Abbiamo visto in anteprima il nuovo film targato Disney • Pixar: un’esperienza travolgente, che alza nuovamente la qualità delle produzioni animate dello studio e indica una nuova via per raccontare i supereroi
L’unico aggettivo che mi viene in mente per descrivere questo film è incredibile.
Non credo ci sia un altro modo per descrivere questa nuova avventura della famiglia di supereroi più fresca e divertente del cinema. Disney e Pixar omaggiano non solo (evidentemente) i Fantastici Quattro, ma anche la golden age del fumetto americano: in questo film ci sono tutti quegli elementi che ci hanno fatto innamorare perdutamente di questo genere che da una decina d’anni Hollywood sembra aver riscoperto, ma che noi non abbiamo mai smesso di seguire.
Nei volteggi di Elastigirl vi sarà facile riconoscere quelli dell’amichevole Spider-Man di quartiere, mentre i più attenti riconosceranno senza dubbio la moto usata dal Cavaliere Oscuro nella trilogia di Nolan. Potremmo andare avanti ancora per molto, cogliendo le varie citazioni sparse, ma il succo è che Gli Incredibili 2 paga un tributo onesto e sincero a tutto il mondo dei supereroi, con il classico stile giocoso (ma non per questo meno profondo…) a cui Disney e Pixar ci hanno abituato nel corso di questi anni.
La grande forza di questo film arriva dal genio di Brad Bird: un autore assolutamente completo, che i film non solo li gira, ma li scrive, li produce e – qualora ce ne fosse bisogno – arriva persino a doppiarli. Un autentico fuoriclasse, che 14 anni dopo averci stupito con Gli Incredibili, torna con un sequel che addirittura supera il primo film, schiacciando l’acceleratore sull’azione, il divertimento, ma soprattutto sulla straordinaria quotidianità a cui costringerà il prode Mr. Incredible. Ma forse sto correndo troppo, perdonatemi.
Tiriamo un attimo il freno e partiamo dall’inizio:
L’incipit da cui parte Gli Incredibili 2 – che riprende le vicende del gruppo subito dopo la conclusione del primo film – è abbastanza simile al primo: i supereroi sono tornati a essere illegali, la comunità internazionale non li vede affatto di buon occhio. Sarà un imprenditore, Winston Deavor, grande fan della super famiglia, a convincere Elastigirl e Mr. Incredible a tornare in azione per far cambiare idea ai governi di tutto il mondo. Occorre mostrare all’opinione pubblica che nonostante i danni provocati dalle battaglie dei supereroi, questi non fanno altro che mettere a repentaglio la propria vita per salvare la nostra, senza aspettarsi niente in cambio. Deavor, personaggio molto influente, è pronto a riabilitare il buon nome della comunità supereroistica, mostrando al pubblico quanto possano essere utili questi misteriosi combattenti.
Per farlo però servirà un personaggio le cui imprese non causano alcun danno collaterale, ma che agisce sempre considerando prima tutte le conseguenze delle sue azioni: Elastigirl. Sarà lei la testimonial designata a tornare in azione, per far cambiare idea a tutto il mondo, affinché – gradualmente – tutti gli eroi possano pian piano tornare in azione. Mr. Incredible per il momento resterà in panchina, sono davvero troppi i guai che combina a causa della sua forza: se si vuole far cambiare idea all’opinione pubblica, meglio partire da un personaggio decisamente più controllato.
Si tratta dunque di una grande opportunità, non solo per Helen Parr, ma per tutto il movimento supereroistico: se Elastigirl si gioca bene le sue carte, le cose potrebbero davvero cambiare per tutti, a partire dalla sua famiglia. Che nel frattempo, dovrà ammirarla da lontano, seguendone le gesta in televisione, come tutti. Non esattamente la vita che si aspettava l’eroico Mr. Incredible, decisamente un uomo d’azione… ma che ora è costretto a cambiare pannolini, aiutare i figli con i compiti e affrontare un pericolo decisamente più grande rispetto a quelli che affronterà sua moglie: l’arrivo dell’adolescenza per Violetta, la figlia maggiore.
Un capovolgimento di ruoli, dunque, a cui ben presto entrambi i genitori sapranno far fronte, da veri eroi.
La grande forza di questo film è nel saper raccontare straordinariamente la quotidianità, i piccoli/grandi problemi che ognuno di noi affronta ogni santo giorno vengono qui presi di petto dal punto di vista di un genitore fondamentalmente single, che si ritrova a gestire situazioni assolutamente nuove per lui. L’inversione di ruoli tra Helen e Bob strizza l’occhio ancor di più alla Marvel, che ha fatto del motto “supereroi con superproblemi” la sua bandiera, creando inevitabilmente le situazioni più divertenti del film. Helen si ritroverà a dover fronteggiare da sola la minaccia del perfido Ipnotizzaschermi (un criminale che usa gli schermi per ipnotizzare le persone), mentre Bob dovrà vedersela con i compiti di matematica di Flash e la prima cotta di Violetta.
Gli Incredibili 2 funziona tantissimo. C’è veramente tutto: azione, divertimento, acrobazie spettacolari (questo soprattutto grazie alle straordinarie evoluzioni di Elastigirl), tutto supportato da una trama davvero solida. Pixar come al solito gioca su più tavoli: da un lato quello umoristico, se vogliamo più giocoso; dall’altro pone al centro del film tutti i personaggi femminili, scardinando stereotipi vecchi e nuovi, provando a raccontare un punto di vista diverso sui supereroi in un momento storico in cui il genere è oltremodo esposto al cinema.
Il risultato è un film convincente su tutta la linea, che probabilmente sarà apprezzato ancora di più da chi è amante del genere, ma che verrà certamente amato da tutti. Perché i membri della famiglia Parr sono Incredibili, anche nella vita di tutti i giorni.
PS: Jack Jack è il più figo del mondo.
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