Anni e anni di trame, sottotrame, stravolgimenti e cambiamenti scaturiti dalla mente di Jason Aaron convergono tutti nell’ultimo evento della Casa delle Idee: La Guerra dei Regni arriva a Midgard, l’ultimo dei Dieci Regni non ancora conquistato da Malekith
Maekith, il Dannato, il Signore degli Elfi Oscuri è stato il grande antagonista del Dio del Tuono (ve ne abbiamo parlato in questo speciale) nel corso degli ultimi anni, stringendo alleanze con i nemici più pericolosi di Thor: Laufey, Ulik, l’Incantatrice, Sindr e, ovviamente, Loki. Le forze del male ora hanno un ultimo obiettivo: la Terra.
A difenderla, come sempre, gli Avengers e tutti gli eroi del nostro Pianeta. Il primo grande merito di Jason Aaron, autore sia della saga che di tutti gli spunti narrativi che ci hanno condotto fino a questo punto, è infatti quello di coinvolgere anche gli eroi urbani -poco avvezzi alle vicende cosmiche-, qualche gruppo ‘minore’, come gli Agenti del Wakanda e dargli un ruolo fondamentale; non semplici comparse: tutti hanno un compito preciso, vitale nella lotta contro Malekith.
Un aspetto che, capitolo dopo capitolo, viene accentuato da scontri – uno contro uno o di gruppo – costruiti alla perfezione: il Punitore e Wolverine contro gli Elfi Oscuri, Ghost Rider contro l’Incantatrice, She-Hulk contro i Troll. Grazie anche al talento di un Russell Dautermann in formissima (a dir la verità, molto più a suo agio su personaggi dalla corporatura possente, come i Giganti di Ghiaccio e Thor), ogni tavola coinvolge e ci trasporta nel bel mezzo del conflitto a New York o a Londra, per poi arrivare sino ad Asgard, a Jotunheim, ad Alfheim, a Nidavellir, al fianco di questo o quell’eroe.
Poco a poco, “I Nuovi signori di Midgard” conquistano i continenti costringendo le forze della Terra a ripiegare sul Monte Avengers e preparare la controffensiva insieme agli Asgardiani guidati da Freyja: con Thor disperso su Jotunheim, è la Madre di Tutti a dirigere le operazioni e organizzare super-gruppi con compiti di recupero, attacco e difesa. L’obiettivo principale è distruggere il Bifrost Nero, grazie al quale Malekith riesce a muovere le proprie truppe. Nuove e inaspettate (o forse solo nascoste) capacità di Daredevil contribuiscono in maniera determinante allo scopo.
Ma una guerra, soprattutto con esseri straordinari di mezzo, riserva sempre qualche colpo di scena inaspettato, ingressi trionfanti, ribaltamenti continui, sacrifici eroici e… morti dolorose.
Dolore e spirito di sacrificio vengono esaltati proprio nei personaggi di Freyja, Odino, Thor (il capitolo cinque, “L’Albero del Mondo brucia”, è pura emozione per gli amanti del Dio del Tuono) e Jane Foster: una celebrazione della famiglia reale Asgardiana e di colei che ha brandito Mjolnhir che esplode nel capitolo conclusivo, nello scontro finale con Malekith. Qui Aaron tira le somme della propria gestione, raccogliendo gli indizi disseminati fin dalle prime storie e buttando nella mischia i personaggi a lui più cari.
Tutto calcolato, tutto studiato nel minimo dettaglio: un grande piano narrativo che, finalmente, raggiunge l’apice.
Divinamente – è il caso di dirlo.
Il personaggio di Thor è immenso: forte, coraggioso, maturo, arrabbiato, divino eppure provato da ciò che ha vissuto. Perché una guerra ha delle conseguenze che devono essere affrontate, sia dai vincitori che dagli sconfitti.
Nell’ultimo atto, Omega, vediamo alcuni dei protagonisti confrontarsi su ciò che erano e su ciò che sono ora: si aprono nuovi scenari, iniziano nuove storie, da Hell’s Kitchen ad Asgard. Quali? Lo scopriremo.
Abbiamo parlato di:
La Guerra Dei Regni nn. 1-5
Autori: Jason Aaron, Ron Garney, Al Ewing, AA.VV.
Formato: 17×26; Spillato; 40 pagine a colori cad.
Editore: Panini Comics
Prezzo: € 3,50 cad.