Ci siamo, Lucca Comics & Games sta per tornare: nella cornice dell’Hard Rock Café di Firenze è stata presentata l’edizione 2023 del Festival dedicato al mondo dell’intrattenimento più importante d’Italia. Ecco come sarà, tra ospiti internazionali e novità sulla manifestazione
Che cosa spinge ogni anno centinaia di migliaia di persone a riunirsi nella città di Lucca per celebrare la passione per il gioco, il fumetto, i manga, il cinema d’animazione, le serie tv, la narrativa fantasy? Probabilmente il fatto che “la felicità è autentica solo se condivisa”, come affermava, parafrasando Lev Tolstoj, il protagonista del film Into the Wild.
In un mondo in cui la tecnologia ci spinge sempre più al culto del sé e al distacco dagli altri, il valore della condivisione delle esperienze trova nella cultura pop una potente e vitale forma di espressione. Ecco perché Lucca Comics & Games, consapevole di questa necessità di connessione, ha scelto proprio TOGETHER (“insieme”) come tema dominante per l’edizione del 2023.
È un invito a riscoprire il valore della comunità e della condivisione delle proprie passioni, in un viaggio avventuroso che non è dissimile da quello compiuto dai nostri personaggi preferiti nei fumetti, nelle serie tv e nei giochi da tavolo. E del resto, nelle narrazioni contemporanee, è proprio il senso della collettività il cuore pulsante che dà vita a opere straordinarie. Ogni opera a fumetti è spesso il risultato del talento combinato di autori, disegnatori, sceneggiatori, letteristi e coloristi, che lavorano insieme per dar vita alla storia in grado di rapirci il cuore. E che dire del cinema o del videogioco, arti collettive in cui registi, game-designer, attori, concept artist e una moltitudine di professionisti danzano all’unisono per creare nuove magie sui nostri schermi? Che l’uomo sia animale sociale lo aveva già capito Aristotele. Che divertimento, felicità e passione siano meglio in compagnia ce lo hanno detto non solo Sean Penn o Tolstoj ma anche Ash Ketchum, che nel quarto film dei Pokémon afferma baldanzoso: “Sono noto come amante del divertimento… ma per condividerlo! Così il gusto raddoppia, anzi triplica!”.
In un mondo definito dal modo in cui lo sguardo verticale del selfie ci obbliga a guardarci ossessivamente in uno specchio nel quale non c’è posto per gli altri, Lucca Comics & Games si propone come una visione di comunità necessaria e rigenerante. Soprattutto, una “comunità delle comunità”, un’oasi in cui appassionati di tutto il mondo si riuniscono insieme per condividere le proprie diverse passioni in un ambiente inclusivo e accogliente. Un’occasione per rompere le barriere dell’isolamento virtuale e riappropriarci del nostro potenziale sociale.
Abbiamo chiesto di rappresentare questa idea di Together a due talentuosi fratelli gemelli di origine israeliana, il fumettista Asaf Hanuka e l’illustratore Tomer Hanuka. La loro immagine cattura l’essenza del tema in modo unico ed evocativo; i personaggi raffigurati rappresentano le molteplici tribù che animano la vasta comunità del festival. Il making di questo lavoro e la loro opera, di ciascuno e in coppia, sarà illustrata in una doppia mostra a Palazzo Ducale.
“Together”, insieme, con lo scopo di arrivare ad una destinazione personale (“to get there”), a riunirsi (“to gather”), al tempo stesso mantenendo ognuno il proprio modo personale di essere. In questo senso, l’immagine diventa un’ode ai molteplici modi di condividere passioni e felicità celebrando al tempo stesso la diversità come fonte di ricchezza per la collettività. Perché come afferma Albus Silente: “siamo forti solo quanto siamo uniti, deboli solo quanto siamo divisi.”
Siamo entusiasti di accogliervi a Lucca Comics & Games 2023, dove saremo tutti insieme, nelle nostre differenze, per creare ricordi indimenticabili. Preparatevi per un’esperienza che unisce generazioni, culture e passioni, perché solo insieme possiamo rendere possibile l’inaspettato.
GLI AUTORI DEL POSTER E L’INTERPRETAZIONE DEL TEMA
Tomer e Asaf, una tribù di due. Qualunque sceneggiatore sa che un supereroe è nulla senza un’adeguata “origin story”. Ci vuole il casuale morso d’un improbabile ragno radioattivo per far nascere Spider-Man, la morte dei genitori per creare Batman, quella d’un intero pianeta per Superman. E spesso, grandi poteri sono accompagnati non solo da grandi responsabilità, ma anche da fragilità invincibili: la cecità di Daredevil, il cuore malato di Tony Stark, l’aspetto da sfigato di Clark Kent.
Nella “origin story” di Tomer e Asaf Hanuka c’è un paese ricco di bellezza e storia quanto segnato da tensioni e guerre: Israele. I due fratelli gemelli crescono, per dirla con le loro parole, come una “tribù di due persone”, e scoprono il loro superpotere grazie all’incontro casuale con una manciata di grandi del fumetto. Non servono ragni radioattivi: bastano le tavole Marvel, le visioni manga di Katsuhiro Otomo e la linea chiara ineffabile di Jean “Moebius” Giraud a spingerli sulla strada del fumetto e dell’illustrazione. Lo fanno con storie personali e tempi diversi, l’uno (Asaf) lavorando in patria e pubblicando per il mercato europeo; l’altro (Tomer) cercando fortuna negli Stati Uniti, e trovandola anche grazie alle copertine realizzate per il New Yorker, il traguardo ideale per ogni illustratore.
Negli anni in cui seguono ognuno il proprio diverso percorso, i due gemelli non perdono il contatto continuo, collaborando su fumetti (Il Divino sui testi di Boaz Lavie), concept art per l’animazione (Valzer con Bashir di Ari Folman), e su progetti personali artistici (Moodies). Il loro superpotere è il disegno, e lo stile di entrambi è figlio delle mille contaminazioni del presente, basato sulla semplicità apparente della linea chiara francobelga unita alla sensibilità digitale che mescola videogame art, anime e riferimenti alle avanguardie del Novecento. Sono entrambi prolificissimi e versatili, capaci di passare senza soluzione di continuità dai mondi fantastici dell’intrattenimento popolare alla tesa rappresentazione del reale.
Sarà perché, per dirla con Asaf, sono “nati in un paese in guerra”, per entrambi lo stile coloratissimo e pop si sposa a un sotterraneo sentire di tensioni e nevrosi. Asaf basa l’intera sua opera a fumetti The Realist sulla rappresentazione in forma onirica e potente dei propri malesseri, creando uno stile che lo renderà capace di raccontare l’assurdità della vita di Roberto Saviano in Sono ancora vivo, che presto diventerà un film d’animazione co-prodotto da MAD Entertainment e Lucky Red.
Tomer sviluppa uno stile in cui cromatismi acidi e personaggi che rigorosamente evitano lo sguardo in camera si mescolano all’amore sconsiderato per i classici della cinematografia. Macina premi con le sue copertine del Marchese De Sade per Penguin, con i suoi poster dedicati a Stanley Kubrick, e con le sue già citate copertine per il New Yorker. Crea composizioni sempre al limite della leggibilità, mescolando il virtuosismo con la reticenza, forte d’una palette riconoscibilissima e personale. Tanto personale d’esser facile preda delle reti neurali, che pretendono di emularne il segno distintivo.
Naturalmente, senza risultato: perché l’arte di Tomer, come quella di Asaf, è intrisa di dolente umanità, di quella tensione tra desideri contrari che ci rende capaci di condividere con gli altri le nostre emozioni. Ne è un esempio lampante l’immagine che i due hanno realizzato per il poster di Lucca Comics & Games 2023. Davanti al tema “Together” e al facile rischio di un’ode al “volemose bene” di facciata, i due hanno deciso di proporsi in una composizione che ha la ricchezza simbolica di una carta dei Tarocchi. Verso le torri di Lucca, avvolte da piante rigogliose e addobbate a festa, si muove un drago orientale che nasce come una linea di luce dal cielo e si annoda in un simbolo di infinito, a rappresentare la vastità delle storie e delle passioni condivise dai viaggiatori. Rappresenta l’arte, il disegno, la passione comune che unisce i visitatori e le visitatrici del festival, rappresentati come una banda di eterogenei personaggi. “Ci sono tanti modi di stare insieme” – afferma Tomer – “a volte si può anche stare insieme agli altri stando in disparte, soli con se stessi”.
In bilico tra rappresentazione figurativa e cromie astratte, tra la semplicità del reale e la complessità del pensiero – l’opera di Asaf e di Tomer rappresenta al meglio la capacità di raccontare la complessità del Reale raggiunta dall’illustrazione e dal fumetto. Sono Arti che solo una manciata di anni fa erano considerate “minori”, e che invece proprio grazie alla loro capacità di comunicare e coinvolgere la collettività hanno trovato un modo straordinario di diventare strumenti per leggere il mondo in cui viviamo, per orientare la nostra vita e guidare, ognuno nel proprio videogioco in prima persona, a una meta che esiste solo se la pensiamo insieme.