Kappalab presenta Origanime – Gli origami dello Studio Ghibli e la nuova edizione del bellismo Storie di fantasmi giapponesi scritto da Yakumo Koizumi e illustrato da Keiko Ichiguchi. Ecco tutti i dettagli
Vorreste dilettarvi con l’arte degli origami? Quale miglior modo per farlo se non partendo dai personaggi che adoriamo? Ecco finalmente giungere in Italia gli origami dello Studio Ghibli grazie a Kappalab!
“Il castello errante di Howl”, “La città incantata”, “Principessa Mononoke” e tanti altri! Possiamo continuare a vivere le emozioni degli splendidi film di Hayao Miyazaki e Isao Takahata costruendo passo dopo passo i personaggi più emblematici dello Studio Ghibli: Totoro, il gatto Jiji, gli spiriti Kodama, Senza Volto, Ponyo e altri ancora!
• 15 modelli inediti di difficoltà crescente, per esperti e per novizi
• 32 fogli per origami coi colori specifici dei personaggi
• Presentazione dei personaggi e dei loro film
Kappalab presenta inoltre la nuova edizione del volume che nel 2011 portò l’opera di Yakumo Koizumi per la prima volta in Italia nella sua versione integrale, e apparso successivamente anche come “Principesse e mononoke”, impreziosito dalle evocative illustrazioni di Keiko Ichiguchi: Storie di fantasmi giapponesi.
Ci attirano, ci affascinano, ci spaventano e spesso ci lasciano con un impensabile senso di vuoto. Le storie di fantasmi giapponesi aleggiano tra l’orrore e il romanticismo, in un limbo costellato da spettri di principesse, cortigiani, guerrieri e briganti che non trovano pace per essere stati costretti ad abbandonare il mondo terreno prima di aver compiuto fino in fondo il loro percorso, e infestato da oggetti o esseri talmente antichi da acquisire un’anima e mutarsi così in mononoke. Vendetta, risentimento, nostalgia, altruismo, amore: ogni spirito, umano o animale, ha il suo personale motivo per mostrarsi ai viventi, e ognuno lo fa in modo diverso.
“Storie di fantasmi giapponesi” raccoglie i più celebri racconti di genere della tradizione del Sol Levante, come quello di Hoichi, il suonatore cieco di biwa, o quello di Oyuki, la dama delle nevi, che tornano qui nella loro dimensione originale. Questi racconti costituiscono un serbatoio culturale e folcloristico per grandi autori e registi giapponesi, fra cui Rumiko Takahashi per “Lamù”, Shigeru Mizuki per “Kitaro del cimitero”, Isao Takahata per “Pompoko” e Hayao Miyazaki per “La Principessa Mononoke”.
Da questo libro, inoltre, è tratto il visionario “Kwaidan” di Masaki Kobayashi, Premio Speciale della Giuria al Festival di Cannes.