David di Donatello, tutte le candidature dell’edizione del 2025

La 70ª edizione dei David di Donatello, la più prestigiosa cerimonia italiana dedicata al cinema, sta per tornare. La premiazione si terrà il 7 maggio negli Studi di Cinecittà a Roma, e sarà trasmessa in diretta su Rai 1. Quest’anno la conduzione è nelle mani di Elena Sofia Ricci, affiancata dal cantante Mika. Tra conferme e sorprese, vediamo insieme tutte le candidature.

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Le candidature ai David di Donatello

Di seguito, ecco l’elenco completo dei candidati ai David di Donatello:

 MIGLIOR FILM 

  • Berlinguer – La grande ambizione
  • Il tempo che ci vuole
  • L’arte della gioia
  • Parthenope
  • Vermiglio

MIGLIOR ATTORE NON PROTAGONISTA

  • Roberto Citran – Berlinguer – La grande ambizione
  • Francesco Di Leva – Familia
  • Guido Caprino – L’arte della gioia
  • Pierfrancesco Favino – Napoli-New York
  • Peppe Lanzetta – Parthenope

MIGLIOR ATTRICE NON PROTAGONISTA

  • Geppi Cucciari – Diamanti
  • Tecla Insolia – Familia
  • Valeria Bruni Tedeschi – L’arte della gioia
  • Jasmine Trinca – L’arte della gioia
  • Luisa Ranieri – Parthenope

MIGLIOR ATTORE PROTAGONISTA

  • Elio Germano – Berlinguer – La grande ambizione
  • Francesco Gheghi – Familia
  • Fabrizio Gifuni – Il tempo che ci vuole
  • Silvio Orlando – Parthenope
  • Tommaso Ragno – Vermiglio

MIGLIOR ATTRICE PROTAGONISTA

  • Barbara Ronchi – Familia
  • Romana Maggiora Vergano – Il tempo che ci vuole
  • Tecla Insolia – L’arte della gioia
  • Celeste Della Porta – Parthenope
  • Martina Scrinzi – Vermiglio

MIGLIORE SCENEGGIATURA ORIGINALE

  • Berlinguer – La grande ambizione
  • El Paraiso
  • Gloria!
  • Il tempo che ci vuole
  • Parthenope
  • Vermiglio

MIGLIOR SCENEGGIATURA NON ORIGINALE

  • Campo di battaglia
  • Familia
  • Il ragazzo dai pantaloni rosa
  • L’arte della gioia
  • Napoli-New York

MIGLIOR REGIA

  • Andrea Segre – Berlinguer – La grande ambizione
  • Francesca Comencini –  Il tempo che ci vuole
  • Valeria Golino – L’arte della gioia
  • Paolo Sorrentino – Parthenope
  • Maura Delpero – Vermiglio

MIGLIOR ESORDIO ALLA REGIA

  • Edgardo Pistone – Ciao bambino
  • Margherita Vicario – Gloria!
  • Loris Lai – I bambini di Gaza
  • Gianluca Santoni – Io e il secco
  • Neri Marcore – Zamora

MIGLIOR COMPOSITORE

  • Iosonouncane –  Berlinguer – La grande ambizione
  • Thom Yorke – Confidenza
  • Margherita Vicario e Davide Pavanello – Gloria!
  • Colapesce – Iddu
  • Nicola Piovani – Il treno dei Bambini

DAVID GIOVANI

  • Berlinguer – La grande ambizione
  • Familia
  • Il ragazzo dai pantaloni rosa
  • Il tempo che ci vuole
  • Napoli-New York

MIGLIOR FILM DOCUMENTARIO

  • Duse – The Greatest
  • Il cassetto segreto
  • L’occhio della gallina
  • Lirica Ucraina
  • Prima della fine, gli ultimi giorni di Berlinguer

MIGLIOR FILM INTERNAZIONALE

MIGLIOR CASTING

  • Berlinguer – La grande ambizione
  • Familia
  • Gloria!
  • L’arte della gioia
  • Vermiglio

MIGLIOR CANZONE ORIGINALE

  • Knife Edge – Confidenza
  • Diamanti – Diamanti
  • Atoms – Familia
  • Aria! – Gloria!
  • La malvagità – Iddu

MIGLIORI SCENOGRAFIA

  • Berlinguer – La grande ambizione
  • L’arte della gioia
  • Le dèluge – Gli ultimi giorni di Maria Antonietta
  • Parthenope
  • Vermiglio

MIGLIORI COSTUMI

  • Gloria!
  • L’arte della gioia
  • Le dèluge – Gli ultimi giorni di Maria Antonietta
  • Parthenope
  • Vermiglio

MIGLIOR TRUCCO

  • Berlinguer – La grande ambizione
  • L’arte della gioia
  • Le dèluge – Gli ultimi giorni di Maria Antonietta
  • Parthenope
  • Vermiglio

MIGLIOR ACCONCIATURA

  • Berlinguer –  La grande ambizione
  • Gloria!
  • Le dèluge – Gli ultimi giorni di Maria Antonietta
  • Parthenope
  • Vermiglio

MIGLIOR SUONO

  • Berlinguer – La grande ambizione
  • Campo di battaglia
  • Gloria!
  • Parthenope
  • Vermiglio

MIGLIORI EFFETTI VISIVI – VFX

  • Berlinguer – La grande ambizione
  • L’arte della gioia
  • Limonov
  • Napoli-New York
  • Parthenope

MIGLIOR MONTAGGIO

  • Berlinguer – La grande ambizione
  • Dostoevskij
  • L’arte della gioia
  • Parthenope
  • Vermiglio

MIGLIOR AUTORE DELLA FOTOGRAFIA

  • Luan Amelio Ujkaj – Campo di battaglia
  • Matteo Cocco – Dostoevskij
  • Daniele Ciprì – Hey Joe
  • Fabio Cianchetti – L’arte della gioia
  • Dario D’Antonio – Parthenope
  • Mikhail Krichman – Vermiglio

MIGLIOR PRODUTTORE

  • Berlinguer – La grande ambizione
  • Ciao bambino
  • Gloria!
  • Vermiglio
  • Vittoria

MIGLIOR CORTOMETRAGGIO

  • Matteo Tortone –  Domenica sera
  • Nicola Sorcinelli –  La confessione
  • Andree Lucini – La ragazza di Praga
  • Giulia Grandinetti – Majoneze
  • Andrea Gatopoulos – The Eggregores’ Theory

Il commento ai David Di Donatello

Nell’edizione di quest’anno, i titoli con il maggior numero di candidature sono Berlinguer. La grande ambizione di Andrea Segre e Parthenope di Paolo Sorrentino, entrambi con ben 15 nomination. A seguire, Vermiglio di Maura DelPero con 14 candidature e la miniserie tv L’arte della Gioia di Valeria Golino.

Entrambe, insieme a Francesca Comencini, con grandissima soddisfazione, sono state candidate nella categoria Miglior Film e Miglior Regia. 

Da una parte, quindi, c’è l’orgoglio per la presenza in lista di titoli importanti e meritevoli, come quelli citati, per le interpretazioni di grandissimi attori e attrici, e per le giovani promesse, come Margherita Vicario con il suo Gloria!, o per la candidatura de Il ragazzo dai pantaloni rosa, toccante film dedicato alla tragica storia di Andrea Spezzacatena.

Dall’altra, però, si apre un’altra questione. Come è possibile che, da anni, tornino così spesso gli stessi nomi? Un punto sollevato anche da Marco D’Amore sui suoi social, in cui in un lungo post si è sfogato per la mancata candidatura del suo film Caracas (vi consigliamo di leggerlo qui)

Dispiace quindi constatare che, nonostante qualche interessante spiraglio di apertura rispetto agli anni scorsi, l’industria cinematografica italiana sembri ancora fortemente legata a certe dinamiche consolidate. E ci dispiace anche di un’altra cosa: che Challengers di Luca Guadagnino sia stato snobbato ai David come agli Oscar. 


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Ludovica

Ludovica Terracciano

Mancina, testarda e fin troppo sognatrice. Mi tuffo in ogni storia che vedo come Alice nel Paese delle Meraviglie. Mi trovate seduta al Central Perk mentre bevo caffè e leggo Harry Potter.

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