L’Attimo Fuggente compie 35 anni

L’attimo fuggente usciva nelle sale 35 anni fa, regalandoci una delle pellicole più belle della storia del cinema e frasi indimenticabili. E quale modo migliore di celebrarlo, se non ricordardone interpreti e aneddoti?
copertina speciale l'attimo fuggente

Era il 2 giugno 1989 quando le sale americane accolsero un film destinato a cambiare per sempre la storia del cinema – e le vite di tutti noi. Il film era L’attimo fuggente (un bellissimo Dead Poets Society in inglese); il regista, quel Peter Weir che dieci anni dopo ci avrebbe regalato The Truman Show; il protagonista, un indimenticabile Robin Williams a una delle sue migliori interpretazioni – per quanto mi sia difficile trovarne una che non sia superlativa.

Ambientato alla fine degli anni ’50, L’attimo fuggente seppe raccontare in modo commovente l’amicizia, l’adolescenza, il bisogno di appartenenza e la liberazione culturale che avrebbe caratterizzato gli anni seguenti, attraverso un collegio maschile messo a soqquadro dall’anticonformismo del professor John Keating (Williams).

In una realtà scolastica che puntava a creare perfetti americani prodotti in serie – non che le cose siano cambiate poi tanto, in molti sistemi scolastici occidentali -, Keating fece scalpore per i suoi metodi poco convenzionali, volti a promuovere la creatività e favorire il pensiero critico. È stato quello, insieme al lavoro magistrale dei ragazzi – adolescenti veri, all’epoca delle riprese – ad aver impresso a fuoco la Setta dei Poeti Estinti nel nostro cuore, in qualche caso riavvicinandoci alla parte più creativa di noi. 

Indimenticabile lo sguardo malinconico del professor Keating quando, prima di essere definitivamente allontanato dalla scuola, passerà dai “suoi” ragazzi, che gli diranno addio salendo sui banchi e salutandolo con quel “O capitano, mio capitano” che mai dimenticheremo.

L'attimo fuggente

L’Attimo Fuggente – Curiosità

Robin Williams non fu la prima scelta per il ruolo del professore – che gli valse una candidatura agli Oscar: prima di lui, il ruolo fu proposto a Mel Gibson, che lo rifiutò, e a Liam Neeson, su richiesta di uno dei primi registi, Jeff Kanew. La Disney, tuttavia, era ferma su Williams, che però non voleva lavorare con Kanew. Quando, un anno dopo, Peter Weir accettò l’incarico, a ruota l’attore accettò il ruolo. La proposta era stata fatta anche a Dustin Hoffman, che avrebbe dovuto occuparsi anche della regia, ma non poté a causa di altri impegni lavorativi.

Non fu l’unico caso di dubbi sul casting: per il ruolo di Neil Perry, prima di Robert Sean Leonard, l’attenzione era sul giovane River Phoenix, che aveva anche composto una canzone sulla “setta dei poeti estinti”. Tuttavia, Phoenix aveva già lavorato con Weir in Mosquito Coast, e il regista voleva solo attori sconosciuti al grande pubblico nei ruoli degli studenti.

L’attimo fuggente – Il cast ieri e oggi

Non parleremo di Robin Williams, per tre motivi principali: 1. non ha bisogno di presentazioni; 2. all’epoca del film, era già un attore molto noto a Hollywood; 3. la sua morte, avvenuta nel 2014, è un dolore ancora troppo forte per tutti quelli che lo hanno amato (qui vi avevamo parlato del documentario sui suoi ultimi giorni).
L'attimo fuggente
Parliamo però della Setta dei Poeti Estinti, i giovani attori che L’attimo fuggente lanciò e che, in molti casi, hanno avuto brillanti carriere. A partire dal giovanissimo e timido Ethan Hawke, che interpretava un altrettanto timido Todd Anderson, sbloccato proprio dall’approccio del professor Keating. Sarà lui, nella scena finale, il pimo a salire sul banco, seguito dai suoi compagni. La carriera di Hawke è decollata, e gli è valsa quattro nomination agli Oscar, oltre a successi come Training Day, Boyhood e la trilogia composta da Prima dell’alba, Before Sunset – Prima del tramonto e Before Midnight.
L'attimo fuggente
Il compagno di stanza di Todd, Neil Perry, fu interpretato da Robert Sean Leonard. Talentuoso amante del teatro, Neil proverà a inseguire il proprio sogno, ma sarà ostacolato dal padre (il bravissimo Kurtwood Smith), per cui l’arte è una sciocchezza. Non trovando via d’uscita da un futuro che lo condannerebbe all’infelicità, Neil si uccide con la pistola del padre. Sarà proprio questo evento a portare all’allontanamento di Keating dalla scuola. In seguito, Robert Sean Leonard ha lavorato ad altri film, prima di approdare alla serie TV Dr. House – Medical Division, in cui è rimasto per tutte le stagioni.
L'attimo fuggente
L’attore Josh Charles interpretò Knox Overstreet, innamorato di una cheerleader e spronato dagli insegnamenti di Keating a provare a conquistarla. Anche Charles ha continuato a lavorare assiduamente a teatro e in TV, in cui ha raggiunto un discreto successo grazie al personaggio dell’avvocato Will Gardner in The Good Wife.
L'attimo fuggente

L’attimo fuggente – Cosa resta?

Cosa resta, 35 anni dopo, di un capolavoro come L’attimo fuggente, stato ripreso, riproposto, parodiato, citato centinaia di volte? Resta la consapevolezza di poter scegliere il proprio cammino, o anche di non camminare affatto; resta la poesia, in tutte le sue forme e con tutti i suoi significati, l’unica che ci renda davvero vivi; resta il monito a cogliere l’attimo, a non attendere un domani che potrebbe non esserci.

E restano dei ragazzi in piedi sui loro banchi, che salutano il professor Keating/Robin Williams come avremmo voluto fare noi.

L'attimo fuggente

Ne approfitterete per rivedere L’attimo fuggente? Fatecelo sapere nei commenti!

Fonte: Sky TG 24

Sfoglia tutti i film recensiti da MegaNerd!
Avatar photo

Claire Bender

Vive con un dodo immaginario e un Jack Russell reale, che di recente si è scoperto essere Sith. Grifondoro suo malgrado, non è mai guarita dagli anni '80. Accumula libri che non riesce a leggere, compra ancora i dvd e non guarda horror perché c'ha paura. MacGyver e Nonna Papera sono i suoi maestri di vita.

Articoli Correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *