Direttamente dal vortice del tempo, ecco lo speciale che vi illustrerà la classifica ufficiale (secondo noi) degli episodi della prima stagione del nuovo Doctor Who
Amici Whovians! Lo scorso sabato si è conclusa la prima stagione della nuova era di Doctor Who e da quello che ho potuto constare, anche grazie ai vostri feedback relativi alle recensioni, il clima generale mi è sembrato quello di una cauta soddisfazione e ottimismo per il futuro della serie.
Come preannunciato nell’ultima recensione sul finale di stagione, ho lavorato ad uno speciale che vi illustrerà la mia classifica personale degli episodi.
Ci tengo subito a precisare che questa classifica è il frutto semplicemente del mio gusto personale e delle sensazioni che mi hanno lasciato ciascuna delle storie proposte.
Doctor Who – La classifica degli episodi della prima stagione
1º “Morte e Rinascita” (Empire of Death)
Il primo posto della classifica non poteva non essere occupato dal finale di stagione.
“Morte e Rinascita” rappresenta certamente il culmine di questo primo nuovo arco narrativo.
In questo episodio assistiamo all’epico scontro finale tra Sutekh e il Dottore.
Come dissi nell’ultima recensione, ci sono alcune storture: la frettolosa sconfitta di Sutekh e alcuni aspetti legati al ruolo di Ruby e al suo legame con il Dio della Morte che risultano ancora nebulosi, ma che non è escluso possano ancora venire approfonditi nella prossima stagione.
Devo dire che riflettendoci ci può anche stare che Sutekh cada nella trappola del Signore del Tempo, proprio perché è un Dio, un essere quasi onnipotente, che nella sua infinita grandezza non riesce però a comprendere il cuore di qualcosa di così semplice da risultare allo stesso tempo straordinario e questo, di fatto, comporta la sua sconfitta.
Le emozioni che mi ha regalato questa puntata sono indiscutibili e, come già da me constatato, la resa della componente emotiva è sicuramente lodevole e porta con sé più amore, perdita, gioia e dolore, al pari di molte altre puntate nell’universo di Doctor Who.
Complice le bellissime scene, come quelle dei viaggi attraverso l’universo devastato dalla polvere della morte di Sutekh o quella del fischietto sonico; il TARDIS fatto interamente di ricordi; le dinamiche tra i personaggi; la bellezza degli effetti speciali, nonché l’impatto finale della storia, non posso che assegnare un bel 9/10.
2º “Il Dio della Morte” (The Legend of Ruby Sunday)
Il 7º episodio è stata una sorpresa dietro l’altra, a cominciare dalla straordinaria entrata in scena del Dottore con il TARDIS, fino alla sua conclusione con la terrificante manifestazione di Sutekh pronto a riportare il terrore e l’oscurità nell’universo.
Questo episodio è stato letteralmente un crescendo di emozioni con tutte quelle teorie che ci venivano presentate per essere sconfessate subito dopo.
Anche questa puntata ha giocato su una buona resa scenica dei personaggi, complice anche l’interazione con la UNIT (sempre molto apprezzata dai fan) e un ottima storia al centro che ha puntato tutto sul grande cliffhanger finale, che mi ha tenuto sulle spine per tutta la settimana in attesa dell’ultima puntata.
Inoltre, questo episodio riporta finalmente in scena un Dottore pienamente coinvolto nella situazione e attivo nel cercare di venire a capo del grande mistero.
Voto: 8,5
3º “Il Cerchio delle Fate” (73 Yards)
Dai riscontri che ho raccolto, forse una delle puntate più apprezzate di questa stagione.
“Il Cerchio delle Fate” rispolvera la vecchia formula di Davies, quella degli episodi Free Doctor, sempre molto apprezzati anche in passato e, infatti, nella maggior parte dei casi, molti di essi hanno avuto grande successo, di cui ancora oggi si parla.
In questi episodi la caratteristica peculiare è proprio l’assenza del Dottore, che solitamente compare per un cameo, mentre il tutto viene lasciato sulle spalle della companion di turno.
Questo episodio permette inoltre al personaggio di Ruby di risplendere con un ottima caratterizzazione molto più approfondita e viscerale.
Sta proprio in questo la forza nonché il punto focale della storia al centro di questo episodio, lo spettatore, piuttosto che farlo cadere nello sconforto, viene messo di fronte ad una verità che si cerca di nascondere, perché scomoda, ma di cui tutti nel profondo sono consapevoli: la maggior parte delle persone va avanti con la propria vita e ignora i problemi che orbitano intorno ad esse.
Tanto è vero che, ad un certo punto, Ruby alla fine si arrende e comincia a farsi la sua vita, vivendo vent’anni anni senza compiere alcun tentativo di trovare il Dottore o di risolvere il mistero.
Un episodio che certamente tiene con il fiato sospeso per tutta la sua durata, proprio perché fino all’ultimo non sembra esserci spazio per una soluzione positiva, nonostante lo spettatore sappia che in qualche modo deve per forza arrivare, perché il viaggio non è ancora arrivato alla fine.
Voto: 8
4º “Nessuno è quel che sembra” (Rogue)
“Nessuno è quel che sembra”, dopo “Maestro”, era l’episodio che attendevo maggiormente, questo perché adoro i viaggi del TARDIS nel passato, proprio per avere occasione di provare quel brivido che ogni Whovian sente ogni volta nello scoprire cos’è che sta alterando la storia o come il Dottore stesso la altererà con la sua presenza, per poi cercare di rimediare.
Ho molto apprezzato l’ambientazione, il contesto storico e le nuove creature aliene dei Chuldur.
L’unica nota dolente è che, sebbene io abbia apprezzato la connessione romantica tra il personaggio di Rogue e del Dottore (che è poi il fulcro dell’episodio), io personalmente avrei spinto di più sulla rappresentazione del complotto ordito dai Chuldur, sinceramente mi sarebbe piaciuto vedere più sviluppato quell’aspetto.
Voto: 7
5º “L’Algoritmo della Morte” (Boom)
A malincuore metto in questa posizione l’atteso episodio che ha visto il ritorno di Steven Moffat alla sceneggiatura di Doctor Who.
Comprendo che il messaggio al centro della storia era proprio quello di mostrare cosa succede quando si rimuove l’unica cosa che sarebbe in grado di svoltare la trama in una storia di Doctor Who: la possibilità di intervenire da parte del Dottore, ma, a mio parere, è stato uno spreco del potenziale e del talento di Moffat.
Nota di merito però alla fotografia e agli effetti speciali.
Voto: 6,5
6º “Maestro” (The Devil Chord)
Come su accennato, attendevo molto questo episodio e ci sono rimasto un po’ male quando non ho trovato quello che mi aspettavo.
Il tanto chiacchierato episodio che avrebbe visto coinvolti i Beatles, alla fine ha ridotto l’iconica band britannica ad un semplice cameo e ad uno striminzito ruolo da Deus Ex Machina per salvare il finale di puntata e chiudere con un lieto fine.
Sinceramente, avrei voluto vedere qualcosa più in linea con i passati episodi, quelli in cui il personaggio storico di turno non si limitava ad apparire, ma finiva con l’essere pienante coinvolto al fianco del Dottore nel lato più soprannaturale della storia, come accaduto con Charles Dickens in: “I Morti Inquieti”, episodio della prima stagione della vecchia gestione, oppure con Agatha Christie in: “Un caso per Agatha Christie” nella quarta.
Non ho molto apprezzato nemmeno la fuga del Dottore nel primo incontro/scontro con Maestro, vero che Davies ha deliberatamente voluto rendere più emotivo questo Dottore, e lo stesso Signore del Tempo si è sempre definito come uno che scappava di fronte al pericolo e alle cose spaventose; capisco anche che il Giocattolaio è stato causa di una letterale lacerazione in due della sua anima, il che rende comprensibile un conseguente trauma, però fuggire in quel modo non è stato il massimo.
Nulla da dire su Maestro, un ottimo villain e anche per quanto riguarda fotografia ed effetti speciali sono ottimi, il tutto però forse è un po’ poco per una maggiore valutazione.
Voto: 6
7º “La Stazione Spaziale dei Bambini” (Space Babies)
Attendevo molto l’episodio di esordio della nuova stagione e anche se la storia è un po’ sempliciotta è stata comunque, a suo modo, un piacevole soft start per il nuovo reboot.
Quando alla fine viene compresa la natura di Boogeyman e viene accettato e accolto come parte della struttura mi ha perfino commosso.
In ogni caso, mi aspettavo un inizio, certamente un po’ soft, ma allo stesso tempo sicuramente più scoppiettante; inoltre, per quello che si è dimostrata Ruby come companion, come primo viaggio nel tempo e nello spazio in qualità di nuova companion del Dottore è stata un po’ un occasione persa.
Voto: 5,5
8º “Il Pianeta dei Mostri” (Dot and Bubble)
Questo episodio è sicuramente quello che mi ha coinvolto meno, come dissi anche nella relativa recensione, e sinceramente quello che posso salvare è unicamente dato dalle importanti tematiche sociali e culturali che vengono trattate, anche se marcate con evidenza solo alla fine.
inoltre, con la scusa dell’impossibilità di entrare nella città di Finetime, in quest’occasione, non solo il Dottore, ma persino Ruby, vengono sacrificati e non gli si dà occasione di brillare come meriterebbero, salvo l’isolata brillante performance di Ncuti Gatwa nelle battute finali dell’episodio.
Voto: 5
Al di là dei voti, che come media ci danno più o meno un 7 come risultato finale per questa stagione, anche se io lo alzo a 7, 5 per l’impegno e per le difficoltà tipiche dettate da un nuovo inizio, confermo, in ogni caso, quanto detto settimana scorsa: Ncuti Gatwa è perfetto come Dottore e l’ho adorato sin da subito e Millie Gibson nei panni di Ruby è stata una vera gioia per gli occhi, non solo per la sua bravura e bellezza, ma soprattutto, per la resa scenica della sua performance, con la quale ha dato vito allo splendido personaggio di Ruby, che mi ha sempre ricordato un mix tra Rose e Clara.
Ogni storia in questa stagione, a suo modo, ha portato qualcosa di diverso: in alcuni casi si è trattato di idee con cui Doctor Who non si era mai confrontato, in altri di un ovvio richiamo nostalgico, ma nella maggior parte dei casi, tutte eseguite in modo abbastanza impeccabile.
Questa stagione, come nuovo inizio, può ritenermi abbastanza soddisfatto e sicuramente mi ha lasciato una bellissima sensazione, di quelle che ti portano a dire che siamo solo all’inizio di nuove e meravigliose avventure, regalando sicuramente molto hype in attesa dello Speciale di Natale e della prossima stagione, rispetto ai quali sono davvero molto fiducioso per il contributo che daranno al futuro della serie.
Inoltre, abbiamo anche l’accattivante mistero che circonda il personaggio di Mrs. Flood che ci terrà sicuramente impegnati durante l’attesa.
Ho già sentito di ipotesi che la vogliono come nuova incarnazione del Maestro, onestamente spero di no Sicuramente, andrà affrontata la situazione del Maestro intrappolato nel dente del Giocattolaio, ma prego che se proprio deve trattarsi di un altro Signore del Tempo, che sia qualcuno di nuovo, almeno per una volta, giusto per cambiare.
Io punto su un altro membro delle legioni del Giocattolaio, visto che ne aveva parlato al plurale e finora abbiamo avuto solo il Dio della Musica, Maestro.
Questo però ce lo potrà dire solo il tempo, visto che a quanto pare Mrs. Flood sarà una presenza più frequente nella prossima stagione e Davies ha già confermato che verrà progressivamente approfondita come personaggio: chissà che lo Speciale di Natale di quest’anno non ci regali già qualche indizio in proposito.
Vi saluto e vi ringrazio per avermi accompagnato fino a qui in questo viaggio nel tempo e nello spazio.
Con il Dottore ci rivediamo il prossimo Natale!