L’attesissima terza stagione de L’Attacco dei Giganti è stata presentata in anteprima all’Anime Expo 2018: i fan presenti hanno notato un netto cambiamento di tono nella serie, che si apre con un misterioso omicidio
La terza stagione dell’anime L’attacco dei Giganti è stata presentata in assoluta anteprima durante l’Anime Expo 2018, in cui i fan presenti sono stati testimoni del misterioso omicidio che apre la nuova serie. Attenzione, da qui in poi inizieranno una serie di SPOILER della prima puntata della terza stagione, dunque se non volete rovinarvi la sorpresa, abbandonate pure la lettura.
Se siete arrivati fin qui, avete davvero coraggio, dunque è giusto ricompensarvi. Cosa succederà in questa terza, attesissima, stagione?
La premiere inizia con la morte (davvero molto sospetta) del pastore Nick, che come ricorderete era stato preso in custodia dall’Armata Ricognitiva nella scorsa stagione.
Hange decide di andargli a fare visita per interrogarlo nuovamente, ma due soldati le bloccano la strada, dicendole che Nick è morto.
Analizzando il cadavere, Hange nota qualcosa di strano: non ha le unghie. Evidentemente, prima di morire il pastore deve aver subito delle torture da parte di qualcuno intenzionato a tirargli fuori con la forza delle informazioni. Il membro dell’Armata Ricognitiva comincia allora a incalzare l’ufficiale presente sulla scena per avere un confessione, purtroppo senza successo.
Levi e gli altri, riflettendo su questo omicidio, deducono che Nick si sia rifiutato di dare informazioni sull’Armata Ricognitiva, nonostante le torture subite. Non avendo ceduto, probabilmente è stato poi ucciso. Nel frattempo i misteri aumentano: il re, parlando con lo stesso ufficiale militare ritenuto da Hange responsabile della morte di Nick, sembra programmare misteriose mosse politiche.
La morte di Nick sarà solo l’inizio di una nuova missione che porterà Eren, Levi e tutti gli altri a scoprire numerosi segreti.
La terza stagione de L’Attacco dei Giganti comincerà ufficialmente il prossimo 22 Luglio 2018 in Giappone. Noi non vediamo davvero l’ora.