Avengers: Senza Ritorno – Una storia moderna dal sapore classico

Mark WaidAl Ewing, Paco Medina e Jim Zub confezionano una nuova minserie sugli Avengers, seguito di quel Senza Tregua che un anno fa aveva conquistato davvero tutti. La loro prova è – ancora una volta – assolutamente promossa a pieni voti. Questa è la nostra recensione di Senza Ritorno

recensione avengers senza ritorno

Un anno dopo, ci ritroviamo di nuovo con Mark Waid, Al Ewing, Paco Medina e Jim Zub confezionano una nuova minserie sugli Avengers, seguito di quel Senza Tregua che un anno fa aveva conquistato davvero tutti. La loro prova è – ancora una volta – assolutamente promossa a pieni voti. Questa è la nostra recensione di Senza Ritorno in compagnia degli Avengers per una nuova storia in 10 capitoli.

Un anno dopo, dall’essere Senza Tregua gli Avengers si trovano ad essere Senza Strada di Casa (dal titolo originale No Road Home), Senza Ritorno.

In perfetta continuity con l’evento precedente, “Senza Ritorno” si rivela essere una buona miniserie dal gusto classico, con un gruppo di Vendicatori davvero variegato , impegnato in una nuova lotta cosmico-mistico-divina: se in “Senza Tregua” avevamo avuto il piacere di veder riunite tutte le varie formazioni sparse sul pianeta, questa volta abbiamo un numero ridotto di personaggi – Ercole, Occhio di Falco, Hulk, Rocket, Scarlet Witch, Visione, Spectrum –  radunati da Voyager (di nuovo protagonista) per affrontare l’oscurità: la dea greca della Notte, Nyx, ripudiata dall’Olimpo, è riemersa per imporre il proprio regno di Buio.

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Dopo aver sterminato tutti gli dèi, Nyx e progenie sono decisi a recuperare i tre cristalli in cui Zeus aveva diviso il potere della Regina della Notte millenni prima: quando lo Sfidante e il Gran Maestro “spostarono” la Terra (si leggano gli eventi del già citato “Avengers: Senza Tregua”), permisero alla dea di liberarsi dalla propria prigionia e tornare nella nostra realtà.

Sulla sua strada, inevitabilmente, gli Avengers. E un nuovo alleato.

Tra viaggi nel passato e interdimensionali, tra città fantastiche e pianeti senzienti, ognuno ha un ruolo preciso, fondamentale: più che lo scontro fisico, quello su cui fanno leva gli autori è il confronto con il buio, con le proprie paure; la differenza tra l’essere umano ed essere un umano, tra mortalità e vita eterna, tra forza bruta e astuzia, tra magia e abilità.

avengers senza ritorno

Il buon equilibrio tra i personaggi si crea grazie all’intreccio tra storie personali (soprattutto il rapporto tra Hulk e Clint, dopo la Seconda Guerra Civile) e l’obiettivo comune di riportare le cose alla normalità mentre l’antagonista, pur pericoloso, è un’allegoria su ciò che l’oscurità, la notte, il buio possono creare in noi: senso di sconfitta, di smarrimento, paura, terrore.

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L’ultimo bellissimo capitolo della Saga, nello scontro finale con Nyx, mette letteralmente in luce il vero significato di Senza Ritorno: la realtà ha bisogno di equilibrio come tra la notte e il giorno; l’oscurità non potrà vincere se gli uomini continueranno a brillare, a lottare, a riflettere, a credere nelle Idee.

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“Senza Ritorno” è una storia autocelebrativa e autoreferenziale: nell’anno delle 80 candeline di casa Marvel non poteva mancare la celebrazione dell’universo di eroi che amiamo fin da bambini con una storia che vedesse come protagonisti proprio gli Avengers.

Un universo di Eroi creato dalle idee degli Uomini.

 

 

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Pier

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Appassionato di scienza e supereroi, divoratore di comics, serie TV e pizza. Ex power ranger wannabe, matematico nella vita, Batman nello spirito. Mentre cerco qualche significato nascosto nelle mie letture, sono già proiettato verso la prossima recensione... Ed oltre!

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