David Lloyd: «V for Vendetta? Nessuno oggi avrebbe il coraggio di scrivere una storia così rivoluzionaria»

Mattatore della seconda giornata di “UmbriaCON 2024” è stato David Lloyd, creatore assieme ad Alan Moore, della celebre graphic novel “V per Vendetta“, un’opera che rappresenta uno dei più grandi capolavori del fumetto mondiale. Lloyd si è raccontato e si è concesso alla domande del pubblico in un panel a lui dedicato

copertina speciale david lloyd umbriacon

Nel nutrito gruppo di ospiti della prima edizione di “UmbriaCON” spicca la presenza di David Lloyd, rinomato artista e fumettista britannico che vanta una carriera che spazia attraverso decenni di successi. Lloyd è conosciuto soprattutto per aver collaborato con Alan Moore alla realizzazione di “V per Vendetta“, la graphic novel considerata uno dei più grandi capolavori del fumetto mondiale.

David Lloyd si è soffermato nel raccontare come trova l’ispirazione per le sue opere e di come “V per Vendetta” rappresenta un’opera rivoluzionaria. Una parte del panel è stata dedicata a “Aces Weekly” il progetto editoriale digitale da lui fondato sul quale oggi sta concentrando tutti i suoi sforzi.  Ecco a voi David Lloyd !

«È un vero onore e piacere averti qui con noi David. Come stai vivendo questa tua esperienza a UmbriaCON ?»

«Sono veramente contento di essere qui e per me è un onore essere stato invitato a quella che è la prima edizione di questa manifestazione. Vedo che c’è tanta gente quindi è evidente che sta avendo un grande successo»

«Cosa ti piace di più dell’Italia ?»

«Dell’Italia mi piace tutto: le persone, il cibo e il calore che sa dare il sud Italia. Mi considerato un privilegiato perché mi è capitato spesso di venire qui in Italia.»

«Come ti sei avvicinato al mondo dei fumetti? Come è stato il tuo percorso che ti ha portato a diventare un fumettista?»

«Questa è buona domanda. Più che parlare di come sono diventato fumettista mi piacerebbe parlare di cosa mi ha sempre attratto nei fumetti. Da bambino leggevo le strisce a fumetti e ciò che catturava la mia attenzione era lo storytelling, ossia il modo in cui veniva raccontata una determinata storia. Non ho un’opera specifica che per me è stata seminale nella mia formazione. Sono state un insieme di sensazioni che percepivo e mi attraevano. Devo però riconoscere che ci sono stati degli autori che sono stati per me fonte di ispirazioni e tra questi ci sono sicuramente John Byrne, Jack Kirby e Steve Ditko. Questi grandi autori sono stati i pionieri. coloro che sono stati fonte di ispirazione per tutti quanti.»

«Veniamo a “V per Vendetta”. Come è nato questo successo clamoroso e da cosa sei stato ispirato per la sua realizzazione ?»

“Nei primi anni 80 sono stato contattato da Dez Skinn, il fondatore della rivista “Warrior” ed ex redattore Marvel. Skinn mi chiese di realizzare per la rivista “Warrior” una storia incentrata sulla figura di un vigilante mascherato che si oppone a un potere oppressore e totalitario. Il piano iniziale era che mi sarei dovuto occupare sia dei testi che dei disegni. Il caso volle che in quel periodo conobbi Alan Moore. Gli chiesi se voleva partecipare al progetto e lui accettò di buon grado. Quindi si è trattato di una richiesta di un editore a cui ho semplicemente risposto.»

Absolute V for Vendetta: A Review - YouTube

«Come giudica la trasposizione cinematografica del 2005 di “V per Vendetta” ? »

«A me quel film è piaciuto molto [a differenza di Alan Moore che rimase molto deluso dal risultato finale tanto da richiedere che il suo nome fosse tolto dai titoli N.D.R] ma chiaramente non è come il fumetto. Il fumetto è molto più crudo, ricco di risvolti filosofici, pieno di morte. Il film riesce però molto bene in una cosa e questo è il motivo per cui lo apprezzo. Il film riesce a trasmettere il messaggio di fondo dell’opera in maniera perfetta: la necessità di non tradire i propri ideali. Oggi è molto difficile restare fedeli a un ideale. Facciamo un esempio: pensate di trovarvi di fronte una serie di persone che sono in fila per esprimere il proprio voto elettorale e supponiamo di offrire ad ognuna di queste persone 10 euro a patto che cambino idea sul partito politico su cui esprimere la propria preferenza. Sono sicuro che molte persone accetterebbero: si prenderebbero i 10 euro e cambierebbero il loro voto. Il punto è che siamo tutti corruttibili e questo è un problema serio per la società»

«Parliamo adesso del suo progetto editoriale “Aces Weekly”, una rivista digitale settimanale che pubblica opere seriali di numerosi artisti, sia rinomati che esordienti»

«Nel 2012 ho fondato “Aces Weekly” e tutt’oggi ne sono il curatore. Questa è oggi è la mia unica occupazione. È un progetto che non mi sta arricchendo economicamente ma che per me è importante perché consente agli autori che vi collaborano di esprimere le proprie idee e il proprio talento mantenendo il pieno controllo del processo produttivo. Un processo più snello ed economico perché non ci sono costi legati alla stampa, alla carta, allo stoccaggio del materiale oppure alla distribuzione. I comics cartacei richiedono costi sempre maggiori che al giorno d’oggi sono diventati praticamente insostenibili. “Aces Weekly” è un progetto innovativo che sta incontrando qualche difficoltà perché il pubblico sembra ancora essere molto legato all’esperienza tattile e al fatto di possedere il fumetto fisico. Questo per me è inspiegabile perché ritengo che i fumetti debbano raggiungere più persone possibili. Internet ha tanti difetti ma ha il grande pregio di permettere di raggiungere un grande numero di persone. Oggi il mio lavoro è convincere queste persone ad abbracciare il mondo digitale. Vi invito a trovare il valore nei fumetti a prescindere dal formato perché Il fumetto deve essere supportato sia che esso sia cartaceo che digitale»

«Quali sono le letture di David Lloyd ? Da cosa trae ispirazione ?»

«In tutta la mia vita ho voluto raccontare storie quando avevo qualcosa da raccontare senza “ascoltare” particolari ispirazioni. Credo che principalmente bisogna ascoltare se stessi.  Se si ha il talento di saper raccontare storie allora bisogna usarlo per dire qualcosa di importante e di utile. Posso però dirvi che se fossi ispirato nello scrivere qualcosa allora questo sarebbe sicuramente di politico»

«Esiste oggi un’opera che ha il potenziale di avere lo stesso impatto che ha avuto “V per Vendetta” ?»

«No, credo che non esiste nessuna opera del genere e che non ci sarà nemmeno nel futuro. Io non so com’è la situazione qui da voi in Italia, ma in America oggi i libri li mettono al bando. li bruciano. Viviamo in un’epoca in cui in Texas è stato revocato il diritto all’aborto. In un contesto del genere nessuno oggi avrebbe il coraggio di scrivere una storia così rivoluzionaria. È una situazione molto difficile e bisogna stare attenti perché il futuro non lo vedo roseo»

V for Vendetta

«Grazie ancora Mr David Lloyd per essere stato con noi. È stato un onore averla alla prima edizione di UmbriaCON»

«È stato un piacere per me. Grazie a tutti quanti voi»


David Lloyd

Lloyd Iniziò a lavorare nel mondo dei fumetti nella seconda metà degli anni settanta, lavorando per Halls of HorrorTV Comic e per alcune testate della Marvel Comics. Fu il creatore, insieme allo scrittore Steve Parkhouse, di Nightraven, personaggio dalle forti connotazioni pulp protagonista dell’omonima testata.

Quando Dez Skinn, ex-redattore della Marvel, nel 1982 fondò la rivista Warrior, chiese a Lloyd di creare un nuovo personaggio. Lloyd, insieme ad Alan Moore, diede vita a V for Vendetta, la storia di un terrorista anarchico che, in una Londra distopica, cerca di sovvertire un regime pseudo-fascista. Lloyd ebbe un ruolo fondamentale nella caratterizzazione del personaggio, cui fece indossare la maschera di Guy Fawkes; inoltre suggerì a Moore di evitare le onomatopee, didascalie, e voci fuori campo.

Lloyd lavorò in seguito a ESPers, con lo scrittore James Hudnall, per la Eclipse Comics; poi si dedicò a Hellblazer sui testi di Grant Morrison e Jamie Delano; a Storie di Guerra, dell’irlandese Garth Ennis, per la DC Comics; e a Global Frequency, di Warren Ellis, per la Wildstorm.

Ha anche realizzato la graphic novel Kickback, scritta e disegnata per la casa editrice francese Editions Carabas.

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V per Vendetta è pubblicato in Italia da Panini Comics


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Mr. Rabbit

Stanco dal 1973. Ma cos'è un Nerd se non un'infanzia perseverante? Amante dei supereroi sin dall'Editoriale Corno, accumula da anni comics in lingua originale e ne è lettore avido. Quando non gioca la Roma

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