Bao Publishing porta in Italia l’opera horror realizzata dallo sceneggiatore canadese Jeff Lemire e dal talento italiano Andrea Sorrentino. Un fumetto che colpisce per i suoi silenzi, il tratto disturbato e una tensione crescente pagina dopo pagina
Gideon Falls, la nuova opera di Lemire e Sorrentino, ti conquista poco a poco. C’è un doppio filo narrativo da seguire, due trame tanto simili quanto diverse, che ti avvolgono come tentacoli, stringendoti sempre di più, trascinandoti in un mondo strano, freddo. Pericoloso.
Seguiamo parallelamente le due vicende di due uomini che non si conoscono: un prete con la strana attitudine a cacciarsi in brutti guai, tendenzialmente quelli che derivano dall’alzare il gomito frequentemente. Padre Fred non è esattamente l’uomo di chiesa a cui siamo abituati, ma forse è quello che ci serve. È appena arrivato a Gideon Falls, una piccola cittadina, tranquilla solo in apparenza: in realtà nasconde dei segreti oscuri, macchiati di sangue. Silenziosi come un fienile abbandonato. Nero.
Non avrà un compito facile: dovrà sostituire Padre Tom, che per trent’anni è stato il sacerdote di Gideon Falls. Ora è morto e la comunità ha bisogno di un nuovo punto di riferimento.
Stacco.
Ora ci troviamo da tutt’altra parte, i riflettori sono tutti per Norton, un ragazzo con alcuni (presunti?) problemi mentali, ossessionato dalla spazzatura. Passa le giornate a rovistare nell’immondizia, alla ricerca d’indizi. Chiodi arrugginiti, pezzi di legno.
Norton raccoglie tutte queste “prove” e le porta a casa, il suo “laboratorio”, in cui le cataloga e cerca di studiarle.
Non sa bene a cosa porteranno o chi li ha disseminati, ma una cosa è certa: ci porteranno dritti verso il fienile nero. Verso il male.
Una storia confusa, che Norton ha provato a confidare alla sua psicologa, la Dottoressa Xu: è lei che sta seguendo il ragazzo nel suo percorso riabilitativo. Sta cercando in ogni modo di guarire il suo paziente, ma è chiaro che sentendo una storia del genere e vedendo i suoi comportamenti, il compito appare davvero arduo.
Gideon Falls è una grande prova di forza. Jeff Lemire e Andrea Sorrentino spingono i loro talenti ben oltre quello a cui ci avevano sin qui abituato: i due hanno già realizzato alcune cose insieme (Green Arrow per la DC e Old Man Logan per la Marvel), ma è come se fossero state tutte delle grandi tappe di avvicinamento verso questo progetto. Potremmo considerarlo quasi il loro esame di maturità o – per essere meno irrispettosi – l’opera della definitiva consacrazione.
Lemire ha intessuto una trama solo apparentemente lineare, ricca di sottotesti e indizi disseminati in ogni dialogo. L’autore ha dichiarato di aver passato davvero tanto tempo nella stesura di questa trama e non fatichiamo a credergli, vista la complessità del racconto. Staccarsi da questo volume è pressoché impossibile, distrarsi potrebbe essere addirittura pericoloso.
Perché il male è dietro l’angolo e in Gideon Falls lo percepiamo in modo assolutamente consistente.
La parte grafica, realizzata da un Sorrentino davvero ispirato, ci restituisce quest’atmosfera disturbante che il racconto vuole darci. Ci troviamo di fronte a tavole ricche di dettagli, preparate con la cura e la meticolosità di chi sa bene che in una storia così, nulla può essere lasciato al caso.
Il tratto è diverso dal solito, più incisivo, totalmente adatto alla storia. Sorrentino esalta una trama complicata con disegni fuori della norma e il risultato ci fa impazzire.
Perché riesce ad aumentare la tensione, fa crescere la sensazione che qualcosa sta per arrivare, sta per accadere.
E quando lo fa, credetemi, non ci troverà affatto pronti.
Perché il male c’è.
Basta saperlo vedere.
Abbiamo parlato di:
2 Comments
luskio
(21 Febbraio 2019 - 16:47)Un’opera davvero ispirata, nella scrittura quanto nelle illustrazioni. Attendo impazientemente la seconda parte…
Redazione MegaNerd
(21 Febbraio 2019 - 17:11)Siamo assolutamente d’accordo, è senza dubbio il fumetto che più ci ha colpito in questo primissimo scorcio di 2019