Continua il tira e molla tra i vari sindacati che rappresentano artisti e maestranze del cinema statunitense, in cui si alternano spiragli per una risoluzione delle varie problematiche e nette prese di posizione delle parti in causa
Continuano le ormai famose schermaglie del cinema a stelle e strisce, che si stanno susseguendo da diverso tempo, e che vedono contrapposti, in particolare, l’AMPTP, la quale rappresenta le principali case di produzione e major statunitensi, e i sindacati degli sceneggiatori e degli attori americani, rispettivamente la WGA e la SAG -AFTRA.
E’ notizia di questi giorni che sembrano vedersi le prime possibilità di trovare una soluzione, quantomeno parziale, alle annose questioni che hanno portato ad un incredibile sciopero congiunto di attori e sceneggiatori (di cui ricordiamo esserci un solo precedente negli anni ’60).
In data odierna si terrà infatti un incontro tra la WGA, che rappresenta la maggior parte degli sceneggiatori in sciopero (da oltre 100 giorni), e la AMPTP, proprio su impulso ed invito di quest’ultima. Non si hanno grandi informazioni in merito, pertanto sarà necessario attendere ancora qualche altro giorno per avere maggiori chiarezza su quanto verrà discusso in questo delicato appuntamento. Tuttavia un recente comunicato del WGA ha fatto intendere che gli animi siano tutt’altro che distesi.
Restano nettamente sulle proprie posizioni anche gli attori e le attrici entrati ufficialmente in sciopero il 13 luglio di quest’anno. Pur non mancando qualche approccio tra le parti, appare chiara la linea del sindacato degli artisti, in particolare per quanto riguarda uno dei temi più accessi della disputa, ossia quello dell’utilizzo delle AI nell’industria cinematografica.
Risultano assolutamente inequivocabili le dichiarazioni rilasciate dal presidente della sigla SAF-AFTRA Fran Drescher, la quale ha definito l’improprio utilizzo delle intelligenze artificiali come un “cocktail mortale“, un “veleno” che deve essere severamente regolato.
Ha poi aggiunto che deve essere compito della SAG-AFTRA porre delle “barricate” dato che si sta avendo a che fare con della “dinamite che deve essere maneggiata con cura“.
Non resto che attendere gli ulteriori sviluppi di questa annosa vicenda, che ha di fatto bloccato l’intera produzione dell’industria cinematografica, della televisione e delle piattaforme streaming.
Fonte: Deadline