Dopo gli eventi – controversi – degli Oscar 2022, la presenza di Will Smith nei panni del Genio potrebbe essere in forse. Il regista, Guy Ritchie, dice la sua.
Gli ultimi anni ci hanno abituato a vederne di tutti i colori, eppure riusciamo sempre a stupirci: è quello che è successo quando, durante la notte degli Oscar 2022, Will Smith è salito sul palco e ha tirato un sonoro ceffone a Chris Rock, presentatore della serata e “colpevole” di aver fatto una battuta – infelice – rivolta alla moglie dell’attore, Jada Pinkett Smith.
Ne è venuto fuori il solito teatrino di polemiche, contro-polemiche, scuse, shitstorm, “ha fatto bene”, “non doveva”, dimissioni dall’Academy e gente bandita dalla cerimonia per i prossimi dieci anni. Una volta placato il cicaleccio, una cosa è stata chiara: Will Smith non ne è uscito bene e la sua carriera, che stava avendo una ripresa dopo anni dimenticabili, ha subito un contraccolpo difficile da stimare.
Al punto da far dubitare della sua presenza in Aladdin 2, sequel del live action del 2019 diretto da Guy Ritchie, che ha incassato circa 1 miliardo di dollari in tutto il mondo. Il successo – probabilmente inaspettato – ha spinto la Disney a confermare, già nel 2020, il secondo capitolo, a cui parteciperanno sicuramente Mena Massoud e Billy Magnussen. Per il resto, non si sa nulla: pare che il film sia ancora in fase di scrittura.
Intervistato dall’Hollywood Reporter in occasione del Red Sea Film Fest, Guy Ritchie ha escluso, da parte sua, l’idea del recasting, spendendo parole gentili nei confronti dell’ex principe di Bel-Air:
«Non ho mai conosciuto un uomo più piacevole, e lavorare con lui è stata una delle esperienze più belle che abbia avuto. Di Will Smith non ho mai visto altro che il perfetto gentiluomo e non avrei problemi a scritturarlo per qualsiasi cosa. Come ho detto, è sempre stato un perfetto fott***ssimo gentiluomo.»
Attualmente, Smith continua con la produzione di serie di successo, come Cobra Kai e Bel Air, oltre a portare avanti il progetto di Bad Boys 4 (attualmente in pre-produzione); nulla sembrerebbe cambiato, quindi. Resta comunque tutto da vedere: già in passato il Genio della lampada è stato sostituito (Robin Williams fu rimosso dal ruolo a causa di alcuni screzi con la Disney, salvo riprenderlo per il terzo – tremendo – capitolo), e non si può escludere che succeda di nuovo. Stavolta, però, l’asticella è alta: basterà a proteggere Smith dal licenziamento e noi da un Genio improvvisato?