> Dopo diverse accuse a Francesco Mattina di aver utilizzato l’intelligenza artificiale per creare alcune copertine, DC Comics decide di ritirarle e sostituirle. Vediamo insieme tutti i dettagli.
Le accuse a Francesco Mattina e la decisione di DC Comics
La collaborazione tra Francesco Mattina, disegnatore e illustratore italiano, e DC Comics ha una storia lunga ormai una decade e anche questa volta aveva deciso di affidarsi a lui per delle variant cover. Tuttavia, appena diffuse le anticipazioni delle uscite della casa editrice, un polverone enorme si è alzato e diverse voci si sono scagliate contro Mattina con l’accusa di aver utilizzato l’intelligenza artificiale per realizzare le sue copertine.
A seguito di ciò, DC Comics ha preso la decisione di non pubblicare le variant cover sotto accusa e sostituirle. Si tratta di
- Action Comics 1069
- Batman: The Brave and the Bold 15
- Batman: The Brave and the Bold 17
- Dark Knights Of Steel: Allwinter 1
- Superman 17
- Superman 18
In particolare, una di esse è finita nell’occhio del ciclone: quella di Action Comics 1069 raffigurante Superman, il cui logo pare essere decisamente “particolare”. A scagliarsi su questo dettaglio è stato Adi Granov, fumettista bosniaco e illustratore legato alla Marvel, tramite i suoi profili social. Leggiamo insieme le sue parole:
«Quando i generatori di immagini (intelligenza ariticiale) vennero alla ribalta per la prima volta, la prima persona che mi venne in mente fu il plagiatore seriale Francesco Mattina che deve aver pensato che tutti i Natali della sua vita fossero arrivati tutti insieme.
Se non ricordate, egli ha costruito la sua intera carriera grazie al photobashing (tecnica che consiste nell’utilizzare più risorse digitali come immagini, texture e modelli 3D per creare opere d’arte dall’aspetto realistico) utilizzato su opere di altri artisti per quelli che voi chiamate i suoi “lavori”.
Non posto parlando degli artisti che non mi piacciono […] ma non posso nascondere la mia antipatia nei confronti di un continuo palese plagio. Comunque, ecco la sua nuova copertina. Non solo è un hacker, ma non è nemmeno abbastanza bravo da nascondere l’evidente errore su uno dei simboli più iconici di tutta la cultura pop.»
Accuse pesantissime dunque, scagliate lo scorso 15 giugno tramite la sua pagina Facebook a proposito di questa copertina:
Il giorno successivo Granov ha voluto approfondire ancora la questione, probabilmente subissato dai commenti dei lettori del suo post. Il suo intento, ha precisato, non era quello di bullizzare Mattina o fargli un danno, ma semplicemente segnalare il modo in cui ha lavorato per tutta la vita, ora venuto a galla in modo per lui evidente.
Non solo – secondo lui – ha utilizzato l’A.I. e, in passato rubato il lavoro altrui, ma non ha saputo neanche utilizzare bene il nuovo strumento tecnologico, facendo quel gravissimo errore sul logo di Superman. Come avrete potuto notare, sotto la S troviamo un altro tratto che non ha nulla a che fare con uno dei simboli più conosciuti di tutti i tempi. La cosa che fa davvero arrabbiare Granov è che non ha per niente messo cura nel suo lavoro, mostrando tutta la sua pigrizia nel non correggere un errore quanto mai grossolano.
Dopo la notizia del ritiro delle copertine da parte di DC Comics, che già negli scorsi mesi si era già trovata due volte in mezzo a polemiche su presunti lavori realizzati con l’intelligenza artificiale per il lavoro di Andrea Sorrentino sulla storia Joker: Year One e per alcune copertine dell’artista cinese Daxiong, Granov ha voluto nuovamente dire la sua tramite la sua pagina Facebook:
«Come molti di voi avranno visto, tutte le copertine di Mattina sembrano essere state ritirate dalla DC. Sono felice che immagini simili siano state finalmente scartate e rifiutate, ma ho una strana sensazione al riguardo. Innanzitutto odio l’idea di danneggiare la vita di qualcuno, ma c’è da dire che questa non era arte. Era confezionata e venduta come tale, ma non lo era. […] Posso affermare con grande sicurezza che se rubassi da altri artisti, utilizzassi immagini generate dall’intelligenza artificiale e poi le trasformassi digitalmente in illustrazioni finite, avrebbero comunque una buona anatomia, un’illuminazione corretta, una prospettiva logica […]
Rifiuto completamente l’idea che in qualche modo il suo lavoro fosse abbastanza buono da ingannare chiunque per tutto questo tempo fino a diventare così sfacciato con il simbolo della S. Era spazzatura prima che usasse l’intelligenza artificiale, poiché tutti gli elementi positivi provenivano da altre persone, ed è spazzatura ora con l’A.I. Penso che debbano esserci standard più elevati.
Come ho detto prima, distruggere l’arte di altre persona va contro tutto ciò che sostengo, ma quando quest’ultima non è affatto arte ed è un vero e proprio inganno, ed è dannosa per le industrie creative e gli artisti, non dire nulla è molto peggio. Quanto al “riscatto” di Mattina, dipende tutto da lui, ma non è la prima volta che delinque.
Ha rubato per la prima volta il mio lavoro nel 2008 ed è stato denunciato più volte nel decennio successivo, fino a quando nel 2019 è stato inserito nella lista nera di alcuni editori e ha smesso di postare sui suoi social. Tuttavia continuava a ottenere lavori di alto livello. […] Sono 16 anni di carriera di altissimo livello nel mondo del fumetto costruita sul plagio.»
Altre parole durissime dunque, ma le accuse contro Mattina non sono cosa nuova, cosa che ha portato la Marvel ha interrompere il rapporto lavorativo con lui 2018. Ora è toccata a DC Comics dover fare questo passo importante nei suoi confronti.
Fonti: Fumettologica, Social di Granov
