Biancaneve ed i sette *inserire parola*: il nuovo live action Disney genera discussioni controverse

Etica o semplicemente ipocrisia? In questo articolo riflettiamo sulle critiche mosse dall’attore Peter Dinklage al nuovo live action Disney su Biancaneve e sulla risposta degli attori che dovrebbero interpretare i 7 nani.

Premetto che di film e rifacimenti della favola di Biancaneve che ne sono TROPPI e vorrei a prescindere che questo live action non si facesse; ma se proprio dobbiamo, cerchiamo di capire meglio la situazione.

Di recente l’attore Peter Dinklage, celebre per il ruolo di Tyrion Lannister in Game of Thrones – Il Trono di Spade, ha mosso aspre critiche al futuro live action del classico Disney “Biancaneve e i sette nani”, definendo una scelta arretrata quella di far vedere sette nani che vivono insieme in una grotta. La Disney, in risposta a queste critiche, ha assicurato un approccio diverso nella gestione di questi sette personaggi per evitare di rafforzare stereotipi negativi e discriminatori. Ci vogliamo credere? Un pò sì, visto che l’attrice che interpreterà Biancaneve sarà latino americana. Dalle voci che circolano nella rete, i sette nani dovrebbero essere rimpiazzati da creature magiche non ben definite.

Se da un fronte abbiamo le critiche dell’attore Peter Dinklage, dall’altro abbiamo la risposta al suo attacco, da parte degli attori che avrebbero dovuto interpretare i nani del live action. Questi ultimi non erano così contrariati da questa prospettiva lavorativa, infatti hanno risposto all’attore del Trono di Spade che questo poteva essere un buon lavoro per chi come loro, non è famoso quanto lui visto che a causa della loro condizione, è ancora più difficile trovare ruoli da interpretare.

Voi che ne pensate? Personalmente non comprendo appieno il punto di vista di Peter Dinklage, i nani rappresentati nella favola di Biancaneve e nel classico Disney non sono persone affette da nanismo ma bensì vere e proprie creature magiche, aiutanti magici che hanno una funzione narrativa ben definita e non vivono in grotte, ma in una casina “fatata”. Anzi, sono più vicina al dispiacere degli attori tenuti in considerazione per il ruolo dei nani, che sentono di aver perso un’occasione.

Il problema è proprio nel live action stesso: ci sono limiti che i film hanno e i cartoni animati no. Biancaneve e i sette nani funziona come lungometraggio d’animazione, come pellicola cinematografica invece rischia di essere quasi ridicolo e di cattivo gusto. Possiamo dire che il cartone è perfetto così e andrebbe lasciato riposare in pace.

Preferirei, a questo punto, una storia completamente nuova e non cercare di rimescolare la minestra con il rischio di creare abomini come Biancaneve e il Cacciatore ed altre scarse pellicole di questa tipologia.

Scriveteci nei commenti se anche a voi questa vicenda vi ha dato da pensare.

 

 


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