È finalmente uscito il secondo volume di Gideon Falls, la serie horror scritta da Jeff Lemire e disegnata da Andrea Sorrentino. Se con i primi capitoli ci avevano affascinato, ora ci hanno definitivamente conquistato
Gideon Falls è sicuramente uno dei fumetti migliori del 2019. Lo diciamo subito, tanto per non girarci intorno.
Jeff Lemire e Andrea Sorrentino sono una coppia di autori rodata, due artisti che sanno esattamente quali corde toccare per provocare un’emozione in chi legge e questa può essere considerata decisamente la loro prova di maturità, il salto di qualità definitivo nell’olimpo del fumetto americano. Questi due volumi, pubblicati in Italia dall’ottima Bao Publishing, sono la testimonianza più grande che ancora oggi è possibile sperimentare e aprire nuovi orizzonti grafici: la gestione delle tavole di Sorrentino è psichedelica, folle, incredibilmente magnetica. Siamo dentro il fumetto, ci muoviamo tra i meandri di Gideon Falls insieme a Norton Sinclair e Padre Fred.
Possiamo percepire la tensione che cresce, pagina dopo pagina, come un sibilo sentito in lontananza. Pronto a esplodere da un momento all’altro, come un colpo di pistola. Magari sparato dallo sceriffo Miller.
Gideon Falls parla di destini incrociati, di persone lontanissime legate da una strana sequenza di eventi. Nel primo volume abbiamo conosciuto Norton, un ragazzo piuttosto problematico che ama rovistare nella spazzatura, continuamente. È in cura dalla Dottoressa Xu, psicoterapeuta che cerca di aiutare una persona apparentemente dimenticata da tutti, forse persino dal mondo.
Contemporaneamente, abbiamo seguito le vicende di Padre Fred: un prete decisamente sopra le righe, con un passato tormentato (di cui in questo volume veniamo parzialmente a conoscenza) e un presente indecifrabile in quella che sembrava una tranquilla cittadina di campagna.
Già, sembrava.
Il secondo volume, Peccati Originali, svela qualcosa di più sul passato dei due tormentati protagonisti, in special modo su quello di Norton. Un’infanzia difficile, la sensazione di dover cercare costantemente qualcosa, anche se non sapeva bene cosa. Una vita passata nella paura, nell’oscurità. Nella spazzatura. Le visioni, ammesso che fossero tali, di un misterioso fienile nero, di un uomo (?) con un sorriso terrificante avvolto nelle ombre. Fino a qualche tempo fa, la Dottoressa Xu credeva di parlare con un pazzo, ma oggi è al suo fianco ed è pronta a sfidare le autorità, a mettere in discussione tutto, pur di permettere a Norton di costruire la porta del fienile che entrambi hanno visto comparire nel bel mezzo della città.
Le cose non vanno certo meglio per Padre Fred. Come se non bastassero i misteriosi omicidi di Gideon Falls, ora è persino vittima di allucinazioni, ricordi di vite che non ha mai vissuto, di persone che non conosce. E poi un nome, quello di Norton Sinclair.
Accanto a lui c’è lo Sceriffo Miller, una donna complicata, quasi quanto la sua vita. Trova in Padre Fred una persona di cui fidarsi, un valido aiuto nelle indagini che sta seguendo, oltre che un buon amico. Per lei ci saranno momenti davvero difficili in questo volume.
Lemire fa un lavoro davvero incredibile di approfondimento, svelando quel tanto che basta per capire meglio chi hai davanti. La base del racconto resta horror, nella sua accezione più pura, ma lo scrittore canadese non rinuncia neanche al thriller e all’esoterismo. Potremmo cercare per ore altre etichette, ma la verità è che ci troviamo semplicemente di fronte a una gran bella storia, disegnata in un modo pazzesco da Andrea Sorrentino, che continua a stupirci tavola dopo tavola.
Bao Publishing confeziona – come spesso accade – un volume dalla pregevole fattura, anche se non riusciamo a capire come mai nei prodotti seriali non venga mai inserito un riassunto dei volumi precedenti. Ovviamente non è una cosa imprescindibile, però aiuterebbe il lettore.
Ma stiamo tergiversando, ingannando il tempo.
Vogliamo il terzo volume subito, perché dopo un finale come questo, l’attesa sarà davvero durissima.
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