Indipendente e destinato a un pubblico adulto, Conclave è uno dei successi inaspettati del 2024. Scopriamolo insieme!
Quattro sole settimane al cinema, e già Conclave è riuscito a fare quello che pochi film hanno fatto dopo la pandemia: vendere biglietti. Se infatti escludiamo i franchise – anche un po’ triti e ritriti, possiamo dirlo -, siamo di fronte a uno dei rari casi di prodotto destinato a un pubblico adulto che riesce a fare cifre interessanti al botteghino.
Il film è un affascinante mistery thriller che scava tra la politica, gli intrighi e i tradimenti che si celano dietro l’elezione di un nuovo Papa. Diretto da Edward Berger, la pellicola può vantare un cast davvero eccezionale, con nomi del calibro di Ralph Fiennes, John Lithgow, Stanley Tucci e Isabella Rossellini. Ma non è tutto lì, il segreto del suo successo…
Conclave e gli altri (film d’autore)
La strategia vincente di Conclave – che lo ha portato ad aver incassato già 30 milioni di dollari – sta in una distribuzione atipica, nelle recensioni stellari e, ancora di più, nel passaparola, spesso vero motore per il cinema d’autore.
Per la distribuzione, ad esempio, la Focus Features ha scelto di non utilizzare una piattaforma, metodo che normalmente si utilizza con i film indipendenti per far sì che se ne cominci a parlare. Certo, così facendo si è assunta un rischio: da dopo il COVID, il pubblico più adulto non è stato un assiduo frequentatore quanto prima, e di sicuro lo è stato meno dei ragazzi più giovani.
Il rischio ha premiato, così come la scelta di distribuirlo immediatamente a livello nazionale perché ritenuto sufficientemente “commerciale” da vendere. Dopo un inizio buono ma non brillante, il film si è mantenuto costante nelle vendite, raggiungendo un pubblico la cui età media è superiore ai 55 anni.
Quest’anno, solo pochi altri film d’autore sono riusciti a superare i 20 milioni, e la maggior parte di quelli che ce l’hanno fatta puntava in effetti a un pubblico più giovane (o ai fan dell’horror).
Pensiamo, ad esempio, all’horror Longlegs (che ha incassato 74 milioni negli Stati Uniti e 126 a livello globale), al distopico Civil War (68 milioni negli USA, 126 a livello globale), lo slasher Terrifier 3 (53 negli USA, 82 a livello globale) e allo strappalacrime We Live in Time (21.8 milioni negli USA, 24 a livello globale).
A detta dell’analista Jeff Bock di Exhibitor Relations:
«Ultimamente, la strada è stata difficile per i film dedicati agli adulti, al cinema; per cui è un piacere vedere un film come Conclave spaccare il rumore causato da sequel e slasher, e farsi spazio nei cinema.»
Lisa Bunnell, capo della distribuzione alla Focus Features ne ha parlato in termini entusiastici:
«Quando abbiamo visto Conclave, abbiamo pensato che il marketing migliore fosse il film stesso, e che non ci fosse bisogno di imboccare il pubblico con il cucchiaino. Abbiamo sentito che non c’era bisogno di una distribuzione su piattaforma, perché sapevamo sarebbe piaciuto a tutti.»
Piace davvero a tutti, ed è per questo che il pubblico non solo vaa vederlo, ma ne parla con gli amici, lo suggerisce, lo “vende”. E quale marketing è meglio di questo? Bunnell ha poi aggiunto:
«C’è stato un vuoto totale nei film drammatici per adulti che abbracciassero una fascia d’età più grande. A questo punto, riuscire a catturare un pubblico di 55 anni e più, è difficile: Conclave ci ha ridato la fede, e speriamo di continuare a portarli al cinema.»
Che bell’aria fresca, dopo un mucchio di quel rumore di cui parlava Bock, e un ammasso di film che viaggiano in una scala tra l’indegno e il banale. Non sarebbe male se il cinema internazionale ripartisse da qui.
E voi, cosa ne pensate? Fatecelo sapere nei commenti!
Fonte: Variety