Arrivano altri dettagli sull’attesissimo (e fin qui piuttosto discusso) sequel di Joker. Grazie al lavoro dei colleghi di Variety, abbiamo ottenuto indicazioni precise sulla direzione sempre più “musicale” che il progetto starebbe assumendo
Uno dei film più attesi del 2024? Sicuramente.
Uno di quelli che sta facendo più discutere senza nemmeno essere uscito? Neanche a dirlo.
Joker: Folie à Deux rischia di essere uno dei sequel più controversi di sempre, complice l’impronta estremamente “musical” che il progetto ha assunto durante la sua lavorazione.
Per la verità, questa scelta artistica era stata resa nota fin dalle prime battute di produzione, provocando il dissenso (forse a quel punto ingiustificato) di molti estimatori del primo film.
Beh, se fate parte di quel filone di appassionati intimoriti e infastiditi dalla componente musicale che sarà fulcro delle nuove avventure di Arthur Fleck, i prossimi dettagli potrebbero non piacervi del tutto.
Un film Jukebox
Variety, che ha dedicato un approfondimento a Joker: Folie à Deux, ha definito il sequel come un “film jukebox”.
A quanto pare, i momenti in musica saranno molti più del previsto. Stando alle ultime informazioni raccolte, infatti, il film ospiterà circa quindici canzoni molto ben note al pubblico, di cui però non conosciamo titoli o autori. Le canzoni saranno lette e interpretate in una chiave inedita, arrangiata in esclusiva per lo sviluppo del sequel. La presenza di tutte queste “cover”, però, non esclude la presenza di brani originali all’interno del film (stando ai rumors, ce ne dovrebbe essere almeno uno).
Musica e aspetto retrò
Pur non avendo in mano nulla se non un paio di foto ufficiali, potremmo comunque tirare le prime somme sull’aspetto estetico che Joker: Folie à Deux promette di avere. Troveremo probabilmente un’estetica molto retrò, forse ispirata dalla Hollywood degli anni ’30. La musica, poi, la farà da padrona, ed è proprio questa scelta, per il momento, a scontentare molti.
Parliamoci chiaro, è sempre sbagliato sparare sentenze su un prodotto basandosi sul relativo nulla.
Mi rendo però conto che le aspettative siano altissime: Joker di Todd Philips è stato qualcosa di incredibile, ispirato, poetico e gradevolmente folle. La fotografia cupa, un Phoenix delirante, scene disturbanti: tutto perfetto, tutto assolutamente al posto giusto.
Pare piuttosto evidente che la brusca virata verso la chiave Musical possa turbare e preoccupare i più, dal momento che sembra esserci un divario davvero marcato tra quello che fu il primo film e quello che sarà Joker: Folie à Deux.
Secondo chi scrive, un elemento di perfezione di Joker è stato il sapersi discostare con sapienza da tutto ciò che è fumettistico e supereroistico. Migliaia di persone totalmente estranee a questo mondo hanno comunque apprezzato, adorato e amato il primo film di Philips. Il timore che questa sorta di “indipendenza” si vada a smarrire con l’inserimento di personaggi più caratteristici come Harley Quinn, per la verità, è piuttosto concreto, e se ciò succedesse, a mio avviso, sarebbe davvero un peccato.
Senza contare quel tarlo, quella vocina che non mi lascia in pace dal momento dell’annuncio di Joker: Folie è Deux: questo sequel, musical o meno, serve davvero?
Aspettiamo, non c’è altra soluzione.
Fonte: comicbook.com, Variety