Nel primo giorno di Etna Comics 2023 si è partiti col botto: l’arte di John Romita Jr., storico autore Marvel, sbarca in Sicilia!
Nel pomeriggio del primo giorno di Etna Comics c’è stato uno degli eventi più attesi della giornata; l’incontro con John Romita Jr., autore Marvel e disegnatore della serie regolare di Amazing Spider-Man tra gli ospiti principali dell’edizione 2023 del Festival.
Con Sergio Algozzino come moderatore e grazie alla traduzione di Gaetano Patti, il disegnatore ha condiviso con i fan alcuni interessanti aneddoti della sua carriera.
I suoi inizi come disegnatore
John Romita Jr. ha confessato che ha cominciato a disegnare perché…. non sapeva cantare e ballare. Scherzi a parte, John ha iniziato a pensare di entrare nel mercato dei fumetti grazie a suo padre John Romita Sr., un altro mostro sacro dei comics e artista che ha cominciato la dinastia dei ‘Romita’ su Spider-Man negli anni ’60 su testi di Stan Lee. L’autore ha confessato che vedere disegnare il padre era bellissimo, e da lì ha cominciato a pensare di seguire le orme paterne.
Dopo un primo periodo al college dove aveva cominciato a disegnare nel campo pubblicitario, arrivò il primo grande lavoro: Iron Man per Marvel con David Michelinie ai testi, ma lo stesso disegnatore ha detto che i suoi primi passi nel mondo dei comics non furono facili; il suo tratto era inizialmente simile a quello del padre e veniva quindi considerato una ‘copia’ di Romita Sr.
La figura della madre
Romita Jr. ha specificato che non solo il padre lavorava in Marvel, ma bensì anche la madre! La ‘signora’ Romita lavorava in redazione ed è stata descritta come una donna molto temuta dagli artisti; si occupava principalmente di far rispettare le scadenze agli artisti tra cui lo stesso figlio, pena il mancato pagamento. Insomma vigeva il motto: non consegni non ti paghiamo.
L’artista ha ricordato in maniera simpatica un aneddoto familiare/lavorativo sulla mamma: un giorno in cui era malato, ricevette una chiamata dalla madre la quale gli ricordava di consegnare le pagine entro il giorno successivo, nonostante lui fosse malato. “Altrimenti non ti paghiamo” gli disse la madre al telefono in veste di redazione Marvel. Messo giù il telefono la madre richiamò poco dopo John in ‘veste di madre’ preoccupata del suo stato di salute e spiegandogli come curarsi.
Il personaggio Marvel a cui è più legato Romita Jr.
Il personaggio più amato da Romita Jr. su cui ha lavorato? Molti hanno pensato a Spider-Man, ma non è così: il Tessiragnatele, secondo Romita, è il miglior personaggio mai creato di Stan Lee, in antitesi con l’idea del supereroe classico, come Superman. Spidey è un eroe con ‘superproblemi’ e le sue storie sono ambientate in una città a cui l’autore è molto legato: New York. Ma l’eroe che preferisce (anche disegnare) è (inaspettatamente) Daredevil. Come è nata questa passione per il Cornetto? L’autore ha raccontato che durante una notte a 6/7 anni, ebbe un incubo e cercò riparo nello studio del padre, che stava lavorando alla cover di Daredevil # 12. Per tranquillizzarlo, Romita Sr. spiegò al figlio il significato del vero supereroe affermando che non era Superman o Batman, eroi con poteri o marchingegni che li rendevano ‘Super’, ma bensì Daredevil un uomo cieco che combatte il crimine grazie ai suoi sensi. Questa cosa affascinò John Jr. che si innamorò del fumetto (per fortuna nostra).
L’eredità di Stan Lee e di Romita Sr. L’importanza di rappresentare la realtà.
L’autore ha ricordato su come ha imparato da Stan Lee e dal padre a rappresentare in maniera bilanciata la fantasia e la realtà. Per lui riprodurre la realtà (i palazzi, le persone, i monumenti, ecc.) nelle sue tavole è stato ed è tutt’ora fondamentale. Nei suoi fumetti inoltre sono comparsi in più occasioni amici e famigliari.
La storia più importante su cui ha lavorato: Spider-Man 11/09/2001
Il momento più toccante è stato quando Romita Jr. ha spiegato come la sua storia preferita sia ‘Spider-Man: 11 settembre 2001’, albo in cui sono stati raccontati i tragici avvenimenti del 2001 che hanno messo in ginocchio gli USA: il crollo delle Torri Gemelle.
John inizialmente ha detto che non voleva assolutamente disegnare questa storia, ma dopo aver letto la sceneggiatura di J. Michael Straczynski si convinse. Fu un lavoro di cui ha ammesso non ricorda esattamente tutte le fasi di realizzazione. Il trauma era stato forte e ha definito quello come il periodo peggiore della sua vita.
In ogni caso ha raccontato che ha voluto rappresentare in maniera chiara i veri eroi ovvero i pompieri e i poliziotti che hanno lavorato in quei giorni bui e che nel fumetto oscurano i supereroi in costume. Il disegnatore ha spiegato, commuovendosi, che molti suoi amici vigili del fuoco o poliziotti hanno perso diversi colleghi durante quei giorni.
Per poter rappresentare in maniera più reale possibile la situazione, ha raccontato di aver raccolto più materiale fotografico possibile a distanza anche di poche ore e di aver lavorato sulla rappresentazione grafica della tragedia con Spider-Man e Capitan America come protagonisti inermi e vittime degli eventi.
La sua storia preferita
Romita ha ricordato con affetto una storia di Daredevil che reputa la sua preferita in assoluto; Una birra con il Diavolo scritta da Ann Nocenti. Basandosi su un’opera teatrale giovanile dove un uomo beveva in un bar con Dio, la Nocenti e Romita hanno ribaltato la situazione mettendo Matt Murdock (Devil) e Mefisto in un bar a parlare durante gli eventi di Inferno, Marvel crossover degli anni ’80.
Il passaggio in DC
Poche parole sulla sua breve esperienza in DC. L’artista ha detto che il cambio è avvenuto per un’offerta economica importante dalla Distinta Concorrenza dopo un litigio con i vertici Marvel dell’epoca. Ma la sua intenzione è sempre stata quella di tornare in Marvel e di lavorare con personaggi che sente più suoi rispetto a Superman e Batman (che comunque ha confessato essere il suo preferito tra gli eroi DC).
Il lavoro con inchiostratori e sceneggiatori
Si ritiene fortunato di aver lavorato con tantissimi inchiostratori e sceneggiatori di grandi livello. Ha ricordato tra gli inchiostratori con cui hai lavorato, Scott Hanna, Klaus Janson e soprattutto il compianto Tom Palmer.
Il lavoro nei comics è di gruppo. Tutti contribuiscono. E’ un lavoro di team. – John Romita Jr.
Sugli sceneggiatori, gli hanno sempre concesso molta libertà così come gli editori, e ringrazia i giovani sceneggiatori con cui lavora attualmente che chiedono sempre un suo consiglio.
Prima dei saluti
Prima della fine, Romita ha detto che tornerebbe su Kick Ass, eroe creato insieme a Mark Millar, come su tanti personaggi su cui ha già lavorato se ci fossero delle storie interessanti da disegnare. Il rapporto con Frank Miller? Hanno sempre avuto la stessa visione di storytelling e L’uomo senza Paura, è un fumetto che lo rende molto orgoglioso.
Come è nata graficamente Thipoyd Mary? Ispirandosi alla sua ex-moglie. Si vestiva nello stesso modo (ma senza il machete).
Tra Asgard e New York cosa preferisce disegnare? N.Y…… la sua città.