In una recente intervista, George R.R. Martin ha spiegato i motivi per cui la scrittura del finale de Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco è stata rallentata.
George R.R. Martin è tornato a parlare degli ultimi libri de Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco, saga fantasy che ha dato vita alla serie HBO di successo mondiale Game of Thrones. L’autore, tempestato dalle domande e dalle proteste dei fan, ha spiegato in una recente intervista i motivi che stanno rallentando la sua scrittura:
“Il successo dello show e il successo di altre cose hanno iniettato molti altri aspetti nella mia vita. Quindi spesso, quando vado a letto la sera, non mi metto a pensare a… Westeros. Penso a qualche altro problema con cui sto avendo a che fare, a uno degli altri show in cui sono coinvolto, o a una scadenza su un’antologia che sto modificando, o a qualcosa che sta accadendo con l’organizzazione no profit che ho fondato. Tutte queste altre cose mi riempiono la testa, e questo è uno dei fattori che mi ha fatto ritardare. Devo davvero finire The Winds of Winter. Devo mettermi in uno stato in cui non sono distratto da altre cose, in modo che quel momento notturno si riempia con le voci di Tyrion Lannister e Arya Stark e degli altri personaggi immaginari che vivono dentro di me.”
L’intervista ha poi toccato diversi aspetti del suo lavoro, come ad esempio il modo in cui l’autore vive le richieste e la pressione da parte di milioni di fan:
“Ci sono milioni di persone che aspettano l’uscita di questo libro, il che è molto gratificante, ma alcuni di loro sono estremamente impazienti e altri sono pieni di idee su quale dovrebbe essere il destino dei personaggi. Sono felice che siano così coinvolti emotivamente, ma a volte rimpiango i giorni potevo semplicemente lavorare nell’ombra… quei giorni sono finiti per me, temo. Questa è la realtà della mia vita ora.”
In effetti, la sua vita attuale sembra essere l’opposto di ciò che descrive come lo stato ideale in cui scrivere:
“Se la mia scrittura procede bene, e sono realmente immerso in Westeros, la cosa mi perseguita giorno e notte. Sono lì nel mio letto, aspettando di addormentarmi, con le luci spente, e le scene che dovrò scrivere il giorno seguente sono nella mia testa. O quelle che dovrò scrivere la settimana dopo o nel capitolo successivo… non riesco a controllarlo. A volte cominciano ad affollarmi la testa, i personaggi prendono vita e io comincio a sentire spezzoni di dialoghi e vado a dormire con Westeros e Ghiaccio e Fuoco in testa, che mi perseguitano.”
La trasposizione televisiva, il successo e la velocità degli eventi ha sorpreso lo stesso autore, che nel tentativo di rimanere al passo, ha ottenuto il risultato opposto. Lo stress e le continue richieste hanno allungato ancora di più l’attesa:
“C’è stato un momento in cui lo show mi ha raggiunto e superato, non mi aspettavo sarebbe successo. Avevo un enorme quantità di stress addosso qualche anno fa, quando stava per succedere ma ancora non era successo. Tentavo disperatamente di finire Winds of Winter e stare al passo. E non ha funzionato. Lo stress mi ha rallentato anziché farmi accelerare. Ora che lo show è finito, lo stress legato a esso è andato via, ma ovviamente, abbiamo cinque altri show che si trovano in varie fasi di sviluppo – e uno di loro ha appena finito di girare [l’episodio pilota] nell’Irlanda del Nordm e un altro molto vicino a ottenere l’ordine per il pilota. Sono coinvolto anche con quelli. Game of Thrones, quella particolare storia, può anche essere finita in TV, ma non è finita per me: ho ancora questi due libri da scrivere. E ci sono altre storie nel mondo di Westeros, che è un mondo intero, e sono ancora profondamente coinvolto con quelle. Quindi credetemi, ci sono molte cose che mi tengono impegnato.”
E’ stato lo stesso successo della storia perciò a rallentare il suo sviluppo. Martin ha poi concluso l’intervista, in qualche modo rassicurando i fan sul suo lavoro. Voi che ne pensate di queste dichiarazioni? Fatecelo sapere nei commenti!
Fonte: winteriscoming.net