Dopo il successo del primo volume, saldaPress porta in Italia Radiant Black vol. 2: Team-Up, seconda uscita della nuova serie supereroistica di Kyle Higgins e Marcelo Costa. Volete sapere cosa ne pensiamo? Ecco la recensione MegaNerd!
Cara saldaPress, anche stavolta ci hai visto lungo: Radiant Black ha sicuramente tutte le carte per diventare un vero e proprio cult comic, almeno per quanto riguarda il genere supereroistico. Se le ‘vibes‘ erano state molto positive nella lettura del volume d’esordio Radiant Black vol. 1: Origini (poco) segrete (qui trovate la nostra recensione), la serie con Radiant Black vol. 2: Team-Up conferma di essere un fumetto fresco, innovativo e moderno. Ed è sicuramente questo il segreto di questa serie (almeno sino a qui)… essere al passo coi tempi o, come si suol dire, ‘sul pezzo’.
Questo sicuramente grazie anche all’affiatato team artistico che vede ai testi Kyle Higgins (Nightwing, Batman, Batman Beyond, Mighty Morphin Power Rangers) e alle matite un ispiratissimo Marcelo Costa (Firefly, Ultraman), autori giovani ma già con un interessante bagaglio di esperienza nei comics, tanta voglia di fare e un universo (il Massive-Verse) in piena costruzione. Ci sarà un motivo se Radiant Black è stata candidata agli Eisner Awards 2022 come ‘Miglior nuova serie’ dopo appena una manciata di numeri!
(MNerd curiosity: nel 2022 il premio Eisner come ‘Miglior nuova serie’ è stato vinto da un’altra bellissima serie, l’horror The Nice House on the Lake, di James Tynion IV e Álvaro Martínez Bueno. A questo link la recensione del primo volume).
Team-Up: Radiant… Colors? Eroi al tempo dei social
Nathan Burnett, colui che sembrava essere destinato a indossare il costume di Radiant Black, giace in un letto d’ospedale, in coma profondo. Ora toccherà al suo migliore amico, Marshall, scendere in campo e affrontare la terribile minaccia in arrivo dalle più oscure profondità cosmiche: le creature aliene e potentissime che hanno creato i Radiant (che come abbiamo appreso, sono molti e conferiscono a chi li indossa poteri diversi) vogliono riappropiarsene e sembrano disposte a tutto pur di riuscirci. Ma Marshall non vuole proteggere il mondo e raddrizzare i torti subiti dai più deboli: il suo obiettivo è, prima di tutto, salvare Nathan prima che i medici decidano che è ora di staccare le macchine. Sembrerebbe un’impresa impossibile… ma, quando si entra nell’ Esistenza, un luogo oltre i muri della realtà dove c’è solo la verità, “possibile” e “impossibile” sono concetti astratti. Per l’ex commesso di un video-noleggio è giunto quindi il momento di mettere da parte ogni riserva, farsi pervadere dal potere di un buco nero, fare squadra con altri essere umani che hanno avuto la [s]fortuna di essere entrati in possesso di un Radiant… e formare un vero e proprio team-up!
Team-Up nel gergo fumettistico significa ‘far squadra’ e in particolare in ambito supereroistico si presenta quando personaggi con super poteri si incontrano/ scontrano e uniscono le forze contro un nemico comune. Ed è esattamente quel che capita a Marshall, nuovo detentore del Radiant Black che avevamo lasciato alla fine del primo volume insieme ad altri Radiant, pronto allo scontro contro un nemico comune (con poteri molto simili). Quindi in Team-Up comincia l’espansione del Massive-Verse; non più un solo Radiant, tra l’altro diverso dall’originale, ma molti volti nuovi (Pink, Yellow e Red) con diverse abilità ma che attingono i propri poteri da un buco nero, probabilmente lo stesso. Piano piano scopriamo però che anche alcuni nemici traggono la loro forza dalla stessa misteriosa fonte!
Higgins e Costa introducono diversi nuovi elementi e personaggi senza troppe spiegazioni al momento. Le pagine, così come l’azione, scorrono veloci in contemporanea con gli eventi del fumetto che nel giro di solo 2 volumi vedono un nuovo protagonista e un raffazzonato team di supereroi improvvisato e inesperto che pare una versione ‘fake’ dei Power Rangers (no forse ho esagerato…). E il riferimento al coloratissimo team di supereroi della TV non è fatto a caso; Higgins per molto tempo ha scritto le avventure a fumetti dei Rangers e qualcosa di loro si è portato dietro riproponendolo all’interno di Radiant Black.
L’autore, inoltre, rielabora il concetto di “supereroi con super-problemi” tipico dei personaggi Marvel adattandolo alla società moderna degli anni post-2020. Le preoccupazioni e i grattacapi che hanno i protagonisti, Marshall in primis, sono quelli tipici delle persone reali; trovare il proprio posto nel mondo, realizzazione e soddisfazione a livello personale, sentirsi schiacciato dalle oppressioni di una vita frenetica e sempre più basata sull’egoismo e l’apparenza. Per tutti gli eroi Radiant, l’acquisizione dei poteri corrisponde a un riscatto da una vita che sino ad ora ha dato poco o nulla ai personaggi. Lo avevamo visto con Nathan/Radiant Black (Prime) nel volume 1, trentenne aspirante scrittore ma poco ispirato e costretto a tornare a vivere con i suoi genitori e con Satomi/Radiant Red, asfissiata da una vita amorosa fatta di debiti e insoddisfazioni. A entrambi il Radiant ha dato una seconda chance, e in questo secondo numero vediamo come anche Marshall, commesso con pochi obiettivi, sfigato e deriso anche dai ragazzini, e Eva/Radiant Pink (protagonista anche del bell’episodio finale) giovane streamer che preferisce una vita da social a discapito di quella reale, siano in cerca di riscossa. Di Radiant Yellow, il più anziano del team, ancora poco sappiamo e quindi rimandiamo qualsiasi considerazione in seguito.
L’Esistenza: Disegni e colori di altissimo livello
Nonostante a tratti si percepisca un po’ di frenesia e di confusione nel racconto degli eventi, la parte centrale del volume è sicuramente la più godibile a livello di trama, assistita anche da un comparto grafico e-c-c-e-z-i-o-n-a-l-e. Un Costa in stato di grazia ci porta in un viaggio introspettivo, all’interno dell’Esistenza, che dà il titolo all’episodio 10 di Radiant Black vol. 2.
In un susseguirsi di tavole che non seguono più una logica fumettistica, ma che vengono pervase dalla dinamicità e da uno straripamento di colori, il capitolo 10 è sicuramente il migliore dell’intera serie uscita fino ad ora. In un viaggio introspettivo di redenzione, Marshall viene accompagnato da una sorta di ‘Virgilio del buco nero’ alla ricerca di Nathan all’interno dell’Esistenza che lo porta ad affrontare in primis le sue paure e insicurezze per salvare l’amico… “perché nell’Esistenza c’è solo la verità”! La rappresentazione dell’Esistenza è diversa in ogni tavola dove il tratto di Costa cambia, ogni volta influenzato dai trip di colori del magnifico Igor Monti, colorista italiano dalle doti incredibili, mescolati al nero che mano a mano prende il sopravvento fino al confronto finale per Marshall, interno e non solo.
Radiant Black è davvero il ‘nuovo’ Invincible?
Il paragone è forte e la stessa saldaPress – editore italiano della serie – sembra giocare con questo confronto, probabilmente per un’operazione di marketing e promozione di Radiant Black; in entrambi i volumi sul retro copertina viene riportato il commento di Robert Kirkman, autore di comics importantissimo nell’ultimo ventennio nonché co-creatore di Invincible: “La serie per tutti quelli a cui manca INVINCIBLE!“.
Ma siamo davvero di fronte all’erede di Invincible?
In realtà al momento il fumetto di Higgins ha poco in comune con le avventure di Mark Grayson/Invincible per i personaggi coinvolti, le tematiche e i toni al momento più leggeri e meno drammatici. Per quanto riguarda l’impatto che può avere l’opera di Higgins e Costa sulle nuove generazioni di lettori di comics, a cui è rivolto Radiant Black, solo il tempo lo potrà dire.
Attualmente possiamo dire con certezza che siamo di fronte a un ottimo fumetto che può ripercorrere la strada di Invincible e diventare un’opera ‘generazionale’ come fu quella di Kirkman, Cory Walker e Ryan Ottley nei primi anni 2000, ma che di strada deve ancora farne parecchia. Le avventure di Marshall e soci sono originali e fresche, nonostante trattino un genere inflazionato come quello dei supereroi, ma a volte troppo sbrigative, prediligendo il mettere molta carne al fuoco all’approfondimento, dando solo qualche spiegazione qua e là. Il Massive-Verse è solo agli inizi ma ci auguriamo che possa rallentare in alcuni momenti per analizzare di più i personaggi e i temi in modo da dare maggiore profondità all’opera.
Conclusioni
Radiant Black vol. 2: Team-Up prosegue l’esplorazione del Massive Verse e aggiunge un altro tassello al mistero dei buchi neri che danno i poteri ai Radiant, sempre di più e sempre più colorati. Higgins e Costa stanno costruendo qualcosa di grande su cui stanno investendo molte energie e si vede. L’opera continua a divertire, ad appassionare ed è ricca di colpi di scena. Nonostante qualche sbavatura qua e là e la mancanza ancora di un villain vero e proprio, rimane molto buona sotto diversi aspetti, in primis quello grafico, di altissimo livello.
Ci sono tutte le premesse per migliorare e diventare un grande fumetto. E noi non vediamo l’ora di leggere le prossime storie di Radiant Black (ma anche degli spin-off in arrivo) e di portarvele in questa sede!