Il Corvo – Il regista Rupert Sanders bandisce le armi da fuoco dal set

Il regista Rupert Sanders ha bandito dal set de Il Corvo tutte le armi da fuoco, alla luce di quanto successo durante l’adattamento del 1994 e, più recentemente, sul set di Rust.

Sanders

Per il reboot de Il Corvo, Rupert Sanders non ha avuto dubbi: niente armi da fuoco sul set, per garantire la sicurezza di tutti. Sicuramente a influenzare la sua scelta ci sono stati gli eventi drammatici legati all’adattamento di Proyas del 1994, durante il quale Brandon Lee perse la vita proprio a causa di un colpo inceppato in una pistola.

A quello si aggiunge il più recente caso dell’ottobre 2021 quando, sul set di Rust, la direttrice della fotografia Halyna Hutchins è stata colpita mortalmente da un colpo sparato da Alec Baldwin (vi avevamo parlato qui della vicenda).

Quando Sanders ha iniziato le riprese nel 2022, la vicenda era ancora fresca e il regista ha insistito a lungo per avere un set il più sicuro possibile.

«La sicurezza è la priorità numero uno. I set sono molto pericolosi: ci sono auto che si muovono rapidamente, con delle gru in cima. Ci sono stuntmen che cadono già per le scale su corde da funambolo. Già solo camminare in giro per un set di notte, con le macchine per la pioggia e le luci, è come lavorare in un ambiente industriale.

«Quindi è pericoloso. Bisogna essere protetti. Il primo giorno ho incontrato il dipartimento per gli effetti speciali e l’armaiolo – che è stato grande – a Praga. Erano molto consapevoli della questione sicurezza. Seguono le stesse linee guida dell’esercito, quando si tratta di maneggiare armi, ma non volevo rischiare neppure quello.»

Sanders

Ruper Sanders e il NO ad armi funzionanti

Il regista ha continuato:

«Quindi ho detto, categoricamente ‘Non avremo armi da fuoco sul set’, che significa nessuna pistola che fosse caricata né per davvero né a salve, da nessuna parte, mai, così che nessun proiettile potesse esservi inserito. Sono tutte pistole da softair, e alcune di loro sono giocttoli di gomma o metallo, funzionanti ma senza meccanismo di fuoco.»

Sanders non è l’unico a essersi schierato contro l’uso di armi vere sui set; dopo quanto accaduto in Rust, infatti, molti importanti attori e registi hanno chiesto a gran voce di rinforzare la sicurezza sui set. A quanto è emerso, spesso è il tentativo di ridurre tempi e costi di produzione a far passare in secondo piano l’aspetto della sicurezza, causando incidenti come quelli indicati – e molti altri, di minore entità, di cui si sa poco o nulla.

Qualche tempo fa, anche Dwayne ‘The Rock’ Johnson ha preso una posizione netta in merito, raccontando a Variety che tutti i film e le serie prodotti dalla sua Seven Bucks Productions sarebbero passati a pistole di gomma, aggiungendo:

«Non staremo a preoccuparci dei soldi; non importa quanto costa.»

Sanders ha confermato che la sua scelta ha avuto un impatto economico, ma

«[…] è un prezzo che vale la pena pagare. Ha richiesto un bel po’ di soldi dal mio molto limitato budget per i visual effects, ma penso ne sia valsa la pena. Gli effetti, in questo film, sono molto rivolti alla camera. Abbiamo fatto principalmente riprese in esterni, quindi occorre bilanciare bene le spese per gli effetti, se il budget non è enorme. Ma per me, è stata una spesa più che valida per garantire a tutti sicurezza e comfort in questo progetto.»

Il reboot diretto da Rupert Sanders sarà nei cinema mondiali a partire dal 23 agosto, e vedrà Bill Skarsgård nei panni di Eric Draven e la musicista FKA Twigs in quelli di Shelly.

Per maggiori informazioni sulle versioni tratte dal bellissimo fumetto di James O’ Barr, vi consiglio questo bellissimo articolo in cui abbiamo tracciato brevemente la storia degli adattamenti de Il Corvo.

E se non lo avete ancora letto, accettate un consiglio, fatevi un favore e correte a cercarlo. Qualcosa mi dice che non ve ne pentirete.

Fonte: Variety


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Claire Bender

Vive con un dodo immaginario e un Jack Russell reale, che di recente si è scoperto essere Sith. Grifondoro suo malgrado, non è mai guarita dagli anni '80. Accumula libri che non riesce a leggere, compra ancora i dvd e non guarda horror perché c'ha paura. MacGyver e Nonna Papera sono i suoi maestri di vita.

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