Si è conclusa nella giornata di domenica 16 aprile Torino Comics 2023, la kermesse piemontese ricca di ospiti e eventi. MegaNerd vi racconta come è andata!
Dovrei intitolare questo articolo “un piemontese a Torino Comics!” ma ritengo che il titolo sia fin troppo banale e poco d’impatto per te, lettore di MegaNerd, che hai deciso di scoprire qualcosa in più sulla fiera nerd della città italiana del gianduiotto. Per fortuna ci ha pensato la stessa manifestazione a darmi una mano su quale titolo dare a questo approfondimento: Be your Superhero.
È questo lo slogan che ha campeggiato per i 3 giorni di Torino Comics 2023 nell’ultimo weekend (dal 14 al 16 aprile), accompagnato dalla magnifica locandina di Gabriele Dell’Otto, illustratore e fumettista di fama mondiale che è stato il vero e proprio ospite d’onore della ‘fiera del fumetto‘ di Torino (come veniva etichettata tempo addietro).
L’artista che i lettori di comics di DC Comics e Marvel (ma non solo) conoscono molto bene ha cercato di rappresentare al meglio le tematiche principali della XXVII edizione della kermesse torinese (l’inclusività e l’ecosostenibilità), amalgamandoli con alcuni simboli caratteristici di Torino (la Mole Antonelliana, le fabbriche torinesi). Leggiamo le parole di Dell’Otto direttamente dalla homepage di torinocomics.com:
Ho cercato di rappresentare in un’unica immagine le parole chiave di questa edizione, inclusività e riutilizzo di vecchie tecnologie in maniera ecosostenibile, coniugandole naturalmente con la città di Torino – spiega l’autore. Ho immaginato una bambina proabile che guida un grande mecha, un robottone giapponese con tecnologia vintage, sullo stile di Conan ragazzo del futuro. Ho trovato poi in Piemonte numerose fabbriche idroelettriche in disuso con grandi turbine che mi hanno dato lo spunto per fare una sintesi tra proabilità e riutilizzo della tecnologia esistente. Ed ecco la sintesi: una bambina proabile che dialoga con la natura e con la tecnologia, con la mano sulla leva per comandare un mecha. Perché ognuno di noi può essere un supereroe
E difatti per chi, come me, ha partecipato si sarà accorto che nonostante la grandissima affluenza (oltre 62.500 i partecipanti! Record assoluto per la manifestazione), i padiglioni del Lingotto Fiere, dove da anni si tiene l’evento, sono risultati decisamente più ‘vivibili’ rispetto al passato. In ogni caso le aree, i palchi, le sale d’incontri, i laboratori dedicate alle scuole (ricordiamo che ogni anno è presente uno stand della Scuola Internazionale di Comics di Torino a caccia di nuovi talenti che potrebbero essere i nuovi Mirka Andolfo o Simone Di Meo) e ancora gli stand dedicati ai gadget, ai fumettisti, alle action figure, ai Funko pop, ai manga ecc…. sono stati assaltati per 3 giorni di fila dai Nerd più grandi e più piccini.
I grandi assenti o comunque presenti solo in minima parte? I fumetti. Ebbene sì. Anche se la manifestazione si chiama Torino Comics da qualche anno a questa parte, la stragrande maggioranza dei grandi editori non è presente preferendo partecipare ad un altro grande evento che si tiene a maggio sempre nella capitale piemontese, l’immancabile Salone Del Libro. È un’assenza che pesa a livello d’immagine per l’evento senza ombra di dubbio, ma non è certo questo che ha fermato l’organizzazione. Gli unici che hanno fatto capolino (e mi scuso in anticipo se non cito altri editori che hanno partecipato) tra gli espositori, sono stati Jpop/BD Edizioni e Hikari Edizioni, che hanno portato i loro fumetti e manga e che, secondo me, si sono tolti le loro soddisfazioni.
La grande novità per l’edizione 2023 è stata l’interessantissima iniziativa a ‘luci rosse’ denominata la Zona Rossa, un’area V.M. 18 anni dedicata ai fumetti erotici, all’informazione e alla sensibilizzazione sui temi della sessualità dove non sono mancate le Mostre dei maestri dell’eros italiano e giapponese (quest’ultima in collaborazione con Magic Press). 5 mostre dedicate al fumetto erotico nostrano, ma non solo.
Tra le mostre sono spiccate in particolare due: l’esposizione dal titolo ‘Proibito‘ dedicata interamente a Luis Quiles aka Gunsmithcat, artista spagnolo per la prima volta a Torino Comics, dal disegno provocatore e politicamente scorretto, e ‘ L’eros contemporaneo‘ che ha visto esposte alcune tavole di autrici erotiche italiane moderne, come Ester Cardella, Caterina Bonomelli, Gerotics, Giulia Pex e Otokami, Rossana Berretta.
Presente anche la campagna ‘Disabilità e sessualità’, curata da Sensuability, con opere di sensibilizzazione e arte nei linguaggi del fumetto, del cinema e della pittura.
Non sono mancati di certo gli ospiti, per la maggior parte italiani, come ci ha abituato da qualche tempo la Kermesse; tanti artisti del Bel Paese di ogni età e di ogni genere fumettistico: da Gabriele Dell’Otto a Bruno Bozzetto, da Moreno Burattini a Lucio Filippucci, senza dimenticare Alessandro Cappuccio, Luca Maresca, Francesco Manna, Alessio Moroni, Elena Casagrande che oltre oceano sono oramai talenti cristallini riconosciuti a livello internazionale. Ma la lista di autori sarebbe non lunga, lunghissima.
E qua ci tengo a fare una breve considerazione: per gli amanti del fumetto Torino Comics ha ancora quel ‘sapore antico‘ di fiera o festival in cui è possibile passeggiare tra le bancarelle e tra gli stand e vedere dal vivo i vostri artisti preferiti mentre sono all’opera e poter scambiare anche quattro chiacchiere con loro. Anche per il sottoscritto è stato possibile fare due parole con artisti, scambiare opinioni, chiedere ad alcuni i prossimi progetti futuri (che non sveleremo in questa sede in quanto top secret…). Conoscere i propri beniamini fa parte di quelle piccole esperienze che solo un Nerd può vivere in maniera emozionante, come un bambino.
Come ogni fiera che si rispetti anche i cosplayer hanno dominato gli spazi di Torino Comics, colorando la fiera con esibizioni, sfilate competitive, karaoke e momenti di animazione. Sono stati migliaia anche in questa edizione i visitatori con i costumi che replicavano i loro personaggi dei manga e dei comics preferiti, con gadget e vestiti sempre più simili agli eroi dei fumetti originali.
Ma terminiamo con i veri mattatori di questa edizione; l’anno scorso Giorgio Vanni aveva gremito il Torino Comics con un concerto pazzesco. E allora perchè non replicare? L’organizzazione non se lo è fatto ripetere due volte e ha riportato Giorgio Vanni anche in questa edizione, che ha completamente ‘svuotato’ tutti i padiglioni sabato 15 attirando a sé come fosse un pifferaio magico del 2023, tutti (o quasi) i visitatori per un concerto degno di una star. Noi ci stupiamo ancora, ma in realtà da anni con le sue sigle, canzoni e la sua energia pazzesca sul palco, Giorgio riesce a incantare migliaia di fan ogni volta.
Domenica 16 è stata la volta della regina delle sigle dei vecchi cartoni animati: Cristina D’Avena, ancora una volta accompagnata dal gruppo comico-musicale dei Gem Boy che ha replicato lo stesso effetto del giorno prima con i suoi intramontabili e conosciutissimi successi (Kiss Me Licia, i Puffi, Occhi di Gatto, solo per citarne alcuni), oscurando qualsiasi altro evento come solo una pop-star come lei sa fare.
Non esageriamo se diciamo che molti visitatori sono venuti principalmente per loro.
Non ho citato l’area gaming e VR e sicuramente sto dimenticando tante cose, lo so, ma in un evento di tre giorni è difficile ricordare tutto o comunque porre l’attenzione che ogni stand meriterebbe.
Di sicuro posso affermare che dopo il Covid-19 l’evento è cresciuto molto, rinnovandosi, portando nuove idee e progetti ambiziosi (come la Zona Rossa) che hanno trovato un riscontro positivo da parte dei visitatori. C’è una maggiore attenzione ai fan, sia grande che piccino e una vasta scelta di ospiti non solo nel campo dei fumetti, ma anche dello spettacolo e del web in generale per accontentare la maggior parte di pubblico variegato. Purtroppo, ma lo dice un Nerd nostalgico, è un peccato vedere un evento del genere ‘snobbato’ da molti dei più grandi editori italiani di fumetti.
Ma forse proprio grazie a questo l’organizzazione di Torino Comics è riuscita a trovare da un’altra parte le ragioni del suo successo. I numeri sono stati altissimi per questa manifestazione e per questa città, che comunque merita maggiore spazio e di rientrare tra le fiere più importanti d’Italia.
La strada è quella giusta, e speriamo che possa continuare in questa direzione.