“Captain Tsubasa: Rise of New Champions” sbarca su Nintendo Switch, Ps4 e Xbox. Il videogioco, ispirato all’anime sul calcio che ha fatto sognare i bambini degli anni Ottanta, conferma la presenza dello sport più amato degli italiani sul podio dell’entertainment via web. Intanto impazzano gli eSport, e arriva anche un documentario su Francesco Totti.
Grande festa per tutti gli amanti degli anime anni Ottanta e per i game-lovers: ha fatto infatti il suo ingresso “Captain Tsubasa”, nostalgico videogame disponibile su piattaforme come Ps4, Xbox e Nintendo Switch, con chiari riferimenti all’anime nipponico datato 1983, a sua volta remake giapponese proprio del manga “Captain Tsubasa”. Una storia di passione, sudore e amicizia indimenticabile, tutta giocata su interminabili campi da calcio e da poco tornata in auge grazie anche al remake della prima serie originale.
Il gioco, nello specifico, tra la modalità “Carriera” e quella “New Hero”, e tra partite singole e “Multiplayer”, ha la capacità di riportare i gamers alle atmosfere originali, innescando anche confronti stimolanti: da non dimenticare, a questo proposito, le variabili del fattore “Amicizia” e delle “Missioni Affinità.”
Non a caso anche campioni in carne e ossa come Del Piero e Marchisio – quest’ultimo ha ammesso di aspettare con ansia la trasmissione del noto cartone in tv -, sono stati più volte accostati a personaggi come Oliver Hutton e Benjamin Price, protagonisti delle puntate. Lo stesso Francesco Totti, qualche anno fa, si è fatto fotografare con la statuina-giocattolo di Holly, in occasione di una iniziativa editoriale del Corriere dello Sport.
E, proprio il seguito di Totti, numero 10 come Holly, conferma come il calcio sia sempre al centro dell’entusiasmo di tutte le generazioni. Il trailer di “My Name Is Francesco Totti”, documentario sul campione – regia di Alex Infascelli e nelle sale dal 19 ottobre dopo il debutto alla Festa del cinema di Roma -, sta infatti già facendo il giro del web.
Un po’ come la notizia che David Beckham (già forte del successo cinematografico a lui ispirato, “Sognando Beckham”, 2002) sia in trattativa per un film sulla propria vita sportiva e familiare.
Lo stesso David Beckham ha dichiarato la propria attitudine verso un’altra importante manifestazione del calcio multimediale: quella connessa agli eSport, che spaziano sempre di più, tra vari altri giochi, anche verso il mondo del pallone. Con lui anche altri giocatori di punta del calcio internazionale, come Antoine Griezmann del Barcellona, fondatore del team Grizi Esport, e Mesut Ozil dell’Arsenal, che ha fondato invece M10 eSports.
Tornando a Beckham, la recente startup “Guild Esports” da lui fondata, sembra addirittura puntare alla Borsa di Londra entro breve, con il fine di dare ulteriore slancio a videogames notissimi, che spesso includono tra le proprie attività proprio quella del calcio. Tra questi si citano Fortnite (che nel tempo ha proposto sfide a tema calcio, come ai tempi dei Mondiali di Russia del 2018) e EA Sports FIFA.
In definitiva, tutta questa attenzione da parte dei campioni del pallone verso le virate calcistiche dei videogiochi lascia intendere una cosa: sempre di più il calcio diventa eSport, dato anche che tra le finalità dichiarate di Guild Esports c’è proprio quella di creare un approccio alla formazione e allo scouting ispirato alle accademie della Premier League.
Il seguito del calcio come eSport, del resto, è sempre più popolare, e lo conferma Electronic Arts, la società statunitense che, dopo il trionfo di FIFA e World Cup, annuncia il grande ritorno in campo con le simulazioni di FIFA 21 Global Series le quali, dal 3 ottobre, sotto la sigla di EA Esports, infiammeranno la platea degli amanti del settore. Almeno fino al 29 ottobre, giorno in cui si terrà il gran finale, con tanto di sfide tra i maggiori professionisti FIFA.