Nel mese di Luglio, per la prima volta negli Stati Uniti, si è registrato un dato di ascolto in streaming superiore a quello della televisione via cavo.
I dati di ascolto negli Stati Uniti diffusi da Nielsen sono sorprendenti e sono in controtendenza rispetto alle notizie che riportano un crollo di abbonamenti per Netflix, stime di crescita a ribasso per Disney+ e Peacock e perdite per Paramount+. Gli effetti dello streaming war sembrano non intaccare i dati di ascolto che risultano per la prima volta, nel mese di Luglio, superiori a quelli della TV via cavo.
Vediamo i freddi numeri (inerenti il suolo americano) in dettaglio: lo streaming è balzato del 22.6% nel mese di luglio 2022 rispetto allo stesso mese del 2021. Nielsen riporta che il 34.8% di tutta la televisione “consumata” è stata in streaming. Gli spettatori hanno passato in media 191 miliardi di minuti alla settimana a fruire di contenuti in streaming solo nel mese di luglio 2022.
Di contro la TV via cavo ha subito un crollo: -8.9% in luglio, per un totale del 34.4%. Calano ancora di più gli ascolti della televisione “generalista”: -9.8%, per un totale del 21.6%.
Per quanto riguarda lo streaming war i dati riportano la piattaforma Netflix ancora sugli scudi. Grazie al traino di “Stranger Things“, Netflix comanda per numero di minuti fruiti: nel mese di luglio, ha totalizzato il 7.7% degli ascolti, con “Stranger Things” che ha collezionato ben 18 miliardi di minuti visualizzati. YouTube sale al 7.3%, Hulu al 3.6% e Amazon Prime Video al 3%.
Dare una spiegazione a questi dati non è semplice. Sicuramente ha influito il periodo estivo che vede i palinsesti svuotati ma il trend è in corso da diversi anni e fotografa in maniera significati usi e abitudini dei consumatori americani.
L’aspettativa è che con la ripartenza della NFL la televisione tradizionale riprenda il posto che le compete anche se questa continua a difendersi bene: sommando tv via cavo e broadcast, la percentuale degli ascolti sale a un più che dignitoso 56%. Una percentuale per nulla trascurabile.
Fonte: Nielsen.com