La scelta da parte di Disney di licenziare Ike Perlmutter, storico chairman di Marvel rientra nella campagna di riduzione dei costi che il colosso americano sta attuando.
È notizia di oggi che la Disney ha assorbito Marvel Entertainment e ha licenziato il controverso presidente Ike Perlmutter. Assieme a lui lasceranno il co-presidente Rob Steffens e il capo consulente John Turitzin. Il co-presidente Dan Buckley invece rimarrà in carica e riporterà direttamente a Kevin Feige, presidente dei Marvel Studios.
Questa decisione sarebbe maturata dopo il tentativo di Perlmutter di scuotere il consiglio di amministrazione della società. Recentemente l’ex chairman di Marvel aveva sostenuto la tentata (e poi fallita) azione dell’investitore Nelson Peltz allo scopo di ottenere una poltrona nel consiglio di amministrazione della Disney. Il licenziamento di Ike Perlmutter rientra nella politica di riduzione dei costi voluta da Bob Iger e che ha visto il licenziamento di 7000 dipendenti con un taglio di 5,5 miliardi di dollari. Secondo un rapporto del “New York Times“, Perlmutter ha appreso la notizia mercoledì mattina per telefono.
Ike Perlmutter ha una lunga storia in Marvel che, negli ultimi dieci anni, è diventata controversa. L’ex chairman ha preso il controllo della Marvel alla fine degli anni 90 per poi rivenderla a Disney nel 2009 per 4 miliardi di dollari. I suoi frequenti e ripetuti confronti con Marvel Studios e Kevin Feige hanno contribuito ad attirare l’attenzione da parte dei media, sopratutto a seguito dei suoi numerosi tentativi di far licenziare il CEO a causa di disaccordi sui costi di “Doctor Strange“. Questo dinamica ha portato Feige a prendere il controllo di Marvel Studios e Perlmutter ha perso la supervisione sui film del Marvel Cinematic Universe.
Oltre a “Doctor Strange” Perlmutter ha fatto ostruzione su diverse altre produzioni di Marvel Studios. In particolare sarebbe stato pesantemente in disaccordo con la produzione dei film su Black Panther e Capitan Marvel perchè riteneva che nessuno sarebbe stato interessato a un eroe nero oppure donna. Il punto di vista ostile all’inclusione sarebbe stato l’elemento maggiormente significativo che ha contribuito all’allontanamento di Perlmutter da Marvel Studios. Dalla sua rimozione dal processo decisionale sull’MCU nel 2015, Perlmutter ha lavorato in gran parte solo alla pubblicazione di fumetti e al merchandising.
Al momento ne Ike Perlmutter ne la Disney hanno rilasciato dichiarazioni su questa situazione.
Fonte: The New York Times