra i due, porta Pershing a riflettere sul suo posto nel nuovo ordine e sugli obiettivi che vorrebbe realizzare veramente per la Nuova Repubblica, come l’utilizzo delle sue conoscenze sulla clonazione per contribuire alla crescita del nuovo ordine. La nuova alleanza con Kane porterà i due al di fuori della città e del sistema per cercare di far sì che Pershing riprenda le sue ricerche sulla clonazione. Ci riuscirà?
Tra lo spionaggio e il fanta-politico, questo ‘secondo atto’ de Il Convertito, pone sotto i riflettori due vecchi antagonisti della serie, in un’avventura apparentemente slegata dalla trama principale. Attraverso gli occhi di Pershing, scopriamo i segreti della mega-ultra poli del pianeta Coruscant e la grandezza della città più importante di questo pianeta sede delle attività politiche da sempre di Star Wars. Inoltre vengono rilasciati dettagli su un momento storico/politico di cui poco si conosceva fino ad ora, ovvero la Nuova Repubblica formatasi dopo la caduta del regno oscuro di Palpatine e che, come visto nell’ultima trilogia cinematografica, avrà vita breve lasciando il posto al Primo Ordine del Leader Supremo Snoke. L’obiettivo del nuovo regime è quello di far dimenticare a chiunque (ex-imperiali compresi) il passato anche con metodi che gli avvicinano a quelli utilizzati dai nemici sconfitti.
Quello che ci viene presentato da Favreau & Co. è un qualcosa che si avvicina di più alle Guerre Stellari viste nella serie TV Andor con Diego Luna e che esplora il lato più politico dell’intero franchise, tema affrontato anche in molti fumetti della saga, più che nei film. Sarà interessante capire come verrà collegata questa parte con l’intera trama di The Mandalorian. Perché un legame c’è sicuramente, ma per ora non si capisce quale sia.
Piccolo appunto di viaggio: molto brava l’interprete di Elia Kane, Katy O’Brian, che porta sullo schermo una vera e propria donna di ghiaccio che nonostante sia entrata nella squadra della Repubblica conserva, sotto sotto, quella perfidia che aveva ai tempi dell’Impero.
Conclusioni
Il Convertito, mostra i cambiamenti in atto per molti personaggi su cui The Mandalorian sta ponendo l’attenzione: Mando, in prima linea, Pershing, ma anche la stessa Bo-Katan che pare, soprattutto dal finale di questo episodio, che si stia ritagliando un ruolo sempre più da protagonista al fianco di Din Djarin come partner femminile dopo l’uscita di scena dalla serie di Gina Carano interprete di Cara Dune. Molto interessante lo sviluppo della sotto-trama su Pershing e la Nuova Repubblica, il tutto gestito con estrema bravura da regia e sceneggiatori.
Se il primo episodio della nuova stagione di The Mandalorian mi aveva convinto poco, mentre il secondo aveva riacceso l’interesse con la nuova stimolante trama, il terzo viene promosso a pieni voti e mette diversa carne al fuoco facendo crescere l’hype per l’uscita del quarto episodio. Finalmente posso dire con piacere: Bentornato Mando!
The Mandalorian 3 - Episodio 3
Pedro Pascal: Din Djarin/The Mandalorian
Katee Sackhoff: Bo-Katan Kryze
Carl Weathers: Greef Karga
Grogu
