La caduta della casa degli Usher – Cosa pensiamo di un grande classico riproposto in chiave moderna

“Sono l’assistente procuratore federale C.A. Dupin, a colloquio con Roderick Usher, è il 20 novembre dell’anno 2023″. Inizia così l’intenso racconto della Caduta della Casa degli Usher.

copertina speciale casa degli usher

Non molto tempo fa, Netflix ha rilasciato un altro piccolo capolavoro firmato da Mike Flanagan che porta in spalla però una grossa responsabilità. La nuova miniserie di Flanagan ripropone un capolavoro senza tempo nato dall’illustre penna del padre dei racconti del terrore.

Nel dettaglio, La caduta della casa degli Usher vuole riproporre in chiave moderna il classico del Maestro Edgar Allan Poeh. Diciamo che sotto sotto un po’ c’era da aspettarselo, visti i precedenti progetti cinematografici diretti dallo sceneggiatore statunitense.

Lo stile è quello! Flanagan, assieme ad altri nomi di rilievo come per esempio Ryan Murphy (celebre per aver creato la fortunatissima antologia di American Horror Story), ha chiaramente deciso di riscrivere la storia dei racconti horror. “La Caduta della Casa degli Usher” è solo l’ultimo dei successi che Flanagan propone e a dirla tutta forse non è nemmeno il migliore.

A differenza di ciò che abbiamo visto in The Haunting of Bly Manor o in Hill House, la caduta degli Usher lascia da parte i romanticismi e le storie emozionanti, per fare spazio ad una narrazione, si più dinamica, ma anche meno terrificante e molto più splatter.

Quel romanticismo che abbiamo trovato e apprezzato tanto nei precedetti progetti di Flanagan, nella Caduta della Casa degli Usher è quasi totalmente assente. Ma questo non vuol dire che la mini serie non meriti attenzione o che si possa definire un completo fallimento.

Anzi, nel complesso è intrigante e tiene col fiato sospeso lo spettatore fino all’ultimo episodio. La trama si articola intorno alla storia di una famiglia ricca e potente: gli Usher.


Trama de La Caduta della casa degli Usher

È il 20 novembre 2023, quando l’assistente procuratore Auguste Dupin riesce ad ottenere, dopo anni di duro lavoro, un colloquio con il capostipite della potentissima e sospettatissima famiglia Usher. Una famiglia la cui ricchezza è stata fondata sul mercato farmaceutico e da molte delle voci che girano, non sempre in modo corretto.

Sono tanti gli intrighi che si legano ad ognuno dei membri della famiglia. Intrighi pericolosi e che nella maggioranza dei casi porta i membri stessi alla morte. Non è per caso che Roderick Usher decide finalmente di vuotare il sacco e raccontare tutta la verità sull’origine della loro fortuna.

Una fortuna che come abbiamo già accennato, porterà alla morte di molti membri della famiglia, anche se i loro decessi saranno etichettati tutti come tragici incidenti.

Roderick ha in tutto 6 figli, nati da relazioni differenti ma trattati tutti con lo stesso rispetto e accuditi dal proprio padre come se fossero tutti figli della stessa madre. Non a caso, i figli di Roderick sono tutti, o quasi, professionisti lanciati, che hanno trovato a modo loro la possibilità di tenersi stretti la propria fortuna.

La caduta della casa degli Usher

Il potere e la ricchezza però, molto spesso accecano la vista, anche delle brave persone. Non a caso, i 6 figli, dal più adulto a quello minore, sono così legati alla loro posizione sociale, da diventarne ossessionati.

Sono molte e interessanti, le vicende che accompagnano i protagonisti di questa serie Netflix ma un punto a favore, va sicuramente alla scelta del cast. Tra i personaggi principali ritroviamo anche vecchie conoscenze come Carla GuginoKate Siegel, T’Nia Miller e Henry Thomas.

Riconfermando così che il modus operandi di Flanagan, di far ricadere la scelta su professionisti già lanciati nei suoi precedenti progetti è un vero successo. Ci siamo un po’ affezionati ad alcuni di loro, nonostante i loro ruoli siano completamente diversi da quelli precedentemente proposti.

La caduta della casa degli Usher

Tra le “nuove” conoscenze che troviamo nel cast, una è molto particolare e definirla “nuova” forse è un po’ sbagliato. Parliamo del grandissimo Mark Hamill che ha posato la spada laser di Skywalker per indossare il completo di uno spietato e competentissimo avvocato.

Dietro ogni grande realtà che si rispetti, intorno alla quale girano soldi, fama e potere, c’è sempre un buon avvocato pronto a tutelarne le spalle. Hamill ha avuto proprio questo ruolo, un legale freddo ed astuto che pur di farla fare franca agli Usher, ha sporcato le proprie mani di orrendi crimini.

Mark Hamill

Dalla visione di questa serie emergono comunque tantissime tematiche attuali che si fondono quotidianamente con la vita di tutti noi. Dalla follia, all’ambizione estrema fino ad arrivare all’apice della perversione sessuale. Sono tutti temi caldamente affrontati nel corso degli 8 intriganti episodi.

In conclusione potremmo affermare che “La caduta della casa degli Usher” non è sicuramente paragonabile ad altre serie come “Midnight Mass” il cui significato è andato oltre alla semplice mini serie da compagnia.

Tuttavia, se si è appassionati del genere consigliamo di dedicare almeno un weekend alla visione di questa serie, ma soprattutto suggeriamo di tenere d’occhio Mike Flanagan che risulta sempre una garanzia.


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Carmela Massa

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Appassionata di musica, anime, manga e serie tv, vivo la vita come se fossi la protagonista di un teen drama. Anche adesso che ho passato la 30ina. Amo scrivere di tutto ciò che mi emoziona ed è da piccola che sogno di sposare Goku e salvare il mondo insieme a lui!

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