> L’attore Ryan Grantham, guest star in serie TV come “Riverdale“, si è dichiarato colpevole dell’omicidio della madre, trovata senza vita due anni fa. Secondo le leggi canadesi, è condannato all’ergastolo.
Ryan Grantham, attore apparso in serie TV come “Riverdale“, “Supernatural” e “iZombie“, si è dichiarato colpevole lo scorso mercoledì dell’omicidio della propria madre, Barbara Waite. La donna era stata trovata senza vita da un parente nella propria abitazione il primo aprile 2020. Accorsa sul luogo, la polizia aveva subito dichiarato alla stampa che la sessantaquattrenne era stata vittima di omicidio:
«Gli agenti in prima linea hanno stabilito che signora, in seguito riconosciuta come Ms. Waite, è stata vittima di un omicidio e, pertanto, la squadra omicidi è già stata allertata.»
Non sono mai state rese note le dinamiche del crimine né i motivi del suo omicidio.
All’attore ventiquattrenne è stata letta l’accusa nel corso dell’udienza presieduta dal giudice Kathleen Ker. Grantham si è dichiarato colpevole con un «Capisco, Vostro Onore.» e di essere consapevole che, secondo le leggi vigenti nella Columbia Britannica in Canada, tale ammissione di colpa avrebbe implicato una pensa consistente nell’ergastolo senza diritto alla libertà vigilata per un periodo che va dai 10 ai 25 anni.
Il caso proseguirà con la presentazione della sentenza fissata per il prossimo 13 giugno.
Ryan Grantham aveva interpretato il giovane Jeffrey Augustine in Riverdale, ragazzo responsabile dell’incidente in cui era rimasto fatalmente coinvolto Fred Andrews, padre di Archie. L’episodio pilota della quarta stagione, “Capitolo cinquantotto: In Memoria“, è stato realizzato come commiato per Luke Perry, interprete di Fred, scomparso il 4 marzo 2019.
Fonte: Global News
