Abigail Edna Disney ha prodotto un documentario, insieme ad altri membri della famiglia Disney, che denuncia lo sfruttamento dei lavoratori nei parchi divertimento.
Non è una novità la lotta che Abigail Disney, figlia di Roy E. Disney e pronipote di Walt, sta facendo contro la società che era di famiglia.
Già qualche anno fa aveva denunciato le condizioni di lavoro estreme dei dipendenti Disney a fronte di uno stipendio assolutamente non adeguato. Pare che la paga oraria dei custodi di Disneyland prima del Covid si aggirasse intorno ai 15 dollari. Durante la pandemia poi, con la chiusura dei parchi e la perdita di moltissimo denaro, la Disney ha fatto ingenti tagli al personale e questo ha ancora una volta fatto animare la documentarista. La denuncia di Abigail Disney è in particolare contro l’attuale dirigenza della compagnia che si discosta moltissimo da quella del padre, del nonno e del prozio, infatti riguardo a questo ha dichiarato: “Non riesco a immaginare mio nonno portare a casa 66 milioni di dollari l’anno (come l’attuale C.E.O.), quando nello stesso periodo, nella stessa azienda ci sono lavoratori che non riescono a pagarsi da mangiare. Questo non sarebbe assolutamente mai potuto succedere.”
Pare che dopo le denunce della signora Disney la compagnia abbia incrementato gli stipendi del 16%, fornendo ai dipendenti anche vari bonus, ma la lotta di Abigail Disney non si è fermata. Per cercare di portare all’attenzione di tutti la situazione, Abigail Disney ha fatto un documentario che racconta le condizioni di lavoro di 4 persone impiegate a Disneyland. Insieme a lei hanno partecipato alla produzione anche la sorella Susan Disney Lord e il fratello Tom Disney. Nessun familiare è più interno all’azienda, da quando Roy E. Disney si è dimesso nel 2003.
Il documentario è stato trasmesso al Sundance Film Festival con il titolo “The American Dream and Other Fairy Tales.” Attraverso le storie dei lavoratori che vivono sull’orlo della povertà e grazie al punto di vista di esperti del lavoro e accademici, il film distrugge la patina allegra del “posto più felice della Terra” per sottolineare ciò che la Disney è diventata: il centro dell’avidità aziendale e il simbolo del capitalismo americano. Anche se ci saranno conseguenze per la Disney, Abigail e la sua famiglia dichiara di non essere intenzionata a fare passi indietro.