Allo Star Shop di Torino abbiamo avuto la possibilità di intervistare uno dei talenti del manga italiano in ascesa: Francesca Siviero, attualmente nelle fumetterie con Willowing edito da Star Comics. E quello che segue è il resoconto di quattro chiacchiere che MegaNerd ha fatto con l’autrice!
Da studente ad assistente, poi autrice e infine insegnante. È questo il percorso che ha fatto Francesca Siviero nei pochi anni di carriera che, grazie al suo talento e alla sua passione, l’hanno portata a essere un’autrice di manga italiano con una fandom di tutto rispetto.
Grazie a Star Comics e Star Shop Torino, con Francesca abbiamo parlato di come è stato essere prima studentessa e poi collega della sua maestra, Federica Di Meo, e delle sue opere realizzate, tra cui l’ultima attualmente in corso di pubblicazione proprio per Star, Willowing.
Ecco di seguito cosa ci ha raccontato Francesca ai microfoni di MegaNerd!
Allora Francesca, com’è essere accanto alla tua maestra, Federica Di Meo, in veste di autrice?
Emozionante. Ho iniziato che ero in seconda liceo. Tutto ha avuto inizio grazie a mia madre, che ha visto questo cartellone su dei corsi di disegno stile manga in una cartoleria. E visto che mi piaceva disegnare, mi ha detto “vai”. Ai tempi stavo frequentando il liceo artistico a indirizzo architettura, però mi piaceva disegnare di più in stile manga. Forse poi si è pentita di avermi detto quel “vai” (risata n.d.r.).
Come è stato iniziare facendo da assistente su Somnia (opera di Federica Di Meo)?
Una bella responsabilità. Avevo paura di rovinare le tavole di Federica, che all’epoca faceva tutto a mano! Se uno faceva un errore era un grosso danno. Mi ricordo che mi ha detto: “hai la mano precisa, fai i baloon“. Però, davvero, è stato molto bello e mi ha insegnato tanto. Lavorare direttamente sulle tavole e capire gli equilibri mi è stato molto utile.
Veniamo ai tuoi fumetti come autrice unica. Come è nata l’idea per Willowing? Quanto ci hai lavorato su?
L’idea è nata durante la pandemia, perché eravamo tutti chiusi e parlando con degli amici riflettevamo sul tempo che passava e non riuscivamo ad afferrare, che credo sia una cosa tipica della generazione di cui faccio parte. E quindi è nato Keith, che ha scritto una storia e poi si ritrova in un mondo che non gli appartiene, perché lui è nato nella parte bassa e povera della città, si è ritrovato catapultato in quella ricca, e poi si ritrova a non sentirsi parte né dell’una né dell’altra. Si trova in un momento della sua vita in cui non sa che cosa fare.
Che è un po’ la sensazione che avevo io durante la pandemia, non sapevo cosa fare in quel periodo. Avevo appena finito gli studi ed era un po’ tutto un interrogativo. E poi ovviamente è nato tutto il resto: la ricerca di questa oasi e il co-protagonista Tye. Però tutto è nato da Keith, e ci ho costruito tutto un mondo intorno.
Ti è mai capitato di avere il blocco dello scrittore come il protagonista all’inizio della storia?
Più che il blocco dello scrittore, il blocco dell’artista, perché a volte non riesco a disegnare o non mi piace niente di quello che realizzo. Però ho capito che quando succede questo poi, generalmente, miglioro. Quindi la prendo in maniera tranquilla e mi dico “tornerà il momento giusto”.
Willowing nasce come un BL (Boys Love) o la storia si è evoluta così naturalmente?
Non è nato proprio come BL, poi lo è diventato.
Credi sia cambiato qualcosa per te, come artista, da Dirty Waters a Willowing? Noti una maturazione, di idee, di stile?
Sicuramente credo di essere migliorata a livello stilistico. Magari prendo il primo volume di Dirty Waters e mi dico “Ok, chiudiamolo, non voglio più vederlo“. Credo che lavorando come assistente di Federica e su altre opere mie, si vede il passo avanti a livello artistico. Ma anche tra il primo e il secondo volume di Willowing. Sto ancora crescendo e, in realtà, mi piace questa cosa.
Quanto è importante collaborare con altri autori, colleghi, per la maturazione dello stile?
Secondo me tanto, perché tutti ti possono insegnare qualcosa, soprattutto se sono più esperti di te. Ti sanno aiutare e dare nuovi spunti.
Avevi già in mente il nucleo di Willowing mentre lavoravi su Dirty Waters?
No, al tempo ero concentrata sulla mia prima opera e pensavo unicamente a concluderla.
C’è un personaggio a cui ti senti più legata?
Non lo so. Keith è più simile a me perché è un po’ più sconfitto dalla vita (risata n.d.r.) perché ne ha passate tante, mentre Tye è come vorrei essere perché affronta le cose con il sorriso. Sono legata a entrambi, sono figli miei (risata n.d.r.).
E allora… Puoi darci una piccola anteprima su ciò che accadrà tra Tye e Keith?
Il loro rapporto crescerà e, nel secondo volume, verranno mostrate più sfaccettature di entrambi. Sono molto felice di come li sto realizzando, anche grazie a Claudia e Christian di Star Comics.
Oltre a essere un’artista, sei un’insegnante alla Lucca Manga School. Puoi raccontare, magari anche a chi vorrebbe iniziare questo percorso, che tipo di opportunità dà questa tipologia di scuola specializzata?
Si tratta di una scuola ben organizzata, perché gli insegnanti cambiano spesso e hai modo di rapportarti con diversi stili ed esperienze, e si tratta di insegnanti con all’attivo pubblicazioni che sanno quindi come funziona l’editoria e aiutare. Molto importante è che alla fine del secondo anno si arriva a fare un colloquio con un editore, che non vuol dire ovviamente che si verrà scelti, ma è un primo approccio con questo mondo.
Hai un sogno nel cassetto? Magari vedere i tuoi fumetti in Giappone?
Sarebbe bellissimo, ma non ci lavorerei mai lì perché ci tengo alla mia salute (risata n.d.r.)! Mi piacerebbe lavorare per la Francia e la Germania. Ovviamente se dovesse arrivare l’occasione del Giappone non direi di no (risata n.d.r.), anzi molto volentieri.
Francesca Siviero
Francesca Siviero, autrice di fumetti, illustratrice e concept artist, vive e lavora a Torino. Francesca Inizia a studiare Tecnica Manga a 15 anni grazie ai corsi di Federica Di Meo, diventandone successivamente assistente per Somnia – il gioco del serpente, Somnia – caccia al tesoro (Panini Comics) e Rabbids –Luminys Quest (Star Comics).
Francesca Siviero ha frequentato le Master Class di Matsuba Hiro, Tamura Yoshiaso, Mastuda Ikuo e Mahara Yu. In seguito ha pubblicato come autrice unica: Dirty Waters (2018 – 2021), Moon Ballad (2022). Come illustratrice ha lavorato a: Melancholia – Sleep mode (2022 – Becco Giallo), La via dei fuochi Fatui (2022 – Mondadori Electa), Hazerka – Des larmes au succès (2022 – Jungle). Attualmente lavora come insegnante in tecnica manga presso la Lucca Manga School e collaboratrice di Arancia Studio.