La tomba per le lucciole dal 16 settembre su Netflix

Approda su Netflix uno dei film targati Studio Ghibli più belli ed emozionanti di sempre: La tomba delle lucciole dal 16 settembre arricchirà il “catalogo Ghibli” della piattaforma

La tomba per le lucciole - Dal 16 settembre su Netflix

La tomba per le lucciole, film originarimente distribuito in Italia con il titolo Una tomba per le lucciole è uno dei grandi assenti dal “catalogo Ghibli” disponibili su Netflix da qualche anno.  Il film vide la luce nel 1988, contemporaneamente a Il mio vicino Totoro, sotto la guida del compianto maestro Isao Takahata. La pellicola, sinora rimasta eslcusa dalla proposta di Netflix legata allo Studio Ghibli entrerà a far parte del suo catalogo dal 16 settembre 2024:

La trama in breve de La tomba per le lucciole:

La tomba per le lucciole è tratto dall’omonimo racconto semi-autobiografico di Akiyuki Nosaka, pubblicato anche in Italia nel 2013 da Kappalab. Sceneggiato e diretto da Isao Takahata, cofondatore con Hayao Miyazaki dello Studio Ghibli, ed animato dallo stesso studio presenta una visione straziante ed intensamente neorealista delle vicende personali di un ragazzo e una bambina indifesi nei confronti dell’orrore della guerra.

Il film è ambientato a Kobe durante la seconda guerra mondiale e nello specifico racconta gli ultimi mesi di vita del giovane Seita e della sua sorellina Setsuko. Seita assisterà alla morte della madre ma per non far soffrire la sorellina le racconterà una bugia. Il padre dei bambini è arruolato su un incrociatore e i bambini non hanno nessun altro su cui poter contare. Seita ce la metterà tutta per garantire ad entrambi la sopravvivenza ma Setsuko è sempre più denutrita e debole. La tomba per le lucciole racconta con dolore vivo e coinvolgente l’esplosione della bomba atomica, la fame e la miseria della guerra.

Isao Takahata nel 1959 cominciò a lavorare per la Toei Doug (l’attuale Toei Animation), per la quale diresse diversi lungometraggi e serie tv animate, come La Grande Avventura del Piccolo Principe Valiant, Heidi, Anna dai Capelli Rossi e Panda! Go, Panda!. Successivamente si staccò dalla Toei per fondare il proprio studio d’animazione insieme all’amico e collega Hayao Miyazaki: fu così che nacque lo Studio Ghibli. Da allora ha diretto diversi lungometraggi animati di successo, tra cui Una Tomba per le Lucciole, Pioggia di Ricordi, Pom Poko e I Miei Vicini Yamada. L’ultimo lungometraggio diretto da Yamada è stato La Storia della Principessa Splendente, che ha fatto il suo debutto nelle sale cinematografiche nel 2013.

Studio Ghibli è uno studio cinematografico di film d’animazione giapponese fondato nel 1985 a Tokyo da Hayao Miyazaki, Isao Takahata, Toshio Suzuki e Yasuyoshi Tokuma. Il primo lungometraggio animato è stato “Laputa – Castello nel Cielo”, scritto e diretto da Miyazaki. Prima de Il Ragazzo e l’Airone, fu La città incantata del 2002 ad aggiudicarsi l’Oscar.

Dopo anni di ressitenza da parte di quest’ultimo, nel febbraio 2020 veniva siglato lo storico accordo tra l’allora più importante piattaforma streaming di intrattenimento (Netflix) e il leggendario studio d’animazione giapponese insignito della Palma d’Oro onorararia durante l’ultima edizione del Festival di Cannes.

Aram Yacoubian, direttore dei contenuti animati su Netflix, dichiarò in merito:

È un sogno che si avvera per Netflix e i suoi milioni di abbonati. I film d’animazione di Studio Ghibli sono leggendari e hanno incantato i fan di tutto il mondo per oltre 35 anni. Siamo felici di renderli disponibili in più lingue per i nostri spettatori in America Latina, Europa, Africa e Asia, così ancora più persone potranno apprezzare questo meraviglioso mondo animato.”

La tomba per le lucciole è un film incredibile da vedere e rivedere e questa sarà l’occasione giusta per togliere un po’ di polvere dal ricordo emozionante legato alla sua visione. Avete già visto La tomba per le lucciole o lo vedrete su Netflix per la prima volta? Fatecelo sapere nei commenti!

fonte: YouTube


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Sig.ra Moroboshi

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Contro il logorio della vita moderna, si difende leggendo una quantità esagerata di fumetti. Non adora altro Dio all'infuori di Tezuka. Cerca disperatamente da anni di rianimare il suo tamagotchi senza successo. Crede ancora che prima o poi, leggerà la fine di Berserk.

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