Dopo il successo di Coco, film di animazione del 2017, Disney e Pixar annunciano inaspettatamente Coco 2, in arrivo nel 2029. Ecco tutto quello che sappiamo.
Allo shareholder meeting annuale, Bob Iger, CEO di Disney, ha annunciato che ci sarà Coco 2, inaspettato sequel del film d’animazione che nel 2017 fu campione d’incassi.
Attualmente ancora nelle prime fasi di sviluppo, Coco 2 arriverà nelle sale nel 2029, riportandoci – si suppone – nel mondo dell’aldilà, attraverso una storia di cui al momento non si sa nulla. Dietro la macchina da presa tornerà Lee Unkrich, supportato da Adrian Molina. Alla produzione Mark Nielsen, veterano di Pixar che ha già lavorato a Toy Story 4 e Inside Out 2.
«Sebbene il film sia ancora in fase iniziale, sappiamo che sarà pieno di senso dell’umorismo, cuore, e avventura. E non vediamo l’ora di dirvi di più» ha aggiunto Iger.
Coco 2 – Un sequel sensato?
Considerando la storia del primo film, una domanda sorge spontanea: cosa mai potrà raccontare Coco 2? Questo sequel ha davvero un senso?
Nel primo capitolo avevamo visto il piccolo Miguel ricomporre la memoria della propria famiglia, e ricongiungersi con i cari estinti in occasione del Dia de Los Muertos, festività messicana che, per tematica e origine, somiglia ad Halloween e alle festività cristiane dedicate ai defunti.
Attraverso la musica, Miguel era riuscito a sanare vecchie ferite e a riunire una famiglia da cui la musica era stata bandita per colpa di una bugia. Cosa può esserci rimasto da raccontare?
Quando nel 2017 uscì, Coco divenne un successo commerciale e di critica da 800 milioni di dollari al box office, aggiudicandosi anche due Oscar® per il Miglior film animato e la Miglior canzone originale, quella “Ricordami” (“Remember me”) su cui tutti abbiamo versato litri di lacrime (non mentite, Bob Iger vi guarda).
Negli ultimi anni, del resto, Disney e Pixar sembrano aver sviluppato una vera passione per i sequel: basti pensare a Inside Out 2, del 2024, e a Gli Incredibili 2, del 2018, che in entrambe i casi hanno superato i risultati commerciali dei rispettivi predecessori. Coco 2 rappresenta, in questo senso, un nuovo tentativo di doppiare un successo che, forse, lo è stato proprio per l’unicità del film.
Raccontare la morte, il lutto, la perdita e tutto quello che immaginiamo ci sia “oltre” a dei bambini, non è facile; e Coco c’è riuscito senz’altro. Perché questo bisogno di toccare qualcosa che funziona?
La consapevolezza che siano attualmente in produzione Toy Story 5 e Gli incredibili 3, oltre ai live action che continuano a rimestare (male) tra le vecchie storie, portano a chiedersi, per l’ennesima volta, se davvero non ci siano storie veramente nuove da raccontare. La risposta la sappiamo già.
Ce l’hanno data Flow e Il robot selvaggio facendo incetta di premi e di ottime critiche, dimostrando che c’è ancora tantissimo da poter inventare, immaginare e raccontare, senza continuare a spremere quello che ha funzionato fino a spolparlo. Quindi, dopotutto, forse non c’era bisogno di Coco 2.
Lo andremo a vedere lo stesso, in preda a quell’effetto nostalgia che in questi anni ci ha spinti a digerire di tutto? Chissà.
A una certa, svanisce pure quello. Voi che ne pensate? Fatecelo sapere nei commenti!
Fonte: Variety