Barbie – Gal Gadot sarebbe dovuta essere la protagonista

L’attrice israeliana Gal Gadot era la prima scelta come protagonista di Barbie. A rivelarlo, la stessa Margot Robbie

Dato il successo che il film sta avendo al botteghino – per non parlare della critica – ci risulta difficile immaginare nei panni di Barbie qualcuno che non sia la meravigliosa Margot Robbie. Eppure, i piani originari erano ben diversi.

A rivelarlo, Robbie stessa – che è anche produttrice del film – la cui prima scelta era stata Gal Gadot, come rivelato a Vogue qualche mese fa. Durante il casting, infatti, lei e Greta Gerwig erano in cerca di una certa “Barbienergia“, che l’attrice israeliana pare possedere naturalmente:

«Gal Gadot è Barbienergia: è assurdamente bella ma non la odi per questo, perché è così genuinamente sincera ed entusiasticamente gentile da sembrare quasi sciocca. È giusto un passo prima.»

Purtroppo, impegni precedenti di Gadot le hanno impedito di prendere parte al progetto, ma l’attrice si è detta molto contenta di essere stata considerata. In un’intervista a Flaunt magazine ha detto:

«Adoro Margot, è una di quelle donne di cui vuoi solo essere amica. È così divertente, affettuosa e brillante, e ovviamente così talentuosa. Ha così tanto da dire. Adorerei fare qualsiasi cosa con lei e sono stata commossa [dalle sue parole]. Mi ha scaldato il cuore con ogni singola parola che ha detto su di me. Sono super entusiasta, per loro e per Barbie

Un utente Reddit ha preso spunto dalla notizia e, complice l’AI, ha creato un artwork per mostrare come sarebbe stata la bella Gal in versione Barbie: potete vederla qui sotto.

Per quanto mi riguarda, senza nulla togliere all’interprete di Wonder Woman – di cui vorrei essere amica come lei di Margot Robbie, ndr – la direzione finale presa dal film è la migliore: Robbie è una perfetta Barbie stereotipo, che riesce a dare voce (in tutti i sensi) a una bambola che per me è stata a lungo muta.

Con la sua perfetta chioma bionda, quel sorriso che si allarga su tutto il volto, gli occhioni grandi e blu/azzurri/grigi (ancora devo capirlo, ma sono di certo bellissimi), il fisico asciutto ma non eccessivamente magro, l’attrice australiana incarna la fisicità che ha accompagnato tante infanzie: l’abilità recitativa fa il resto, fornendo uno spessore mai immaginato a un personaggio che finalmente riesce a trovare la propria rotondità.

Pare comunque che quello di Gal Gadot non sia stato l’unico nome a circolare per il film: è stato rivelato che Bowen Yang (star del Saturday Night Live), Dan Levy (vincitore dell’Emmy per Schitt’s Creek) e Ben Platt (vincitore del Tony award per Dear Evan Hansen) erano tutti in corsa per interpretare versioni di Ken, ma la logistica del film lo ha reso impossibile. Jonathan Groff, invece, era stato considerato per il ruolo di Allan, poi assegnato a Michael Cera.

Gerwig avrebbe voluto coinvolgere per dei cameo anche Saoirse Ronan e Timothée Chalamet, con cui aveva già lavorato in passato, ma a causa di impegni pregressi non è stato possibile:

«Sarebbe stato un cameo speciale, anche con Timmy. Ma nessuno dei due poteva e questo mi ha infastidito tanto. Li amo così tanto, ma mi è sembrato di fare qualcosa senza i miei figli. Voglio dire, non sono la loro madre, ma in qualche modo mi ci sento.»

Nonostante tutto, dati i numeri attuali – gli incassi hanno superato il miliardo di dollari – possiamo dire senza remore che il film funziona benissimo così, merito anche di un lavoro di casting di tutto rispetto.

Lasciamo quindi Gal Gadot ai suoi impegni – sperando che ritorni davvero nei panni di Wonder Woman – e godiamoci quest’ondata di rosa che, è certo, non verrà dimenticata facilmente.

E voi, chi avreste voluto nel ruolo di Barbie? Fatecelo sapere nei commenti!

Fonte: Variety


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Claire Bender

Vive con un dodo immaginario e un Jack Russell reale, che di recente si è scoperto essere Sith. Grifondoro suo malgrado, non è mai guarita dagli anni '80. Accumula libri che non riesce a leggere, compra ancora i dvd e non guarda horror perché c'ha paura. MacGyver e Nonna Papera sono i suoi maestri di vita.

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