I meravigliosi anni 90 – 1993: l’ascesa della “Kliq” e l’incoronazione del nuovo Re

Continua il nostro racconto del grande wrestling anni 90: oggi ci concentriamo sull’ultima parte del 1993, con l’ascesa della “Kliq” e l’arrivo di un nuovo King of the Ring

wrestling vintage 1993 king of the ring

Il 1993 è l’anno in cui comincia a prendere forma la “Kliq”, cioè quel gruppo di giovani lottatori nato nel backstage della WWF che include Sean Waltman (ai tempi conosciuto come “1-2-3 Kid”), Kevin Nash (“Diesel”), Scott Hall (“Razor Ramon”) e Shawn Michaels. Nash venne presentato al pubblico come la guardia del corpo di Michaels mentre Hall e Waltman furono dapprima rivali e in seguito divennero compagni di coppia. L’amicizia fra questi atleti (a cui nel 1995 si sarebbe unito Paul Levesque, cioè “Triple H”) rimane ancora oggi una delle più solide nel mondo del wrestling.

Il personaggio di Scott Hall, “Razor Ramon”, nato come heel, stava diventando molto popolare fra il pubblico e, pertanto, Vince McMahon decise di farlo diventare un babyface. Nel frattempo, Waltman aveva fatto un paio di apparizioni a Monday Night Raw, perdendo, ma il pubblico aveva comunque avuto modo di notare questo giovane prospetto conosciuto semplicemente con il nickname di “The Kid”. Nel mese di maggio, quindi, al ragazzino toccò proprio un incontro con il quotatissimo Razor Ramon. Quando il match sembrava concludersi secondo le previsioni della vigilia, cioè con una schiacciante vittoria da parte di quest’ultimo, Waltman riuscì ad evitare il colpo del kappaò e con un acrobatico moonsault dal paletto (le acrobazie sarebbero state la specialità della casa per molti anni a venire) riuscì a schienare l’avversario per la vittoria finale. Tanto il pubblico nell’arena quanto lo stesso Razor non potevano credere a quello che era appena accaduto: un jobber – così venivano definiti gli sparring partner che si confrontavano con i lottatori più forti – aveva appena battuto una stella con un pulito conto di tre. Fu così che nacque il soprannome di “1-2-3 Kid”.

123 kid

A causa dell’inattesa sconfitta, Razor Ramon divenne oggetto degli sfottò del pubblico ma anche delle prese in giro di alcuni dei suoi colleghi. Molto attivi in questo senso furono i Money Inc., la coppia formata dagli spocchiosi Ted DiBiase e IRS, che si spinsero al punto di chiamare il collega sul ring per umiliarlo davanti a tutti. Come potete immaginare, nel mondo del wrestling le offese hanno sempre delle conseguenze e ne venne fuori una rissa che decretò il definitivo passaggio di Razor fra i “buoni” della federazione. Sorprendentemente, dalla parte di Scott Hall si schierò proprio 1-2-3 Kid. Ne nacque un’insolita alleanza e, grazie all’aiuto di Razor, Waltman riuscì a ripetere proprio contro The Million Dollar Man l’impresa compiuta in precedenza con il suo attuale partner. In definitiva, 1-2-3 Kid aveva restituito il favore a Ramon e gli aveva dato la possibilità di ripagare Ted DiBiase con la stessa moneta.

Dal canto suo, Shawn Michaels era saldamente campione intercontinentale, avendo prima difeso con successo la cintura alla Royal Rumble contro il suo ex compagno di coppia nei Rockers, Marty Jannetty, ed avendo perso per count-out – ricordate che il titolo può cambiare di mano solo per schienamento o sottomissione – contro l’allora imbattuto Tatanka a WrestleMania IX.

Subito dopo Wrestlemania, Michaels iniziò una faida con Mr. Perfect, che era stato campione intercontinentale in precedenza. La rivalità fra i due si spinse oltre il ring e, a maggio, interferendo nel re-match fra Shawn e Marty Jannetty durante una puntata di Raw, Perfect causò la perdita della cintura da parte dell’Heartbreak Kid. Qualche settimana dopo, comunque, Michaels riconquistò la corona durante un evento non trasmesso in televisione. Quella stessa sera avvenne il debutto di Kevin Nash nei panni di Diesel che si presentò a bordo ring come guardia del corpo di Shawn e lo aiutò a rivincere il titolo.

kevin nash debut

Nash faceva paura: imponente, vestito di pelle nera, con espressione perennemente minacciosa e occhiali da sole, se ne stava all’angolo del suo assistito e ogni tanto, quando l’arbitro era distratto, interveniva per mettere colpire gli avversari e consegnare la vittoria all’amico. Come nel mese di agosto, a Summerslam, dove fu fissata la resa dei conti fra Shawn e Mr. Perfect con in palio il titolo intercontinentale. Ancora una volta, proprio quando Perfect sembrava sul punto di portare a casa la contesa, il provvidenziale intervento di Diesel fece sì che la cintura rimanesse alla vita di Michaels.

Qualche mese prima, ad aprile, la WWF aveva intrapreso l’European Spring Tour, una serie di show fra Regno Unito, Irlanda, Germania, Francia, Spagna e Italia. L’ultima data della tournée si tenne proprio al Forum di Assago di Milano, il 25 aprile, e venne trasmessa in diretta su Tele+2. Al commento c’era l’immancabile Dan Peterson mentre le interviste dal backstage vennero condotte da un giovane Guido Bagatta. Quella sera era presente il roster delle grandi occasioni, dagli Steiner Brothers ai Money Inc., da Yokozuna a The Undertaker, da Bam Bam Bigelow a Bret “The Hitman” Hart. Nel main event furono proprio questi ultimi ad affrontarsi e, raccogliendo i suoi commenti a pochi instanti dalla contesa, Bagatta ci tenne a ricordare ai telespettatori italiani che Hart era “l’unico ad aver vinto tutto” nella WWF (titolo assoluto, di coppia e intercontinentale). Poi risuonò la sua musica e il lottatore fece il suo ingresso nel Forum, acclamato dal pubblico di casa che scandiva, tradendo un chiaro accento italiano: Itmen! Itmen!. A Bigelow, invece, veniva riservata una pioggia di Sceeemo! Sceeemo!. Anche il direttore di gara, secondo la peggiore tradizione italiana da stadio, veniva apostrofato con cori come Arbitro venduto!. Insomma, il clima a Milano era decisamente rovente. Mentre Bret consegnava i suoi occhiali rosa a un bambino fra il pubblico, come faceva sempre prima di ogni incontro, Dan era incuriosito dal fatto che parecchi fan presenti quel giorno indossassero gli stessi occhiali e si chiedeva: “ma dove li hanno presi??”. E risentirlo oggi, nell’era di Internet e del merchandising selvaggio, fa un po’ sorridere. Il match fu piuttosto bello, con un ottimo Bam Bam nei panni del “cattivo” provocatore del pubblico e un Hitman in grande spolvero. Ricordo che la mossa di chiusura, vista in diretta, mi lasciò a bocca aperta. Di fatto, nella WWF dominata dai giganti, non si assisteva spesso a evoluzioni particolarmente tecniche e acrobatiche (che, poco a poco, però, cominciavano a prendere sempre più piede). Per cui vedere Hart arrampicarsi sulle spalle di Bigelow per poi arrotolarsi su di lui e incastrarlo a terra per il conto di tre fu davvero sorprendente ed esaltante. Finita la diretta, riavvolsi il nastro della videocassetta (ovviamente lo avevo registrato, si capisce…) e riguardai la mossa almeno cinque volte. L’altro dettaglio che aveva colpito la mia attenzione e che fu, anch’esso, meritevole di una revisione fu l’ultimo frame, prima della chiusura del collegamento, in cui si vede un tifoso tentare l’invasione del ring e una mano che lo tira giù mentre cerca di sollevarsi aggrappato alla corda. Pensai: stasera se la vedrà davvero brutta.

bret hart bam bam bigelow

Un paio di mesi dopo i due avversari si incontrarono nuovamente a King of The Ring, un torneo a eliminazione diretta per decretare il “Re” della disciplina, che in passato si era già disputato (per esempio, wrestler come Harley Race o Macho Man lo avevano vinto, fregiandosi del titolo di King) durante degli house show non trasmessi in tivù. Nel 1993, King of The Ring divenne ufficialmente il quinto pay-per-view annuale della federazione. Il 13 giugno, a Dayton, in Ohio, Bam Bam e Bret si ritrovarono quindi in finale l’uno contro l’altro e Hart chiuse l’incontro con la stessa mossa eseguita a Milano, laureandosi dunque nuovo “Re del ring”. Il problema è che, qualche tempo prima, la WWF aveva assunto, principalmente come commentatore, un certo Jerry Lawler, leggenda di Memphis che si faceva chiamare “The King” sin dagli anni Settanta! Sentendosi l’unico davvero meritevole di usare quell’appellativo, Lawler non poteva certo accettare che ci fosse un altro Re nella federazione ed interruppe la cerimonia di incoronazione di Hitman. Ne nacque un’aspra rivalità che ebbe come primo capitolo un match a Summerslam in agosto.

A dire il vero, Lawler inizialmente cercò di evitare l’incontro fingendo un infortunio e indicando Doink The Clown come suo rimpiazzo. Dato che, però, durante la contesa fra i due, The King si rese protagonista di varie interferenze, venne forzato dai dirigenti a salire sul ring per affrontare Hart con la minaccia di una squalifica a vita se si fosse rifiutato. Bret ottenne la vittoria applicando la sua sharpshooter e costringendo l’avversario a cedere ma, considerato che fra i due non correva affatto buon sangue, nonostante i continui solleciti dell’arbitro, dopo la conclusione l’Hitman si rifiutò di mollare la presa. A quel punto, il direttore di gara si vide costretto a rovesciare il verdetto e a proclamare Lawler vincitore e, di conseguenza, “indiscusso Re della WWF”. La battaglia fra i due era lontana dall’essere conclusa.

bretcoronation93

Nei mesi successivi, la faida continuò a divampare, e Lawler si spinse fino ad insultare in televisione i familiari di Bret, prendendo di mira in particolar modo i suoi genitori. La resa dei conti venne fissata per Survivor Series, a novembre, evento nel quale si sarebbe dovuto disputare un tradizionale match a eliminazione fra Bret, in squadra coi fratelli Owen, Bruce e Keith e Jerry Lawler, che sarebbe stato coadiuvato dai suoi tre misteriosi “cavalieri”. Purtroppo, appena prima del pay-per-view, The King fu costretto a lasciare la federazione per motivi legali. Il testimone fu così raccolto da Shawn Michaels.

Michaels era stato assente dalle scene per qualche mese ma, considerato che la rivalità dell’anno prima fra lui e l’Hitman non si era certo esaurita, al suo rientro fu felice di occupare il posto vacante nell’incontro.

shawn michaels

Il match fu letteralmente dominato dai fratelli Hart che si sbarazzarono velocemente dei tre “cavalieri” (tre lottatori mascherati) e, trovandosi da solo contro un’intera squadra, ad un certo punto Michaels preferì abbandonare il ring facendosi contare fuori. Prima che questo avvenisse, però, si verificò un episodio che avrebbe avuto delle importanti ripercussioni l’anno dopo. L’unico eliminato della famiglia Hart fu Owen che, dopo la fine della contesa, tornò sul quadrato e se la prese col fratello Bret, reo, a suo dire, di aver provocato la sua eliminazione. In quel momento tutti ebbero l’impressione che si trattasse di una semplice lite fra fratelli e nessuno diede particolare peso all’accaduto.

Nessuno avrebbe mai immaginato che Owen in realtà covasse da tempo un forte risentimento nei confronti di Bret ma tutti, nel 1994, ne avrebbero osservato le conseguenze.

 

 

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Gianluca Caporlingua

Cresciuto (???) giocando a calcio e sbucciandomi le ginocchia sui campi in terra della provincia siciliana. Da bambino, però, il sogno (rimasto nel cassetto) era quello di fare il wrestler. Dato che mia madre non mi avrebbe mai permesso di picchiare gli altri, ho deciso di cominciare a scrivere le storie dei miei eroi. Oggi le racconto filtrandole coi ricordi d'infanzia.

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