Al festival di Venezia è stato presentato un nuovo documentario dedicato al Maestro Miyazaki, realizzato da Léo Favier nel quale la natura e l’arte si incontrano
Il 31 agosto durante lo svolgimento dell’81° edizione del Festival di Venezia si è tornati nuovamente a parlare di Hayao Miyazaki, grazie ad un nuovo documentario dedicato al maestro, ovvero Miyazaki – L’esprit de la nature, creato dal regista Léo Favier.
Il documentario esplora la natura creata da Miyazaki all’interno dei suoi film che da sempre si incentrano su tematiche ambientalistiche. Hayao Miyazaki ha sempre messo in contrapposizione l’uomo e la natura cercando di far riscoprire la bellezza di quest’ultima, nel tentativo di regalare alle giovani generazioni consapevolezza e un futuro migliore.
Lo stesso regista ha dichiarato sulla testata Deadline: «Con l’aiuto di biologi, filosofi e antropologi, mi sono riproposto di riflettere su quest’opera che risuona così vividamente con il nostro mondo, alle prese con la crisi climatica, il crollo della biodiversità e le guerre… Un contesto che ci costringe a mettere in discussione il nostro rapporto con gli esseri viventi come umanità», aggiungendo inoltre che all’interno di questo documentario sarà possibile vedere numerosi contributi da parte di figure estremamente vicine a Miyazaki come quella del figlio Goro Miyazaki ( parte molto audace visto il rapporto fra i due) e quella del produttore Toshio Suzuki figura storica dello Studio Ghibli.
Un documentario che insieme a Never-ending Man e Il Regno dei Sogni e della Follia, andrà sicuramente ad ampliare la storia di un uomo che insieme al compianto Isao Takahata ha rivoluzionato l’animazione nipponica regalando titoli che continuano ad ammaliare il pubblico, trasportandolo in mondi fantastici dove filosofia, storie di vita vissuta, cibo e magia si incontrano per farlo sognare e riflettere.
Cosa Aspettarci da Miyazaki L’esprit de la nature?
Miyazaki – L’esprit de la nature sarà un documentario non lineare nel quale si passerà dalla giovinezza all’età adulta del Maestro, ripercorrendo la sua intera carriera attraverso quelle pellicole che lo hanno reso ciò che è oggi. Un’impresa tutt’altro che facile, considerando che Miyazaki fin dai tempi di Conan Ragazzo del futuro, ha da sempre esplorato questa tematica collegandola ogni volta sia alla guerra, sia alla capacità distruttiva dell’uomo, basti pensare ad una Principessa Mononoke, dove questo messaggio raggiunge la sua forma più violenta regalando una pellicola dove l’uomo per la sua bramosia di potere arriverà a sfidare perfino in divino.
Un documentario che tutti i fan del Ghibli dovranno sicuramente recuperare, per approfondire un tema che da sempre è presente nelle opere del Maestro, il quale nonostante dopo Il Ragazzo e l’Airone risulti meno fiducioso riguardo al futuro, si è sempre battuto a modo suo per tutelare quella natura che nasconde tanto fascino e tanta magia, specie agli occhi dei Bambini (vedi Totoro) in quanto saranno coloro che pagheranno le conseguenze delle nostre noncuranze.
Fonte: Fumettologica