Proteste senza freni da parte dell’attore Bryan Cranston contro le industrie e l’uso dell’inteligenza artificiale nelle sceneggiature e all’interno dei film
Giorni di fuoco per il mondo del cinema, che da giorni deve fare i conti con la delicatissima situazione che ruota attorno a sceneggiatori e attori. Ricordiamo infatti che il SAG-AFTRA (Screen Actors Guild – American Federation of Television and Radio Artists), ovvero il massimo sindacato statunitense (basti pensare che oltre 160 mila attori dell’industria del cinema e della televisione sono rappresentati da esso), ha recentemente annunciato il proprio sciopero contro l’AMPTP (Alliance of Motion Picture and Television Producers), associazione che invece rappresenta oltre 300 studios cinematografici, televisivi e piattaforme streaming.
La protesta generale è ufficialmente cominciata mezzanotte il 14 luglio e durerà fino a quando non sarà riconosciuto ai membri dei SAG-AFTRA un contratto equo con l’associazione rappresentante dei produttori.
Il tutto si aggiunge allo sciopero attualmente in corso iniziato a inizio maggio riguardante gli sceneggiatori, rappresentati a loro volta dal WGA (Writers Guild of America).
Nelle ultime ore si è tenuta una manifestazione organizzata da SAG-AFTRA sul palco di Times Square e tra i manifestanti ha spiccato Bryan Cranston.
La star di Breaking Bad ha puntato il dito ferocemente contro gli studios e il loro modo utilizzo delle intelligenze artificiali.
Al centro delle polemiche Bob Iger, CEO di Disney:
«Abbiamo un messaggio per lui – queste le parole di Cranston– So che guarda le cose attraverso una lente diversa. Non ci aspettiamo che capisca chi siamo. Ma chiediamo di essere ascoltati e di ascoltarci bene quando diciamo che non permetteremo che i nostri lavori ci vengano tolti per essere affidati ai robot!».
La forte critica si riferisce allo scenario, emerso di recente, che vedrebbe gli studios volersi garantire le immagini e l’aspetto degli attori minori (come le comparse) per poterle poi riutilizzare in futuro senza dover più pagare loro nulla.
«Non vi permetteremo di levarci il diritto a lavorare e guadagnare decentemente. E come ultima cosa, la più importante, non vi permetteremo di portarci via la nostra dignità! – ha gridato dal palco l’attore, scatenando un’ovazione della folla – Siamo uniti, fino alla fine».
Alla stessa manifestazione hanno partecipato diverse grandi star come Brendan Fraser, Jessica Chastain, Matt Bomer, Chloë Grace Moretz, Steve Buscemi e tanti altri.