Dopo il recente annuncio sul passaggio dei diritti del franchise dedicato a James Bond da MGM ad Amazon – di cui oramai MGM fa parte – Daniel Craig, l’ultimo a vestire i panni di 007, dice la sua a Variety.
Pochi giorni fa, abbiamo condiviso con voi la notizia sul franchise di James Bond, passato ufficialmente sotto il controllo creativo di Amazon. I diritti relativi al celebre agente segreto appartenevano solo in parte alla MGM, acquisita circa quattro anni fa proprio dall’azienda di Bezos e convogliata in quelli che oggi sono gli Amazon MGM Studios.
Quando MGM fu acquistata – per la modica cifra di 8.5 miliardi di dollari – portò con sé i diritti di distribuzione dei film di James Bond, ma nient’altro: gli studios detenevano infatti solo il 50% dei diritti del franchise, senza alcuna voce in capitolo in merito alle scelte creative.
Il destino del bell’agente era quindi rimasto incerto, dal momento che il controllo – produttivo e creativo – era ancora in mano a Michael G. Wilson e Barbara Broccoli.
Almeno fino a qualche giorno fa quando, come vi abbiamo raccontato, un accordo ha sancito che i due sarebbero rimasti co-produttori e co-proprietari del franchise, mentre il controllo creativo passa di fatto agli Amazon MGM Studios.
Daniel Craig sulla nuova svolta di James Bond
Daniel Craig, l’ultimo a vestire (per cinque volte) i panni di James Bond prima del passaggio di consegne, ha accolto la notizia con un’eleganza molto bondiana:
«Il rispetto, l’ammirazione e l’affetto che nutro verso Barbara e Michael restano inalterati. Auguro a Michael una lunga, rilassante – e molto meritata – pensione; quanto a Barbara, qualsiasi cosa in cui si avventurerà so che sarà spettacolare, e spero di poter farne parte.»
L’accordo raggiunto dalle parti ha sconvolto Hollywood per quanto sia unico nel suo genere: Wilson, Broccoli e Amazon MGM hanno infatti formato una joint venture che deterrà la proprietà intellettuale dei diritti su James Bond.
E mentre tutte e tre le parti saranno comproprietarie del franchise, gli Studios avranno il totale controllo creativo per i progetti futuri. L’ottantasettenne Wilson, come dichiarato da Craig, andrà in pensione:
«La mia carriera con 007 copre quasi 60 incredibili anni, per cui ora faccio un passo indietro dalla produzione dei film di James Bond per dedicarmi all’arte e a progetti di beneficenza.»
Broccoli, che invece di anni ne ha 64, progetta di continuare a lavorare nel cinema, ma concentrando i suoi sforzi di produttrice altrove:
«La mia intera vita è stata dedicata a mantenere e costruire sulla stupenda eredità che mio padre – Cubby Broccoli – ha lasciato a me e Michael. Ho avuto la fortuna di lavorare con quattro degli attori pazzeschi che hanno interpretato 007, oltre a centinaia di artisti meravigliosi.
Con il ritiro di Michael e la conclusione raggiunta con No Time to Die sento che è tempo di dedicarmi ad altri progetti.»
Questo ciclo si è definitivamente concluso, e ci sentiamo di dire che lo ha fatto nel modo migliore. Cosa ci riserverà il futuro? Una serie, magari? Dei nuovi film che riusciranno ad appassionarci ancora una volta (e magari ad appassionare nuovi futuri bondiani)?
Per ora possiamo solo fare congetture – e sperare che Amazon eviti quelle forzature politicamente corrette che tanto piacciono negli USA. E nell’attesa, godiamoci un buon Martini. Ma mi raccomando: che sia agitato, non mescolato.
Fonte: Variety